14.07.2001 | Vino e dintorni

Bilancio dell’ultima edizione

La «Sagra del vino» ha fatto il... pienone E già si pensa al 2002

Si è conclusa da poco la Sagra del vino e già si può parlare di vero successo. I 16 gazebi, alcuni dei quali ospitavano anche più aziende agricole, sono stati letteralmente presi d’assalto durante i due fine settimana di apertura. Questo perché nei chioschi erano presenti aziende rinomate provenienti da tutte le maggiori zone vinicole del Friuli-Venezia Giulia. Molto apprezzata è stata anche la presenza di Gallipoli con il suo olio: la rappresentanza della cittadina pugliese è stata protagonista solo per un week-end, ma già si parla di sviluppare i contatti per una futura e sempre maggiore presenza alle prossime sagre. Molti sono stati inoltre i turisti provenienti dalle località turistiche, informati dell’evento dai dépliant multilingui e dal punto informazioni gestito dalla Pro loco che ha distribuito materiale turistico gratuito durante la sagra. Grande successo hanno avuto le iniziative collegate, come la «ciclolonga». E nelle intenzioni degli organizzatori la Sagra del vino diverrà sempre più una festa non solo legata alla tradizione enogastronomica, ma anche con manifestazioni correlate culturali e sportive. Per fare ciò l’organizzazione della prossima sagra vedrà molti incontri tra i vari partecipanti, che potranno fornire suggerimenti per nuove edizioni ancora migliori. Grande entusiasmo ha riscosso in particolare la distribuzione gratuita di pane, panini e pasticcini a cura di panettieri e pasticceri locali. Grazie agli otto negozi alimentari presenti (Pasian, Deiuri, Maritani, Tamburin Francesco, Pahor, Miniussi, Fratelli Tamburin e Magrin) è stato possibile raccogliere in un paio d’ore fondi pro risonanza magnetica per un valore di quasi un milione di lire. Un successo di tutte le iniziative, quindi, comprese quelle musicali che hanno allietato ogni sera il pubblico presente. «Un ringraziamento — afferma Fabio Forcessini, presidente della Pro loco — va a tutti coloro che hanno lavorato per la sagra. In particolare, all’architetto Lupieri del Club enologico isontino, che ha curato la scelta delle aziende, all’Enam, all’amministrazione comunale e, per la scenografia di piante, ai vivai Petrini. Anche la Sagra del vino ha però avuto le sue lamentele, da parte di alcuni abitanti in via Sant’Ambrogio: troppa confusione e troppo rumore. La Pro loco difende la scelta di mantenere la festa in centro città, un po’ per tradizione, ma anche per favorire chi, come gli anziani, ha difficoltà di spostamento.

(FONTE:ILPICCOLO)

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