Tra le diverse voci della bilancia agricola nazionale, il settore zootecnico, con un passivo di 2.043 milioni di euro segna una riduzione del 2,6%, nonostante il rosso dei bovini (1.225 milioni di euro) segni un balzo in avanti del 41,4% rispetto ai primi otto mesi 2001.
Si alleggerisce il disavanzo relativo all'interscambio con l'estero dei prodotti ittici (1.649 milioni di euro) che, da gennaio ad agosto dello scorso anno, ha ceduto l'1%, mentre peggiorano i conti per i frumenti, il cui rosso si allarga del 3% (675 milioni di euro). Buona la performance dei lattiero caseari che, pur chiudendo il gennaio-agosto 2002 in rosso per 856 milioni di euro, segnano una riduzione del deficit del 20% su base annua.
Tra i settori in attivo, bene i conti per il vino (1.647 milioni di euro; +6,2%) e per farine e pasta (1.203 milioni di euro; +9%), mentre l'ortofrutta mantiene il saldo attivo sugli stessi livelli del 2001 (1.265 milioni di euro).
Intanto, sempre secondo l'Ismea, la spesa per le importazioni relativa ai primi otto mesi dello scorso anno è ammontata a 15.452 milioni di euro, facendo registrare un aumento del 2,1% rispetto al 2001. Mentre il volume delle esportazioni ha sfiorato quota 17 milioni di tonnellate (+6%) per un introito pari a 11.870 milioni di euro (+6% su base annua). Crescono in particolare le vendite all'estero dei lattiero caseari che con circa un milione e mezzo di tonnellate registrano un incremento del 7% in un anno. Bene anche l'export di ortofrutta fresca e trasformata (7,3 milioni di tonnellate; +4%) e di farine e pasta (2,3 milioni di tonnellate; +3,2%). Riguardo ai vini, l'Ismea rileva una crescita più sostenuta in termini monetari (1.718 milioni di euro; +7%), a fronte di un più 1% dei volumi esportati (1.054.445 tonnellate).
Sul fronte delle importazioni, infine, tra le voci in aumento si segnalano i frumenti (+7,3%) e i prodotti ortofrutticoli (+8,2%), mentre rallentano gli acquisti dall'estero di latte e derivati (-5,1%), a fronte di una sostanziale tenuta di animali vivi e carni (+0,5%).
Fonte: ISMEA |