Sotto un sottil velo teneva coperta la vermiglia faccia con due occhi accesi di ardente amore. È attraverso questo passaggio de Il Guerrin Meschino, che giunge a noi inalterato il sensuale magnetismo di quella che in origine fù la Sibilla e, più tardi divenne in letteratura la fata Alcina. È proprio al fascino di questa abile e potente ammaliatrice, ebbra di energie ancestrali, che i nostri mastri Birrai hanno voluto cedere nel realizzare Lalcina.