23.06.2001 | Eventi

Al Lingotto il Salone del vino

Presentata a Torino la rassegna, che sarà inaugurata a novembre.


È nelle nostre terre, dalla Toscana al Veneto al Trentino alla Campania, che rivive l'arte di Bacco. L'Italia è il primo paese vitivinicolo del mondo. Sono 56 i milioni d'ettolitri prodotti ogni anno, quasi 1 milione le aziende vitivinicole, 830mila gli ettari di superficie vitata. I 24 milioni di italiani che bevono vino, ne consumano in media circa 56 litri l'anno a persona. Mentre, il turismo enologico alimenta un business annuo pari ad una cifra di 3000 miliardi.
In questo scenario di cifre non poteva mancare la nascita di un evento che vedrà il vino protagonista assoluto dello stile e dell'economia dei nostri giorni. Con il «Salone del Vino» di Torino, in calendario dal 15 al 18 novembre, si inaugura la prima rassegna internazionale dedicata ai produttori dei vini di grande qualità e riservata solo agli operatori professionali.
Per quattro giorni, i padiglioni del Lingotto di Torino - quartiere fieristico d'eccellenza - diventeranno la piazza finanziaria, la sala di degustazione, il parterre d'incontro di tutto il mondo del vino. Al centro del salone saranno presentati i vini e le cantine, suddivise a seconda delle «vocazioni vitivinicole» dei singoli territori. Ma soprattutto, i veri protagonisti saranno gli emergenti, cioè quelle cantine di alto livello che però, per dimensioni o altri impedimenti oggettivi, non riescono ad essere totalmente presenti sul mercato.
Obiettivi di questa mostra-convegno, organizzata da Lingotto Fiere con il contributo dell'Enoteca Italiana, sono: far da vetrina per gli espositori, agevolare l'incontro tra domanda e offerta, dare l'occasione alle nuove aziende di confrontarsi con le grandi griffes dell'enologia. «Il vino è diventato un bene economico di fondamentale importanza - ha dichiarato Alfredo Cazzola, presidente di Lingotto Fiere, nonché artefice ed inventore del Motorshow; - che richiede, per essere rappresentato al suo massimo livello, manifestazioni adeguate».
Senza dubbio l'investimento nel vino paga ed è prevedibile che saranno sempre maggiori le risorse riversate dagli imprenditori nel settore, con grande beneficio della qualità dei prodotti vinicoli.
Del resto, è proprio per l'alta qualità che i vini italiani sono apprezzati e consumati da paesi come Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. Non solo, Toscana, Piemonte, Veneto e Trentino Alto Adige, sono le regioni italiane più citate all'estero dai media per i loro vini pregiati.


(Fonte: La Nuova Sardegna)


px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?