05.06.2003 | Itinerari del Gusto

Sale, Sole e Salute (Prima parte)

Chi passa sulla Statale 16 Adriatica, all'altezza di Cervia, noterà a destra un piatto panorama di specchi d'acqua. Bisogna entrarci, in questo paesaggio di geometrico ordine, percorrendo la strada che porta verso Forlì, per immergersi in un universo sospeso tra terra e cielo. Franca Spazzoli ci porta nell'ultimo scampolo del Parco del Delta del Po, tra terme, pinete e saline secolari...

Le Saline di Cervia e le Terme: storia, ambiente e tradizioni

Prezioso come il sale. Sale come oro, utilizzato come moneta di scambio da tempi antichissimi. Chi controllava il commercio del sale si assicurava il potere, e molte guerre sono state combattute per il dominio sulle vie del sale. Cervia, piacevolissima cittadina di vacanze balneari sulla Riviera Adriatica, ha con le sue saline un rapporto simbiotico, fatto di fatiche e dolori, che data dalle sue remote origini.

Etrusche o greche d'origine, è certo che le saline erano sfruttate già in epoca romana, quando la città si chiamava Ficocle, in greco "luogo famoso per le alghe". Questo nucleo fu distrutto nel 709 d.c. dall'esarca Teodosio e gli abitanti decisero di ricostruire la città in mezzo alle saline, dandole il nome di Cervia. A causa della malaria, i Cervesi si ridussero a poche centinaia d'anime alla fine del XVII secolo.

Lo Stato Pontificio, allora padrone di Cervia e delle sue saline, decretò nel 1697 di ricostruire la città nel luogo attuale. Oggi è già in avanzata fase di realizzazione il progetto di un parco archeologico-naturalistico, che darà modo ai visitatori di scoprire il sito della vecchia Cervia. Anche la produzione del sale sta per essere ripristinata, consentendo alle saline di tornare ad essere una voce attiva nell'economia della città, oltre che un biotopo di alto valore ambientale.

Chi passa sulla Statale 16 Adriatica, all'altezza di Cervia, noterà a destra un piatto panorama di specchi d'acqua.

Bisogna entrarci, in questo paesaggio di geometrico ordine, percorrendo la strada che porta verso Forlì, per immergersi in un universo sospeso tra terra e cielo. L'ecosistema delle saline di Cervia è l'ultimo tassello meridionale del vasto mosaico ambientale del Parco Regionale del Delta del Po.

Estese su una superficie di 827 ettari, a 3 km dal mare, sono circondate da un canale circolatorio lungo 14 km.

In salina ci si va per fare una salutare escursione naturalistica, da combinare con una visita al Museo della Civiltà Salinara di Cervia, (nei locali dell'ex pescheria, nella centralissima Piazzetta Pisacane), che darà un senso storico all'ambiente che si vede oggi. Si cammina adagio, tra sentieri ed argini stretti, respirando a pieni polmoni un'aria dall'odore strano, pungente di iodio e d'alghe. Ambiente difficile per le piante, la salina è caratterizzata da una composita vegetazione alofila (adattata a luoghi alcalini e salmastri), fra cui spicca la salicornia, una succulenta utilizzata in passato dai Cervesi come verdura.

Sui riquadri d'acqua immobile, si specchiano le figure aggraziate degli uccelli, che qui nidificano o sostano durante i percorsi migratori verso il Sud.

Riserva Naturale di popolamento animale fin dal 1979, le saline ospitano gabbiani, trampolieri (aironi, garzette), anatre selvatiche (mestoloni, codoni), numerosi uccelli limicoli (Cavalieri d'Italia, piovanelli, avocette), ed una rosea colonia di fenicotteri.

La monocoltura del sale ha rappresentato l'unica importante attività economica di Cervia fino alla fine degli anni '30, quando iniziò lo sviluppo del turismo.

I Cervesi lavoravano infatti come pescatori o salinari. In modo del tutto empirico, i salinari scoprirono alcune importanti virtù terapeutiche del loro duro ambiente di lavoro.
Le acque di salina sono ricchissime di sali minerali disciolti (magnesio, jodio, potassio, bromo e calcio) e di varie sostanze organiche, che si concentrano nella fanghiglia nera di sedimento.

I salinari, che lavoravano per lunghi mesi con le gambe immerse nell'acqua e nel fango, non soffrivano di dolori reumatici e le donne avevano fianchi snelli, gambe asciutte e caviglie agili.

In caso di distorsioni o artrite, il fango nero, spalmato sulla parte dolente e lasciato essiccare, produceva benefici sorprendenti. Queste cure erano note praticamente solo alle famiglie dei salinari, ma la fama dei fanghi di Cervia cominciò presto a diffondersi e la Direzione delle Saline iniziò a concedere permessi per la cura dei fanghi. In breve tempo, si creò un rudimentale stabilimento termale.

Ci si calava in buche scavate nelle saline, ricoprendosi col fango di sedimento. Una volta essiccato, il fango si lavava via con le acque caldissime del "gemine", il canale di scolo che univa le due metà della salina. Il nero fango usato dai salinari si è rivelato essere un rarissimo "limo", ricco d'elementi biologici, del tutto simile ai fanghi neri del Mar Morto, noti da millenni per le loro proprietà terapeutiche.

Nel 1960 fu costruito, in mezzo alla pineta di Cervia, l'attuale stabilimento termale, che utilizza i preziosi fanghi prelevati dai bacini saliferi e l'acqua madre, ossia quella che resta nei bacini dopo la cristallizzazione del sale. Opportunamente diluita, è utilizzata per i bagni e per cure inalatorie ed irrigatorie. I fanghi sono impiegati contro dolori ossei, postumi di traumi, malattie dermatologiche, trattamenti estetici.

