16.09.2001 | Itinerari del Gusto

A cena con Dylan Dog

Si chiama "Giuda Ballerino" ed è il ristorante più amato da chi va matto per i fumetti. Tra un almanacco e l'altro il menù prevede risotti fumanti e bistecche argentine. Ma non solo.

ROMA-Cosa succede se, fin dall'infanzia, ti ritrovi a frequentare uno dei più grandi disegnatori argentini, il Quino di Mafalda, amico di famiglia in quel di Mendoza, cittadina argentina "dove l'acqua passa persino sui marciapiedi", e poi, venuta in Italia, scopri l'amore per il fumetto italiano e diventi divoratore di Dylan Dog, Akira, Cybersix e Julia? Beh, è facile: apri un ristorante. E' quello che hanno fatto, tre anni fa, Mariana e suo marito Andrea, che gestiscono un locale a via Marco Valerio Corvo, sulla via Tuscolana, con un obbiettivo preciso: coniugare l'amore per il cibo di qualità con la passione per il fumetto d'autore.

Più difficile è quando, per amore verso Dylan Dog, decidi di chiamarlo Giuda ballerino!, l'espressione che l'investigatore dell'incubo esclama a ogni pié sospinto: "Trovare il nome è stata una lotta -racconta Mariana, proprietaria del locale- all'inizio, io e mio marito Andrea, aprimmo il ristorante insieme al proprietario del locale. Il nostro socio, però, non amava i fumetti e non si capacitava di chiamare un ristorante con quel nome. Così, abbandonò l'impresa".

L'italiano di Mariana è perfetto, anche perchè vive da dodici anni in Italia, dopo aver lasciato Mendoza e i suoi ruscelli che la attraversano a livello della strada. Ha imparato in fretta la nostra lingua. Del resto lei è quella che accoglie i clienti, serve ai tavoli, dà consigli sulla grande varietà di vini di cui è fornito il ristorante ("da poco abbiamo scoperto l'alta qualità dei vini del Lazio, snobbati soltanto da chi non li conosce" puntualizza Mariana) e presenta il menù che, ci tiene a sottolineare Andrea, lo chef, cambia continuamente: "Mi annoio a cucinare sempre le stesse cose -dice Andrea- è importante avere voglia di fare un piatto, provarlo, testarlo". E quasi sempre i clienti gli danno ragione.

L'ultima novità della casa sono i risotti, una varietà di offerte pari a quella dei primi di pasta. I più richiesti? L'Archimede, riso con robiola e tartufo, rivestito da fette di prosciutto e il Nonna Papera, tortino di riso con fiori di zucca, gamberi e pistilli di zafferano. Del menù iniziale resistono le bistecche di manzo importate dall'Argentina, in due differenti formati: alla Tex Willer, piccola, e quella da mezzo chilo, alla Kit Carson, il "pard" di "Aquila della notte", sempre affamato e intento a cucinare carne alla brace, a ogni sosta che i due rangers, creati da Bonelli e Galep, si concedono.

Tutti nomi di personaggi del fumetto: "E non potrebbe essere altrimenti. In questi tre anni di attività abbiamo ospitato mostre di Massimo Rotundo, Andrea Domestici e Paolo Eleuteri Serpieri -dice Mariana- a trovarci, però, sono venuti, tra gli altri, Marco Soldi e Giancarlo Caracuzzo di Dylan Dog, Gustavo Trigo di Mister No, Andrea Cascioli di Nathan Never, Luca Vannini di Julia e Mauro Laurenti di Zagor. Abbiamo tappezzato le pareti del locale con le loro opere inedite create apposta per noi". Una matita e un foglio, comunque, sono a disposizione di tutti i clienti: chiunque può improvvisarsi fumettista e, magari, trovare qui l'ispirazione.

Se invece al disegno è proprio negato, può farsi una cultura nella fornita collezione di comics, italiani e non, che trova all'entrata. Il prossimo appuntamento d'autore? Una cena, a base di formaggi, a cui sarà presente Vittorio Giardino, l'autore bolognese di Sam Pezzo, Max Fridman e Little Ego, la giovane ossessionata da fantasie erotiche. Si terrà ad ottobre ma la data non è ancora stata fissata. La giornata è organizzata dal negozio on-line Esperya, del gruppo L'Espresso, che ha inserito il Giuda ballerino! tra le 35 osterie di qualità in Italia. L'unica nel Lazio. Perché, in questi tre anni, l'offerta gastronomica di qualità del ristorante è cresciuta molto. La pizzeria è stata infatti chiusa a marzo scorso per dare modo ad Andrea di proseguire negli esperimenti culinari e di frequentare corsi di aggiornamento. L'ultimo, tenuto dal maestro Vissani: "Abbiamo aumentato le proposte a base di pesce -dice Andrea- Il mio consiglio? Salmone marinato al sale con aneto, accompagnato da lamelle di funghi porcini crudi e aceto di riso".

FONTE: Il Nuovo

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