Turismo del vino? In teoria, sembra facile e scontato: se c'è un buon vino ed un bel territorio attorno alla sua produzione, il turismo viene da sé. Dovrebbe. In pratica, invece, occorrono un grande impegno e collaborazione da parte di tutte le attività economiche sul territorio (dagli imprenditori vitivinicoli, ai ristoratori; dall'accoglienza alberghiera alle informazioni turistiche; dalla tutela ambientale alla disponibilità di guide specializzate ed itinerari tematici) per ottenere qualche risultato, a medio/lungo termine, in fatto di sviluppo dell'enoturismo. Ma come si fa ad impostare una strategia di marketing vincente per promuovere una destinazione enoturistica? Una case-history significativa è quella dell'area francese del Pays Beaujolais. Il Baujolais, nel giro di 7 anni, è stato in grado di creare un vero exploit a livello di ottimo marketing, pur avendo un vino che, per lo standard francese, non è ai massimi livelli, nonostante sia popolarissimo all'estero, ed anche molto "trendy". Il "Beaujolais Nouveau" è infatti l'araldo mondano dell'autunno nei wine-bar delle nostre città, ottimo compagno di cremosi formaggi e gradito anche a chi non beve abitualmente vino. Penalizzati da un'ubicazione un po' marginale, rispetto ai più blasonati itinerari vinicoli nazionali, i vignaioli del Beaujolais si sono associati in consorzio (assieme a 12 Uffici locali del turismo) per lavorare assieme a valorizzare al massimo tutto il meglio che la zona poteva offrire ai potenziali turisti gourmands: gastronomia tipica, castelli e paesini medioevali, natura, feste popolari ed ovviamente visite guidate a vigneti e cantine, degustazioni e corsi per professionisti ed appassionati del vino. Sono stati creati 24 km di sentieri viticoli del Pays Beaujolais, contrassegnati da cartelli esplicativi (biodegradabili, dopo alcuni anni di esposizione all'aperto) che raccontano la storia del vino e del territorio. Si è pensato anche alla formazione professionale di guide specializzate e dei vignaioli stessi, i migliori conoscitori della loro terra. Ogni sabato, un viticoltore aderente al consorzio svolge un itinerario guidato per gruppi all'interno dei vigneti. Per quanto riguarda i pacchetti turistici, sono disponibili numerose proposte tematiche per week-end e periodi più lunghi, per individuali e gruppi. Lo sport nella natura - trekking e ciclismo - ha molto spazio negli itinerari, così come la conoscenza della cultura e delle tradizioni locali. Il progetto di promozione turistica che ha portato al successo il Pays Beaujolais, è nato dall'esigenza di far conoscere e vivere il territorio, la tradizione del mestiere dei viticoltori e - perché no - vendere il vino prodotto in zona. I costi delle iniziative sono stati sostenuti assieme dai comuni locali e dagli imprenditori vinicoli, con il contributo della CEE. Il prossimo passo sarà la realizzazione della certificazione di qualità a garanzia dei servizi d'accoglienza nel Pays Beaujolais. I cugini francesi ci danno un bell'esempio di sviluppo sostenibile del territorio a vocazione vitivinicola, che potrebbe servire da insegnamento anche a casa nostra. Per informazioni anche sui pacchetti turistici e gli itinerari tematici: Maison du Tourisme - Villefranche sur Saône - tel. 0033 4 74022281 paysbeaujolais@beaujolais.net www.beaujolais.net Chi è Franca Spazzoli | Romagnola DOC, vive tra Cervia, Ravenna e Bologna. Laureata in Lingue all' Università di Bologna, parla Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco e dialetto romagnolo :) Giornalista, appassionata di mare, viaggi, cucina, vini (è aspirante sommelier), rum e sigari cubani, lavora da vari anni nel turismo, occupandosi di comunicazione e promozione. Collabora con il quotidiano di turismo al trade L'Agenzia di Viaggi ed altre testate di settore. | | Tutti gli articoli di questa rubrica su:
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