07.11.2002 | Itinerari del Gusto

Il Rosso e l'Oro di Montefalco

Nel cuore della campagna umbra, affacciato sulla valle che da Perugia si estende fino a Spoleto, c'è Montefalco, un delizioso borgo medioevale perfettamente conservato, che ha fatto delle produzioni d'olio e vino di qualità la sua principale vocazione economica ed anche una piacevole attrattiva turistica...

La sua invidiabile posizione panoramica piacque molto già ai nobili romani, che qui si fecero costruire magnifiche ville per gli ozi di campagna. Vi soggiornò anche l'imperatore Federico II e da lui, grande appassionato di falconeria, deriva l'attuale nome del paese. Montefalco è soprattutto nota per la produzione di uno dei vini più rari e straordinari del mondo, il Sagrantino.

Montefalco (affresco di Benozzo Gozzoli)

Già Plinio parlava dell'Itriola, un'ottima uva da vino locale, ma forse le prime barbatelle di Sagrantino furono portate in Umbria da alcuni monaci francescani di ritorno dall'Asia Minore. Coltivato negli orti dei conventi, questo vitigno produceva un'uva nera, sana e resistente, adatta all'appassimento, ed il prelibato vino dolce passito che si otteneva con questo procedimento era utilizzato durante la messa. Da questo uso, la definizione di vino sacro o Sagrantino.

Perfettamente ambientato alle condizioni climatiche locali, il Sagrantino si diffuse rapidamente sulle colline intorno a Montefalco, diventando la coltura portante dell'economia agricola. Di terre piantate a vigna nei dintorni del borgo se ne ha notizia scritta fin dal 1088, e l'importanza della viticoltura è testimoniata, dal XV secolo, da rigorose leggi comunali che disciplinavano le attività di vendemmia e stabilivano pene severe per chi rubava l'uva o danneggiava i vigneti. 

La rinascita ed il successo del Sagrantino risalgono agli inizi degli anni '90, grazie all'iniziativa d'alcune aziende vitivinicole locali che si sono dedicate al recupero ed alla valorizzazione di un vero fenomeno enologico, oggi apprezzato in tutto il mondo. La zona esclusiva di produzione del Sagrantino comprende tutto il comune di Montefalco e parte di Bevagna, Castel Ritaldi, Giano dell'Umbria, Gualdo Cattaneo, affascinanti borghi medioevali che sono altrettante tappe del gusto, sulla Via del Sagrantino. Insignito della D.O.C.G. nel 1992, il Sagrantino di Montefalco, nelle versioni Secco e Passito, si presenta con un colore rosso intenso, cupo e vellutato, robusto d'alcool ed ammorbidito da un inebriante bouquet di spezie e frutti rossi confettati e appassiti. 

Grazie al suo alto contenuto di tannini, il Sagrantino Passito, oltre che vino da meditazione e da dessert, impone il suo vigoroso carattere in compagnia d'arrosti e formaggi stagionati e nobilita numerose ricette della gastronomia locale. Al Sagrantino, ed agli altri pregiati vini DOC regionali, Montefalco dedica ogni anno la Settimana Enologica, ed altre occasioni ricche d'eventi cultural-gastronomici, durante le quali è possibile visitare le cantine ed apprendere i segreti della vinificazione, senza contare gli assaggi e gli acquisti di prodotti tipici per rifornire cantina e dispensa.

Vigneto di Sagrantino

Città del Vino, Montefalco è anche Città dell'Olio, in una regione che ha ben 6 zone olivicole DOP (Colline del Trasimeno - Colli Orvietani - Colli Amerini - Colli Assisi e Spoleto - Colli Martani). Nella stagione dell'olio nuovo, in novembre, si svolge Frantoi Aperti (dal 9 al 24 novembre 2002), occasione d'incontro tra produttori e consumatori per diffondere la conoscenza del mondo e dei modi di produzione dell'olio, con visite ai frantoi, degustazioni guidate, menu a tema. 

Per approfondire la millenaria storia dell'olio, ci sono due interessanti musei da visitare: 
il Museo dell'Olivo e dell'Olio a Torgiano (PG) (www.lungarotti.it); ed il Museo della Civiltà dell'Ulivo a Trevi (PG), interattivo e particolarmente adatto ai bambini. 
Oltre agli ottimi prodotti per la gastronomia, a Montefalco si possono acquistare meravigliosi tessuti artigianali, che ripropongono colori, trame e motivi di tradizione rinascimentale. Non può mancare, infine, una visita all'ex-chiesa che ospita il Museo Civico San Francesco, per ammirare gli splendidi affreschi di Benozzo Gozzoli, dedicati alla vita di San Francesco. 

Info: Municipio: Tel. 0742 378673; www.comunemontefalco.it; www.montefalcodoc.com; www.stradadelsagrantino.com
Museo Civico di S.Francesco: 
Tel. 0742 379598 
www.umbriadoc.com


A TAVOLA

Coccorone Ristorante Tipico
- Largo Tempestivi, Montefalco (PG) - Tel/fax 0742 379535.
Chiuso il mercoledì (tranne in periodi di manifestazioni e fiere); ferie in gennaio; carte di credito VISA, MC, Bancomat; menu a circa 30 euro (vini esclusi). All'interno della cinta muraria di Montefalco, questo caratteristico ristorante con dehors, che riprende l'antico nome del paese (Coccorone, dal nome del senatore romano Marco Curione che aveva una villa qui), dispone di una monumentale carta dei vini, oltre ad una scelta dei migliori piatti della cucina umbra. Noblesse oblige, il posto d'onore va al vino locale, il Sagrantino, sia secco che passito. Da provare, le Pappardelle al Sagrantino, il sontuoso Filetto al Sagrantino ed i tozzetti alle mandorle da intingere nel Sagrantino Passito. 

Il Bacco Felice Ristorante/Enoteca - Via Garibaldi 73/75Foligno (PG) - Tel. 0742 341019
Chiuso il lunedì; non fa ferie; Carte di credito tutte. Menu a circa 20 euro.
Anche voi sarete felici se sosterete in questa meravigliosa oasi dei sapori ritrovati. Salvatore Denaro, siciliano adottato dall'Umbria, è un vero benemerito per la diffusione della conoscenza delle tipicità locali: dalla tradizione della norcineria, ai vini, agli oli, alla ricca gamma di zuppe contadine, Salvatore è un instancabile promotore di degustazioni e educazione al gusto. Da lui si possono assaggiare indimenticabili zuppe a base di cereali e legumi (farro, lenticchie di Castelluccio, Risina del Trasimeno, cicerchie), condite con l'olio dei colli umbri. Il pane proviene da forni a legna e si sposa a perfezione con i formaggi locali e siciliani e con i migliori salumi da ogni regione d'Italia. Una chiusura di pasto perfetta tra Umbria e Sicilia: tozzetti con Marsala.

Chi è Franca Spazzoli
Romagnola DOC, vive tra Cervia, Ravenna e Bologna. Laureata in Lingue all' Università di Bologna, parla Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco e dialetto romagnolo :)

Giornalista, appassionata di mare, viaggi, cucina, vini (è aspirante sommelier), rum e sigari cubani, lavora da vari anni nel turismo, occupandosi di comunicazione e promozione.

Collabora con il quotidiano di turismo al trade L'Agenzia di Viaggi ed altre testate di settore.
 
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