La collezione del trento d.o.c. e un' inedita raccolta di manifesti d'epoca riferiti al tema dello spumante italiano Dal 25 novembre al 16 gennaio 2004. Trento, 28 settembre 2004 - La manifestazione al via il 25 novembre (che proseguirà fino alla settimana prima di Natale), è un evento inedito e speciale, che riguarda il Trento D.O.C.. metodo classico, lo spumante trentino. |
Vicino a questo un'esclusiva collezione d'arte, con l'esposizione di manifesti originali che hanno interpretato lo spumante italiano a partire dagli ultimi anni dell'800. Pochi lo sanno, ma il Trentino con il 40% della produzione nazionale è il maggior produttore di base spumante in Italia. Sono quasi 7 milioni le bottiglie, contro i 16 milioni totali nazionali, che partono dalla Provincia di Trento per giungere a destinazione in tutte le parti del mondo. Una terra particolarmente vocata, che si presta alla produzione di vini con carattere, indimenticabili, per le caratteristiche che il territorio riesce a riportare nella bottiglia. Così come notevoli sono stati gli sforzi delle aziende produttrici di Trento classico, in particolare quelli delle aziende leader, finalizzati principalmente all'innovazione delle strutture e al miglioramento della qualità di questo prodotto. Ecco quindi perché
"Bollicine su Trento", un momento importante dedicato a
questo vino e a questi produttori. Un mese intero, durante le feste
natalizie, in coincidenza dei Mercatini di Natale, in cui il
pubblico potrà effettuare degustazioni esclusive, conoscere l'intera
collezione, vedere e toccare le bottiglie che riassumono le fatiche
di anni di ricerca e di lavoro. Questo avverrà in una sede che per
la città di Trento è speciale. Per l'occasione, verrà riaperto un
palazzo storico in pieno centro, Palazzo Roccabruna, che visse
appieno la vita del Concilio e che ora dopo lunghi anni di restauri,
effettuati dalla Camera di Commercio I.A.A
di Trento, è tornato al suo massimo splendore. Un corpus di materiali di grande fascino evocativo, che
ripercorre la storia pubblicitaria delle grandi Case produttrici e
di autori indimenticabili. Un'esposizione affascinante sia per la
qualità grafica dei pezzi presentati, opera dei migliori
cartellonisti dell'epoca (Achille Mauzan,
Plinio Codognato, Erberto Carboni, Leonetto Cappiello, Marcello
Dudovich, Giuseppe Magagnoli, Nico Edel, Armando Testa…)
che per la fondamentale documentazione storica e di costume. La
mostra si inserisce di diritto tra le molte iniziative che, a
livello internazionale, studiano e approfondiscono, con sempre
maggior frequenza, il tema del cartellone pubblicitario. |