Grandi cuochi a confronto nella
Sala Moscato di Lingotto Fiere: Girardét e Robuchon affermano, oggi, la grande confusione nelle cucine del mondo tanto che pare non vi sia più una linea di demarcazione netta tra i diversi stili nazionali o territoriali.
Il fenomeno coinvolge non solo la cucina di "alta ristorazione" ma, a cascata, travolge le media e la piccola ristorazione fino a giungere nelle case. Un tempo la cucina francese era leader e funzionava da modello, oggi la lotta per il predominio in fatto di chef è molto serrata ed ogni Paese dovrebbe caratterizzarsi per le sue tipicità: questo non avviene in modo costante. La cucina italiana ha compiuto passi importanti , ha una diversità mediterranea che la specifica ma non ne costituisce modello unico.
Diventa così decisivo il ricorso a materie prime da elaborare che disegnano un territorio e lo esaltano. La presentazione del piatto può così passare in secondo piano poichè ciò che conta è la qualità dei prodotti del territorio contaminati nell'elaborazione di cucina, dalle impressioni dei viaggi, degli scambi culturali, dei rapporti tra le tante impostazioni di cucina. Un tempo i gastronomi cercavano il piacere della tavola, i gusti, l'armonia dei sensi; oggi, è preferita la creatività ma questa non deve far dimenticare o passare in secondo piano, la decisiva rilevanza della tipicità del prodotto in funzione del
"terroir".
Paolo d'Abramo
VINit.net
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