AMBIENTE
Visite guidate alle Saline di Cervia

Gruppo Culturale Civiltà Salinara:
tel.3389507741 - 054471270

Cooperativa Atlantide
tel.0544965801
Giratlantide.net

Visite all'antica Salina Camillone,
dall'1 giugno al 15 settembre, giovedì e domenica pomeriggio. Ritrovo ore 17.30 al parcheggio di fronte alla Salina, SS254 direzione Cervia/Forlì. La salina Camillone testimonia l'antico metodo di raccolta multipla e lavorazione del sale, con gli attrezzi tradizionali. Per completare la conoscenza dell'ambiente e della storia delle saline, non può mancare una visita al Museo della Civiltà Salinara, nella centralissima Piazzetta Pisacane, a Cervia.

SALUTE

 

Terme di Cervia - (Azienda con sistema di qualità certificato Uni En Iso 9002). Viale Forlanini, 16 - 48015 Cervia-Milano Marittima (RA).

Servizio Clienti Info 800-016245 Tel.0544992221 Fax 0544993140 www.terme.org - e-mail: infocervia@terme.org. Apertura da maggio a ottobre. In novembre e dicembre sono disponibili trattamenti estetici e fitness, la piscina e la palestra.
 
Trattamenti: fangoterapia e balneoterapia per artrosi diffusa, massoterapia e riabilitazione neuromotoria, cure inalatorie-pneumologiche, cure per la sordità rinogena, cure ginecologiche, fisiokinesiterapia, percorsi vascolari, trattamenti estetici, programmi completi e personalizzati per prevenzione menopausa ed osteoporosi.

MANGIARE
L'ottimo sale di Cervia, un sale "dolce", ricchissimo di preziosi oligoelementi, è protagonista di menu a tema a lui dedicati dai ristoratori cervesi nel corso dell'anno. Il sale cervese si acquista presso il Museo della Civiltà Salinara, versando un'offerta libera. A proposito di mangiare, va da sé che a Cervia si può gustare un'ottima cucina marinara, ma non va dimenticata la tradizione della gastronomia contadina. Il posto migliore?

Senza dubbio è la Casa Delle Aie.
Via A.Ascione, 4 - Savio di Cervia (RA) - Tel.0544927631. Chiuso il mercoledì (periodo invernale). Ferie in ottobre.
Orario apertura: feriali dalle 19.00 alle 24.00, festivi dalle 12.00 alle 14.30 e dalle 19.00 alle 24.00.

Progettata nel 1790 dall'architetto Camillo Morigia, la Casa delle Aie nacque come edificio funzionale ai lavori di sfruttamento delle risorse della pineta: pigne e pinoli. La casa conservò questa funzione fino al 1917, poi ci fu un lungo periodo di abbandono finché, nel 1966, passò in gestione all'Associazione Culturale Amici dell'Arte di Cervia, che la recuperò e ne fece la sede prediletta per serate conviviali e culturali, nello spirito più autentico della "romagnolità".

Vero museo della civiltà rurale della gente di Cervia, la Casa delle Aie è anche uno dei luoghi migliori in cui assaporare la vigorosa gastronomia romagnola. Il menu è rustico, con qualche concessione a piatti di stagione: piadina, pasta e fagioli, tagliatelle, cappelletti, strozzapreti, castrato alla brace, baccalà in umido (in inverno), ciambella, vini tipici regionali (Sangiovese, Albana, Trebbiano, Pagadebit). Il venerdì, dall'autunno alla primavera, si può assistere alle serate culturali, con recite in dialetto, stornellate e conferenze. Si mangia con circa 20 euro tutto compreso.

EVENTI
Il legame ancestrale che lega gli abitanti di Cervia al loro mare Adriatico, viene celebrato ogni anno fin dal 1445, con la suggestiva cerimonia dello Sposalizio del Mare, che si svolge la domenica dell'Ascensione (1 giugno). Il rito delle nozze con il mare, per favorire i buoni auspici sulla navigazione e ribadire il dominio sulle vie di commercio marittimo, deriva direttamente dalla Serenissima Repubblica di Venezia, che nel XV secolo dominava Cervia.

La leggenda vuole che il Vescovo di Cervia Pietro Barbo (poi Papa Paolo II), di ritorno in nave da Venezia, si imbattè in una furiosa tempesta, calmatasi miracolosamente al lancio dell'anello vescovile in acqua. Da allora, si ripete il rito propiziatorio del lancio dell'anello benedetto dal Vescovo nelle acque dell'Adriatico.

La cerimonia cervese prevede vari momenti di incontro con la tradizione e la cultura marinara locale: la tradizionale regata "Cursa di Batell", cui prendono parte le barche storiche da pesca dell'Adriatico - lance, lancioni, bragozzi - con i loro scafi di legno decorato e le vivacissime vele dipinte; la Festa dell'Anello Pescato (abili tuffatori provvedono infatti a recuperare l'anello vescovile), con Cuccagna sull'acqua e tradizionale "rustida" di pesce preparata dal Circolo dei Pescatori.

Info: Comunecervia.it


 

Chi è Franca Spazzoli
Romagnola DOC, vive tra Cervia, Ravenna e Bologna. Laureata in Lingue all' Università di Bologna, parla Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco e dialetto romagnolo :)

Giornalista, appassionata di mare, viaggi, cucina, vini (è aspirante sommelier), rum e sigari cubani, lavora da vari anni nel turismo, occupandosi di comunicazione e promozione.

Collabora con il quotidiano di turismo al trade L'Agenzia di Viaggi ed altre testate di settore.
 
 
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