18.10.2006 | Vino e dintorni

Bilancio positivo per la III^ edizione di Grapperie Aperte

Numerosi e preparati i visitatori di Grapperie Aperte, la manifestazione annuale dell’Istituto Nazionale Grappa, giunta alla terza edizione. Grapperie Aperte, manifestazione svolta l'8 ottobre, è l'appuntamento annuale in cui l'Istituto Nazionale Grappa apre le porte delle distillerie associate per fare divulgazione sul distillato nazionale. Nell’occasione effettuata anche la ''Prima ricerca sul turista della grappa''.

Numerosi i visitatori, circa 17.000, che hanno visitato le 32 distillerie in tutta Italia, in questo momento in piena fase di produzione. Molte delle grapperie partecipanti hanno inoltre organizzato eventi collaterali: mostre fotografiche, ricette tipiche e particolari, proposte di abbinamenti. In tutte visite guidate e degustazioni per capire meglio il prodotto.

Molto soddisfatti i produttori. Cesare Mazzetti, presidente dell’Istituto Nazionale Grappa e dell’Istituto Grappa Piemonte, rileva che ''il successo non è stato soltanto nell’afflusso di pubblico, numeroso tanto in Piemonte quanto in tutta Italia, ma anche nell'elevato grado di interesse che tutti i visitatori hanno dimostrato per il prodotto, la sua storia e la tecnica di distillazione. Colpisce inoltre il grado di competenza e di erudizione dimostrata da molti dei visitatori stessi''.

D’accordo con Mazzetti anche Maria Carla Bonollo, vicepresidente dell’Istituto, per la quale i visitatori hanno dimostrato un grande interesse all’ampliamento della conoscenza della grappa. Anche in Trentino la manifestazione ha incontrato il favore del pubblico. Beppe Bertagnolli, presidente dell’Istituto Tutela Grappa Trentina parla di ''una manifestazione con un numero di visite di tutto riguardo''.

Sulla stessa linea anche Bonaventura Maschio, presidente dell’Istituto Grappa Veneta, che esprime soddisfazione ''sia per il numero di persone che hanno visitato le distillerie che hanno aderito alla manifestazione che per l'interesse dimostrato sugli aspetti che caratterizzano le grappe di qualità e sulle problematiche legate all'assaggio delle stesse''.

Grapperie Aperte è stata anche l’occasione per effettuare la ''Prima ricerca sul turista della grappa''. Grazie ai soci dell’Istituto Nazionale Grappa è stato possibile profilare con precisione le caratteristiche sociodemografiche e i gusti dei visitatori. Questo con l’obiettivo di conoscere sempre meglio un consumatore che sta diventando sempre più attento ed esigente alla qualità del prodotto. L’Istituto Nazionale Grappa presenterà a breve i risultati della ricerca.
 

Mercato della grappa: il distillato non subisce flessioni e non risente delle mode

Il convegno ''Dedicato alla grappa piemontese'', organizzato dall’Accademia Italiana della Vite e del Vino e dall’Istituto Grappa Piemonte ad Asti lo scorso 7 ottobre, è stato l’occasione per riflettere sulle speciali dinamiche del mercato della grappa (l’evento ha goduto anche del patrocinio dell’Istituto Nazionale Grappa, della Regione Piemonte, della Provincia di Asti e della CCIAA di Asti).
 
Cesare Mazzetti, presidente dell’Istituto Nazionale Grappa, racconta il mercato della grappa. Un prodotto di nicchia che basa il suo successo sulla territorialità e una produzione particolare da distillatore a distillatore.

La grappa, acquavite italiana di bandiera, è oggi uno dei pochissimi distillati che non subisce la flessione del mercato degli alcolici e che non risente delle turbolenze degli effetti-moda (come quelli che per esempio hanno influenzato il mercato delle vodke prima, delle vodke aromatizzate poi, e ancora quello dei whisky e oggi dei rhum). Questo perché la grappa è un prodotto fortemente di nicchia: con circa quaranta milioni di bottiglie equivalenti essa rappresenta una quota di mercato molto minoritaria rispetto agli altri distillati che vantano produzioni di molte centinaia di milioni di pezzi.

Ma è soprattutto l’estrema territorialità della grappa che la pone su un piano diverso da quello della quasi totalità degli alcolici: derivata direttamente dalle vinacce, essa viene prodotta in tutto il Paese (mentre il cognac, per esempio, deriva solo da una regione estremamente circoscritta della Francia). Acquista così le straordinarie caratteristiche organolettiche di ogni vitigno da cui è distillata, offrendo un ventaglio multisfaccettato di livelli qualitativi, che la rendono particolarmente attraente per il consumatore.

La frammentazione e le piccole dimensioni dei produttori inoltre, se da una parte non consentono loro di affrontare individualmente il mercato con mezzi di comunicazione di massa, dall'altra offrono una varietà straordinaria di qualità, determinate dai diversi sistemi produttivi, spesso e volentieri studiati ad hoc e personalizzati dalle stesse famiglie, e spesso anche oggetto di interesse culturale e industriale.

Chi è l'Istituto Nazionale Grappa
L’Istituto Nazionale Grappa è stato fondato nel 1996. Attualmente, attraverso gli Istituti regionali aderenti o direttamente, l’Istituto Nazionale Grappa rappresenta circa il 70% della grappa distillata e oltre 100 aziende. All'Istituto Nazionale Grappa aderiscono l’Istituto Grappa Piemonte, l’Istituto Grappa della Valle d’Aosta, l’Istituto Grappa Lombarda, l’Istituto Grappa Veneta, l’Istituto Tutela Grappa del Trentino, l’Associazione Produttori Grappa dell’Alto Adige e numerosi produttori singoli. Oltre alle organizzazioni regionali possono infatti aderire all’Istituto Nazionale Grappa le imprese che producono o commercializzano grappa con marchio proprio che hanno sede in una regione in cui non è presente un sodalizio.


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Per Informazioni:
Istituto Nazionale Grappa
Ufficio Stampa – Carlo Odello
tel. +39 030 397308 – fax +39 030 300328
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