31.01.2003 | Itinerari del Gusto

Alla scoperta dell'entroterra siciliano

Si dice che la Sicilia è un'isola "plurale". Non è solo una, quindi, o meglio è il risultato di una ricetta che ha richiesto un'elaborazione secolare d'ingredienti, fatti di culture e popoli diversi, richiamati in questa terra dalla dolcezza del clima, dalla ricchezza della terra o dalla posizione strategica, al centro del Mediterraneo.

La Sicilia ha tanti umori, vari e contrastanti, che rispecchiano in pieno le contraddizioni della sua natura, fatta di eccessi più che di equilibrio. Un viaggio in Sicilia può portare su strade quanto mai insolite e diverse e si potrà sempre scoprire solo un piccolo tassello del mosaico complessivo. 

Proponiamo quindi due percorsi (il primo questa settimana, il prossimo fra quindici giorni) un po' fuori dalle rotte consuete della Sicilia dei tour più classici, dedicati al mare ed ai centri storici ed archeologici. A volte, le strade meno battute sono quelle che riservano le sorprese più intriganti...

Le mete prescelte si trovano nel territorio rurale della Sicilia centro-occidentale, tra le province di Palermo ed Agrigento - nell'Alto Belice Corleonese e nelle Terre Sicane - zone che l'immaginario collettivo collega fatalmente a tristi vicende di cronaca nera e di sciagure ambientali. La realtà di oggi, per fortuna, sta cambiando in modo positivo ed è fatta di impegno collettivo ed individuale, di volontà di rinascita e di amore per la propria storia e le proprie radici. 
Il Rinascimento siciliano parte da qui.


Itinerario nr. 1 - Palermo - San Cipirello - Ficuzza 

ALTO BELICE CORLEONESE 
Nell'entroterra di Palermo, questo comprensorio comprende una ventina di comuni turistici, ben 45 siti archeologici, 7 riserve naturali, graziosi borghi medioevali (Corleone, Giuliana, Prizzi) e centri culturali d'antica fondazione albanese (Piana degli Albanesi, Contessa Entellina). La campagna e le colline sono verdi e fertili e costituiscono l'ambiente ideale per la coltivazione di vitigni di pregio. Qui, infatti, hanno sede numerose aziende vitivinicole, produttrici di vini d'alta qualità, che stanno conquistando sui mercati mondiali un'attenzione ed un gradimento sempre maggiori. 

Fra i nomi più noti, anche a livello internazionale, le Tenute Rapitalà di Palermo e la Cantina Calatrasi di San Cipirello, aziende all'avanguardia, attrezzate per l'accoglienza dei turisti del vino, con spazi dedicati alla degustazione. Dal punto di vista naturalistico, si segnala la splendida Riserva Naturale Orientata del Bosco della Ficuzza, dominata dal massiccio della Rocca Busambra. Questo parco naturale, meta abituale delle gite dei palermitani, è un habitat ideale per numerose specie animali e vegetali. Si estende per circa 9.000 ettari ed include 8 siti d'importanza comunitaria e 4 zone di protezione speciale per uccelli selvatici. Il Bosco fu il terreno di caccia preferito del re Ferdinando IV di Borbone, grande appassionato dell'arte venatoria, che vi fece costruire nel 1803 la Reggia di Ficuzza, ossia la sua Real Casina di Caccia. La Reggia, che oggi è sede dell'Azienda Forestale, si può visitare e vi si possono anche affittare alcune stanze per trascorrere le vacanze. 

Presso la Reggia si trova anche il Centro Regionale per il Recupero della Fauna Selvatica (info: Azienda Foreste - tel. 091 6968836; Coop Ficuzza 2000 - tel.091 8460013). All'interno del Bosco della Ficuzza, un gruppo di giovanissimi imprenditori locali ha ristrutturato il rudere dell'antica stazioncina di Ficuzza, sulla linea ferroviaria che attraversava il bosco e giungeva a Palermo, trasformandolo in un gradevole agriturismo e ristorante. Da qui partono numerose escursioni alla scoperta della riserva naturale. 


Cantina Calatrasi
La Cantina Calatrasi, a San Cipirello (PA), nasce nel 1981, ma alle spalle ha l'eredità della vecchia Cantina Sociale Maranfusa, fondata negli anni '60. Il management è giovane e deciso a perseguire l'obiettivo di portare il vino siciliano agli alti livelli di qualità che può ben esprimere e a farsi conoscere ed apprezzare in Italia e sui mercati internazionali. Infatti, la produzione Calatrasi è destinata al 50% a Scandinavia, Inghilterra, centro Europa, Stati Uniti e Giappone. 

La valorizzazione delle tradizioni vinicole e dei vitigni locali, fa sì che l'azienda abbia individuato 3 zone principali nella fascia mediterranea, dove impiantare le proprie cantine e coltivazioni. Calatrasi possiede infatti, oltre alla cantina principale di Cipirello in Sicilia, una cantina in Puglia (vitigni Primitivo e Negro Amaro) ed una in Tunisia (vitigno Carignan). Il know how tecnico è fornito da enologi australiani che lavorano in ciascuna delle 3 cantine, mentre i viticoltori possono contare su un costante servizio di consulenza da parte dell'azienda. 

