12.04.2005 | Eventi

A Verona oltre 140 aziende del Chianti Classico

Impressionante lo stand del Consorzio del Chianti Classico Gallo Nero. Oltre 300 etichette per 140 aziende provenienti dal territorio. Il Consorzio, che in questi ultimi mesi si è visto di fronte alla possibilità di far andare via il gallo (rigorosamente nero) dal marchio per la fusione tra alcuni dei consorzi del Chianti, si è presentato al Vinitaly con la grande possibilità di superare i risultati dello scorso anno quando si erano registrati oltre 1000 operatori e tantissimi visitatori all’interno dello stand di trecento metri quadrati.

Lo stand, imponente per le dimensioni e per la magnificenza architettonica, ha attirato un grande numero di persone nei giorni di apertura della manifestazione. Alla ribalta in questa edizione sono i Classici del 2003, annata che ha fatto registrare grandi numeri per qualità e caratteristiche gustative e le Riserve 2001, una delle migliori degli ultimi decenni a detta di molti operatori del settore e della stampa, fino ad arrivare al 1999.

Il presidente del Consorzio, Giovanni Ricasoli Fridolfi, spiega che le attività di promozione che durante l’anno puntano a valorizzare il marchio “Gallo Nero” nel mondo, confluiscono nel Vinitaly come primo appello di giudizio sul risultato di queste stesse manovre. La grande novità dello stand è la presenza all’interno dell’area consorziati di etichette non appartenenti al Consorzio Chianti Classico. Tra queste da sottolineare la presenza di Ruffino, Brolio, Tenuta di Nozzole e altre aziende di grande spessore provenienti dal territorio del Chianti.

Secondo il presidente del Consorzio è questa la grande dimostrazione che le aziende hanno il desiderio di unificare i consorzi. «Unirsi sotto un unico cappello – ha sottolineato il presidente Ricasoli-Fridolfi – significherebbe unire le forze per la lotta alla competizione del vino non di qualità e soprattutto puntare ad affrontare i competitori degli altri paesi produttori di vino scegliendo il marchio del Gallo Nero come unico simbolo del prodotto offerto dal territorio di produzione».

Alessandro Maurilli
almapress@tiscali.it

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