15.02.2006 | Eventi

Barbaresco saluta le Olimpiadi di Torino

Un paese come Barbaresco, sensibile ai fatti della qualità ed agli eventi del territorio, non poteva lasciar passare in silenzio le olimpiadi Torino 2006, l’evento che caratterizza questa prima parte dell’anno in Piemonte ed in Italia.

Le ragioni sono tante, non ultima la consapevolezza che in Italia le Olimpiadi – invernali come estive – fanno tappa ogni 40-50 anni e pertanto sono un evento che va ricordato e celebrato. E poi c’è il significato che sta dietro all’evento sportivo, la fratellanza tra i popoli, l’importanza dell’essere presenti, del partecipare e dell’essere in qualche modo protagonisti anche senza primeggiare.

Così Barbaresco ed il suo Comune hanno deciso di onorare le Olimpiadi di Torino 2006 con tre segni tangibili di saluto, due modi per essere vicini all’evento ed alle zone dove si svolgono le gare.

All’Amministrazione Comunale era parsa una bella iniziativa quella di collocare sulla torre medioevale che caratterizza il paese un gigantesco simbolo delle Olimpiadi, vale a dire i cinque cerchi illuminati in modo che si potessero vedere sia di giorno che di notte. Sembrava un bel gesto di saluto e di partecipazione all’evento sportivo.

:: spot ::

Poi, le voci e le notizie sull’impossibilità di usare “in modo improprio” parole e simboli che in qualche modo facessero riferimento alle Olimpiadi stesse e, quindi, il rischio di essere denunciati per sfruttamento di un’immagine non propria, ha fatto cambiare idea.

Dopo aver cercato – con scarsi risultati - di contattare il Comitato organizzatore dei Giochi, telefonando più volte all’ufficio incaricato dei rapporti con il territorio, il Comune – che condivide lo spirito delle Olimpiadi - ha deciso comunque di fare festa, cambiando strategia e simbologia.

Sulla torre di Barbaresco sono stati collocati cinque cerchi – allineati ed illuminati - del diametro di 170 centimetri che raffigurano altrettanti acini di uva Nebbiolo e con questa simbologia viticola legata al Barbaresco ed a Barbaresco il Comune saluta l’evento olimpico Torino 2006.

Per certi versi è stato un ripiego, ma – fuor di ogni spirito polemico – va visto soprattutto come un modo originale per dire che anche Barbaresco e la sua gente sono solidali con il vero spirito olimpico e salutano con ammirazione tutti coloro che vi partecipano.

I Formaggi della Val Susa a Barbaresco
I Ristoranti del Comune di Barbaresco rendono omaggio ai Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, proponendo in abbinamento al grande vino Barbaresco una serie di rari formaggi provenienti dalle “montagne olimpiche” della Val di Susa.

I formaggi proposti sono cinque (Toma della Valle Susa, Toma dal Lait Brusc, Rebroson della Valle Susa, Toma di pecora e Toma Blue) e provengono dal caseificio di Beppe Giovale di Giaveno, che ha allevamenti e pascoli sulle montagne della Val Susa.

Fino al 26 febbraio 2006 i ristoranti di Barbaresco Antica Torre, Antiné, Bric Turot, Casa Nicolini, Rabayà e Vecchio Tre Stelle proporranno nei loro menù la selezione di questi cinque formaggi speciali targati Val di Susa in compagnia di uno splendido calice di vino Barbaresco.


I Formaggi della Val Susa a Barbaresco

Toma della Valle Susa

Ingredienti: Latte vaccino, sale, caglio.
Classica toma d’alpeggio. La stagionatura va da un minimo di 90 giorni e si può protrarre anche parecchi anni. L’affinamento può avere varianti con: vinacce nobili di uve rosse- Barbaresco o Barolo- timo, serpillo o ginepro. Si presenta in forme grandi che vanno da un peso di Kg 6 ad un massimo di Kg 10 circa.

Toma dal Lait Brusc (latte acido)
Ingredienti: latte vaccino, sale, caglio.
Il latte si fa inacidire in modo naturale. Questo cambia dalla stagione, dal clima e dalla temperatura. La stagionatura va da un minimo di 90 giorni e può essere stagionato oltre un anno. Forme da Kg 5 a Kg 8 circa.

Rebroson della Valle Susa
Ingredienti: Latte vaccino, sale, caglio e sulla crosta, carotene. Formaggio che si produce da sempre sull’arco alpino dalla Valle Susa alle Valli di Lanzo, cugino del più famoso Reblochon d’oltralpe. Il formaggio è morbido e le forme vanno da un peso di 400 grammi c.a. a 600 grammi circa.

Toma di pecora
Ingredienti: Latte ovino, sale, caglio.
La stagionatura va da un minimo di 90 giorni ad un massimo di 15-18 mesi. Le forme sono di circa Kg 3.

Toma Blue
Ingredienti: Latte caprino, sale, caglio, penicilium.
La stagionatura va dai 90 giorni ad un massimo di 180. Le forme sono di circa Kg 2.

Le Olimpiadi in Enoteca
Per tutto la durata dei Giochi nei locali dell’Enoteca Regionale del Barbaresco, nel centro del paese stesso, sarà installato un grande schermo da cui si potranno seguire tutte le gare e gli eventi delle Olimpiadi, in diretta… magari sorseggiando un calice di Barbaresco d’annata.

Paolo d'Abramo
Responsabile scientifico
Enologia e Viticoltura

Vinit.net
dabramo@vinit.net
px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?