16.09.2003 | Cultura e Tradizioni

Ancora un successo per CoccoWine!

Il comune di Cocconato, assieme all'associazione GoWine, ha allestito, lo scorso 6 settembre, nel borgo storico del paese l'evento CoccoWine, giunto quest'anno alla sua seconda edizione. Edizione che ne ha decretato il successo, testimoniato dal notevole afflusso di appassionati, oltre 5000, che hanno affollato, calice alla mano le vie del centro dalle 5 di sera a mezzanotte.

Calice alla mano, poiché l'evento che ha abbracciato la filosofia di Go Wine di far scoprire agli amanti del vino anche i paesaggi in cui questo dimora, prevedeva la degustazione dei vini, gentilmente proposti dai produttori presenti, previo l'acquisto a 6 EURO del bicchiere con la sua taschina. I numeri sono importanti si sa, ma a noi, amanti del vino e delle sue combinazioni vincenti (storia, territorio, cultura e uomo), piace soffermarci sulla qualità degli eventi a cui partecipiamo.

E a CoccoWine la qualità non è mancata: a partire dalla suggestione del paesaggio ricco di colline, non trascurando la collocazione di Cocconato, tanto amena dal punto di vista climatico da definirla la "Riviera del Monferrato".

Ovviamente il punto di merito della qualità è stato dato dai vini, presentati lungo il corso centrale del paese dai loro "artisti": i vignaioli. Un plus evidente quello che la presenza della ventina di produttori-espositori presenti, ha offerto alla passeggiata. Tra i vini ricordiamo i vari Barbera, sia di Asti che del Monferrato, i Grignolino, i Freisa, i Bonarda, gli Arneis, gli Albugnano (quest'ultimo a base di 85% di uve nebbiolo).

E per chi desiderava vini più morbidi e leggeri ecco sfilare i vini ottenuti da Brachetto e dalla Malvasia di Castelnuovo Don Bosco. Vini, da uve autoctone, con l'unica internazionalità, rappresentata da alcuni Chardonnay. A completare il percorso "vinicolo", un prodotto, ottenuto dal vino, portavoce della produzione italiana: il Vermouth.

Tra i Barbera ci piace sottolineare, che ognuno, pur mantenendo caratteri di tipicità, ci comunicava emozioni diverse tra loro, dovute non tanto all'annata, quanto alla diversa mano dell'artefice. Abbiamo addirittura assistito con piacere ad una sorta di battesimo di un Barbera d'Asti 2002 "Edizione 0", il primo, che auguriamo al produttore possa essere di una lunga serie. Lungo il percorso vi era un equilibrato spazio per le "istituzioni" e i prodotti del territorio: salumi, formaggi, miele e ghiotte torte. E per chi voleva sbizzarrirsi tra tante qualità di cioccolato trovava uno spazio dedicato.

Il piacevole clima di "festa" si è ulteriormente arricchito, quando, come piatto della manifestazione è stato servito "riso e gallina" pietanza ricca di tradizione. Altro momento saliente di CoccoWine è stato quello che ha visto il convegno dal tema "Il nord astigiano e il suo territorio", svoltosi nel tardo pomeriggio. Dopo i saluti delle autorità, sindaco e vicesindaco di Cocconato, si è dato il "la" ai lavori, con interventi, coordinati dal giornalista Adriano Salvi. Si sono soffermati sul valore del territorio Nico Orengo, scrittore e giornalista de La Stampa, Piera Genta, addetta stampa del Consorzio del Riso, Stefano Spagnolo, direttore delle riviste IL MIO VINO e BERE, Luigi Dezzani, Presidente del Consorzio dei Vini Astigiani.

Si è parlato dell'importanza di valorizzare il territorio, anche grazie alla diversificazione delle culture a contraltare della monocultura, che ne "appiattisce" la visione. Segnali positivi anche sul fronte della produzione di vini da vitigni propri del territorio, gli autoctoni. Sul riso italiano da promuovere, magari legandolo ad iniziative tipo CoccoWine, si è soffermata Piera Genta, ricordando il motto che il "riso nasce nell'acqua e muore nel vino".

La conversazione è proseguita parlando del vino, da slegare dal concetto di "status symbol", ma da far diventare un elemento costante della civiltà presente e futura, fatto questo possibile prestando anche un occhio di riguardo al suo aspetto economico, perché anche a prezzi non da capogiro si possono degustare vini di cui conservare un ricordo piacevole.
A conclusione dei lavori si è positivamente verificato che le campagne, abbandonate a favore di attività meno difficili, stanno vedendo negli ultimi anni un ritorno, di chi ama la vita dei campi, ricca di fatica ma anche di tante soddisfazioni.

Vino, cibo, territorio e buonumore, potremmo definire gli ingredienti, che GO WINE ha messo nella preparazione CoccoWine, un piatto, che a noi è piaciuto. I prossimi appuntamenti di GoWine sono il 19 ed il 20 settembre a Torino per "Un Re che parla ai giovani", presentazione dell'annata 1999 del Re dei Vini : il Barolo e il 28 settembre ad Alba: Festa del Vino.

Mirka Frigo

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