Le cinque giornate
siciliane saranno incentrate principalmente sulla convegnistica
specializzata, il costruttivo confronto-dibattitto tra i relatori e
la platea, la visita nelle aziende più affermate del territorio, la
degustazione dei "gioielli" enologici e l'abbinamento degli stessi
alla cucina tipica. Il tutto "graziosamente" arricchito da momenti
di svago, serate di gala, incontri con la musica, la poesia e la
gastronomia siciliana, tornei sportivi amatoriali e visite guidate.
Grandi nomi del panorama enologico relazioneranno, a partire da
giovedì 8 luglio nella sala congressi del
Family Club Arenella, su temi di ampia risonanza.
Aprirà i lavori, il presidente dell'Assoenologi
di Sicilia Carlo Ferracane
con un breve resoconto sull'annata trascorsa, 2003/2004; seguirà il
prof. Galletta, assessore
provinciale all'Agricoltura che introdurrà gli aspetti salienti
della vitivinicoltura in provincia di Siracusa, poi seguiranno: il
prof. Rocco Di Stefano (Le
varietà autoctone a frutto bianco: una riserva da esplorare), il
prof. Roberto Zironi (qualità
della tappatura: proprietà ricercate ed aspetti subiti), quindi gli
interventi programmati ed il dibattito moderato dal
Dr. Dario Cartabellotta,
Dirigente Responsabile IX Servizio regionale Assistenza Tecnica,
Sperimentazione, Ricerca applicata e divulgativa dell'Assessorato
Regionale Agricoltura e Foreste - Regione Sicilia. La giornata si
completa con la visita all'azienda
Vitivinicola Planeta a Noto.
Venerdì 9 sarà la volta di: Rocco Di
Stefano (Il legno in vinificazione ed in affinamento:
l'esame critico), Santo Paternò
(Rintracciabilità di filiera nel settore vitivinicolo), interventi e
dibattito moderato da Dario Cartabellotta, chiusura dei lavori
congressuali dal presidente regionale dell'AEI Carlo Ferracane. Si
prevede la partecipazione di oltre 200 enologi provenienti da ogni
parte dell''Isola, dal cui confronto di esperienze maturate nei
rispettivi ambienti di lavori si potrà scrivere una significativa
"pagina" sull'enologia siciliana.
L'Assoenologi di Sicilia non è nuova ad iniziative del genere e,
soprattutto nell'ultimo quinquennio, sotto la presidenza Ferracane
il Consiglio ha dato grande risalto a tutte quelle iniziative che
potessero contribuire al costante aggiornamento di una classe di
enologi adeguatamente preparata e al passo con le mutevoli esigenze
del tempo. In quest'ottica rientrano i due viaggi studi effettuati
in Trentino (lo scorso anno) ed il Friuli Venezia Giulia e Slovenia
(25 - 30 maggio u.s.). "I viaggi studio, le visite aziendali, i
convegni, gli enosimposi - sostiene il presidente Carlo Ferracane -
hanno contribuito a far crescere l'Assoenologi Sicilia ed i suoi
iscritti. Sono convinto che il cosiddetto "rinascimento" dei vini di
Sicilia lo si deve ad una serie di congetture positive, dove nessuno
potrà mettere in discussione i ruoli fondamentali del contadino
nella vigna, dell'enologo in cantina, e dell'imprenditore che ha
investito.
Se oggi possiamo parlare di un modello siciliano - continua
Ferracane - lo si deve sicuramente a quanti, andando controcorrente,
hanno dimostrato che in Sicilia si potevano fare ottimi vini rossi e
che gli stessi bistrattati bianchi potessero essere rivalutati. In
questo contesto - sostiene il presidente dell'Assoenologi - Sicilia
Ferracane - determinante è stato il ruolo degli enologi siciliani
nel lungo e laborioso processo di rilancio dell'enologia isolana. La
preparazione e la specializzazione di questa classe di "wine-maker"
isolani in sinergia con una nuova leva di imprenditori vinicoli ha
permesso alla Sicilia di trasformarsi da vecchio fanalino di coda a
faro per la vitivinicoltura moderna".
L'addetto Stampa dell'AEI - Sicilia
Alberto Di Paola - cell. 338.8030176
Il Responsabile della Segreteria Organizzativa:
il Segretario AEI, en. Giacomo Manzo - cell. 333.6809747 |