I terreni vitati da Calatrasi sono ottimi per la produzione di rossi di buon corpo e nella cantina principale sono stivate 2500 barriques (legno da America, Francia, Ungheria), rinnovate al ritmo di 1000 ogni anno. Una nota particolare la merita il magnifico Selian, vino prodotto da uve Carignan coltivate in Tunisia. Il sole africano conferisce potenza e carattere a questo vino, la cui vita inizia in Tunisia, ma che viene poi rifinito, invecchiato ed imbottigliato presso la cantina principale in Sicilia. Il suo colore porpora scuro annuncia il bouquet sontuoso ed armonico di spezie dolci e frutta matura e sciroppata. La stessa ricchezza si ritrova al palato. Il gusto è persistente e riscaldato dall'elevato tenore alcolico.


Costruire lo sviluppo 
La riqualificazione territoriale del comprensorio dell'Alto Belice Corleonese passa attraverso una serie di interessanti ed innovative azioni di sviluppo integrato, promosse dal Patto Territoriale per l'Occupazione Alto Belice Corleonese  (belice@mbox.infcom.it), con il sostegno dell'Unione Europea e con la partecipazione finanziaria dei 20 Comuni del comprensorio, che hanno costituito nel 1998 la società Alto Belice Corleonese S.p.A. 

Sono stati attivati diversi piani di recupero e valorizzazione territoriale ed ambientale che vedono protagonisti imprenditori locali, dirigenti ed amministratori pubblici, cittadini, tutti ugualmente coinvolti nella sfida di costruire le condizioni per uno sviluppo sostenibile del proprio territorio, rendendolo economicamente redditizio, oltre che un luogo gradevole per vivere, lavorare ed ospitare i turisti. Le tradizioni agricole ed artigianali locali hanno una grande importanza: nelle terre espropriate alla mafia, e concesse in gestione a giovani e cooperative, ad esempio, si coltivano olivi e vigneti per produrre olio extravergine biologico e vini.

In Agriturismo - Accoglienza di qualità
Fenomeno piuttosto nuovo in Sicilia, l'agriturismo sta diventando una felice realtà e le strutture adibite a questo tipo di soggiorno sono luoghi incantevoli e ricchi di storia, dato che spesso si tratta di tradizionali dimore rurali - i bagli - masserie o case padronali, oppure castelli, conventi o fortificazione d'origine araba. 


Casale del Principe
Nella Valle dello Jato, oasi verde ricca di tesori naturalistici ed archeologici, a pochi km da Palermo, il Casale del Principe è un bell'agriturismo (categoria 4 stelle) la cui struttura comprende una torre di avvistamento del XVI secolo, poi trasformata in convento. Il Casale offre 9 camere (tra doppie e triple) ed 1 suite, arredate con gusto semplice e molto raffinato. 

L'arredamento, curato da aziende artigiane della zona, privilegia pavimenti di cotto, maioliche siciliane, mobili in arte povera, ferro battuto, tessuti tradizionali. Al Casale si può anche solo approfittare dell'ottimo ristorante, dove si gustano le succulente specialità siciliane. Per gli ospiti dell'agriturismo, si organizzano varie attività ricreative: dai corsi di ceramica a quelli di cucina tipica, oltre alle attività sportive in mezzo alla natura.


Masseria Rossella
Questa bellissima masseria, con il suo cortile ombreggiato da un ulivo centenario, si trova in prossimità di Piana degli Albanesi, a poca distanza dal Bosco di Ficuzza. L'edificio, costruito su una struttura araba, risale al XVIII secolo ed è aperta come agriturismo (categoria 4 stelle) da appena 1 anno. Le unità abitative sono 10, tra appartamenti e camere doppie, e sono ricavate nei locali dei magazzini, ristrutturati, le cui porte si aprono sull'ampio cortile centrale. 

Nella casa padronale si trovano le accoglienti sale comuni (ristorante, biblioteca, salotti) arredate con eleganza inglese. L'ospitalità è calda e signorile e si ha la sensazione di soggiornare a casa di amici, nel loro delizioso buen retiro di campagna. A disposizione degli ospiti, una grande piscina esterna, uso di MB, escursioni a piedi, corsi di cucina.

La seconda parte dello speciale:
"Alla scoperta dell'entroterra siciliano"
sarà pubblicata giovedi 13 Febbraio.

A presto!!

Chi è Franca Spazzoli
Romagnola DOC, vive tra Cervia, Ravenna e Bologna. Laureata in Lingue all' Università di Bologna, parla Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco e dialetto romagnolo :)

Giornalista, appassionata di mare, viaggi, cucina, vini (è aspirante sommelier), rum e sigari cubani, lavora da vari anni nel turismo, occupandosi di comunicazione e promozione.

Collabora con il quotidiano di turismo al trade L'Agenzia di Viaggi ed altre testate di settore.
 
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