Lo stand, imponente
per le dimensioni e per la magnificenza architettonica, ha attirato
un grande numero di persone nei giorni di apertura della
manifestazione. Alla ribalta in questa edizione sono i Classici del
2003, annata che ha fatto registrare grandi numeri per qualità e
caratteristiche gustative e le Riserve 2001, una delle migliori
degli ultimi decenni a detta di molti operatori del settore e della
stampa, fino ad arrivare al 1999.
Il presidente del Consorzio, Giovanni
Ricasoli Fridolfi, spiega che le attività di promozione
che durante l’anno puntano a valorizzare il marchio “Gallo Nero” nel
mondo, confluiscono nel Vinitaly come primo appello di giudizio sul
risultato di queste stesse manovre. La grande novità dello stand è
la presenza all’interno dell’area consorziati di etichette non
appartenenti al Consorzio Chianti Classico. Tra queste da
sottolineare la presenza di Ruffino, Brolio,
Tenuta di Nozzole e altre aziende di grande spessore
provenienti dal territorio del Chianti.
Secondo il presidente del Consorzio è questa la grande dimostrazione
che le aziende hanno il desiderio di unificare i consorzi. «Unirsi
sotto un unico cappello – ha sottolineato il presidente
Ricasoli-Fridolfi – significherebbe unire le forze per la lotta alla
competizione del vino non di qualità e soprattutto puntare ad
affrontare i competitori degli altri paesi produttori di vino
scegliendo il marchio del Gallo Nero come
unico simbolo del prodotto offerto dal territorio di produzione».
Alessandro Maurilli
almapress@tiscali.it |