E la si avverte nell'accento dialettale, nella cucina e nelle passioni motoristiche dei suoi abitanti, perché Imola vuol poi dire Autodromo, moto ed auto da Formula 1. Al di là di questa sua gloria internazionale, Imola sa offrire molto alla curiosità di un visitatore. La placidità della città odierna non tragga in inganno: Imola arriva da una storia antica e niente affatto pacifica. Al 187 a.C. risale la costruzione della Via Regia Aemiliae, voluta dal console Marco Emilio Lepido per collegare Piacenza a Rimini. Lungo questo passaggio obbligato di contatti e scambi commerciali e culturali, sorsero i principali centri dell'Emilia Romagna. Forum Cornelii, l'odierna Imola, per la sua posizione strategica sulla Via Emilia, attirò su di sé nei secoli le mire di vari conquistatori. La lista è lunga: dai Bizantini allo Stato Pontificio, passando per Svevi e Sforza, senza contare Risorgimento e Resistenza. L'epoca che più di altre ha segnato la storia imolese, sta tra Medioevo e Rinascimento. A quei tempi, i frequenti scontri tra le bellicose signorie locali trasformarono il territorio in una rete di piazzaforti e postazioni militari, le rocche ed i castelli che punteggiano ancor oggi le colline. Imola custodisce uno degli edifici più belli per leggere la storia di quei secoli inquieti: di magnifica ed imponente mole, la Rocca Sforzesca (oggi sede di esposizioni museali) fu eretta come guarnigione difensiva dai Guelfi bolognesi nel 1259. Il suo nome e la sua struttura architettonica sono però legate alla dinastia degli Sforza. Giangaleazzo Sforza, duca di Milano, ne fece dono di nozze alla quattordicenne figlia Caterina, che andava sposa a Girolamo Riario. Contessa di Imola e Forlì, Caterina abitò a lungo nella Rocca, trasformandola in una degna dimora signorile, dove era piacevole vivere negli intermezzi di pace. Figlia di un condottiero e madre a sua volta di un altro celebre capitano di ventura, Giovanni Dalle Bande Nere, la volitiva Caterina aveva sangue guerriero nelle vene e seppe opporre un indomito coraggio alle truppe di Cesare Borgia, il Duca Valentino, che assediò Imola nel 1500. La Rocca fu espugnata e la contessa imprigionata. Del brevissimo dominio del Valentino ad Imola resta la traccia del soggiorno di Leonardo da Vinci, ingegnere militare al seguito del duca. Nel 1502 Leonardo disegnò una bellissima mappa di Imola, oggi conservata nelle Collezioni Reali di Windsor. Nello scrigno di Imola ci sono altri gioielli di famiglia: la settecentesca Biblioteca di San Francesco, con un patrimonio di ben 400.000 volumi rari; l'edificio tardo-barocco di Palazzo Tozzoni, gemma fra i palazzi nobiliari, splendido di arredi e raccolte d'arte. | La farmacia di Santa Maria della Scaletta, del XVIII secolo, con la sua preziosa collezione di oltre 400 vasi speziali in maiolica; i pezzi d'arte sacra del Museo Diocesano, ricco dei ricordi di Papi e Cardinali nativi di Imola (Pio VII e Pio IX, fra gli altri). | Città viva di storia e cultura, Imola è anche legata alle radici ed alle tradizioni della sua terra, epicurea e devota ai riti conviviali della tavola. Vini D.O.C. e prodotti D.O.P. ed I.G.P., dalle carni al miele, dalla frutta ai formaggi, creano una gustosa caccia al tesoro sulla Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli d'Imola. Riti e piaceri della buona cucina sono per gli imolesi una gradevole abitudine. I numerosi ristoranti e trattorie, di qualità ottima, quando non eccelsa, animano varie iniziative dedicate alla gastronomia: dai menu a tema stagionale dei Ristoranti del Paniere, agli eventi del Baccanale, nome che è tutto un programma. Ogni anno, per due settimane in novembre, si celebrano il buon cibo ed il buon bere, con mostre, spettacoli, degustazioni, eventi culturali, tavole imbandite e scuole di cucina. Info turistiche e pacchetti soggiorno: Ufficio Informazioni Turistica - I.A.T. Imola Tel.0542602207 - Fax 0542602310 e-mail: iat@comune.imola.bo.it Santerno Viaggi Imola tel. 0542 33200 S.T.A.I - Società Turismo Area Imolese - Imola Tel. 054225413 - Fax 0542613252; email: stai@stai.it Altri siti su Imola e territorio: Comune di Imola TuttoImola Osteria del Vicolo Nuovo Vicolo Codronchi 6 - Imola (BO) - Tel. 054232552 e-mail: ambra@vicolonuovo.it Chiuso domenica e lunedì; ferie luglio e 3 settimane in agosto; Carte di credito tutte. Un locale tutto al femminile, dalla sala alla cucina, nel centro storico d'Imola, in un bel palazzo secentesco, ex convento di Gesuiti. L'Osteria propone ricette della tradizione del territorio, interpretate secondo la stagione e l'estro delle chef. A pranzo, si può scegliere uno sfizioso piatto unico, leggero ma completo. Molto curata la carta dei vini (le titolari sono membri dell'associazione Le Donne del Vino), con grande spazio alle ottime produzioni regionali. Osteria Callegherie Via Callegherie 13 Imola (BO) - Tel./fax 054233507 Chiuso sabato a mezzogiorno e domenica; Carte di credito tutte. Da poco entrata nel già nutrito elenco dei ristoranti imolesi di qualità, il nome dell'Osteria s'ispira al nome del vicolo nel centro della città, dove anticamente avevano bottega i conciapelle (in latino calligarius). Che il nome non tragga in inganno, perché il locale non ha nulla della rusticità di un'osteria: l'ambiente è elegante e raffinato, come i piatti che propone, elaborati da un giovane chef cresciuto alla scuola di Gualtiero Marchesi. I menu, dai sapori puliti ed essenziali, variano secondo creatività e stagione, con cambio dei piatti ogni 40 giorni circa. Anche la carta dei vini e dei distillati è essenziale, ma d'altissimo livello. Chi è Franca Spazzoli | Romagnola DOC, vive tra Cervia, Ravenna e Bologna. Laureata in Lingue all' Università di Bologna, parla Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco e dialetto romagnolo :) Giornalista, appassionata di mare, viaggi, cucina, vini (è aspirante sommelier), rum e sigari cubani, lavora da vari anni nel turismo, occupandosi di comunicazione e promozione. Collabora con il quotidiano di turismo al trade L'Agenzia di Viaggi ed altre testate di settore. | | Tutti gli articoli di questa rubrica su:
| | |