Il Carciofo (Cynara cardunculus L. scolymus (L.) Hegi) è una pianta di origine mediterranea, molto nota fin dall'antichità per i pregi organolettici, il cui nome deriva dall'arabo "harsciof".
Anche l’impiego dei carciofi in gastronomia ha origini molto antiche: Plinio il Vecchio e Columella ricordano l’utilizzo nella cucina romana di alcune varietà di carciofo, che essi citavano con il nome latino di cynara. Apicio, nel suo trattato “De re coquinaria”, parla inoltre dei cuori di cynara, che i Romani degustavano lessati in acqua o vino.
Il segreto della bontà dei cuori trasformati da “Il Lochetto”, oltre che nella qualità del prodotto di base, sta nel brevissimo lasso di tempo che intercorre dal momento della raccolta alla chiusura del vasetto: massimo 24/36 ore!!!
Questa caratteristica del processo di produzione garantisce al carciofino una croccantezza ed un gusto che raramente si trova nelle produzioni su scala industriale dove le tempistiche, per ovvi motivi, non possono essere così brevi.
A questo va aggiunto un altro fattore fondamentale: la selezione della parte più tenera del carciofo ed il taglio, viene fatta volutamente tutta “a coltello”, come quando non esistevano i macchinari specifici. Il motivo? Assicurare quella cura e quella delicatezza nel manipolare il prodotto durante la lavorazione, che una macchina automatica non garantisce.
Ne risulta un bocconcino sfizioso che si può mangiare sia come antipasto che come contorno.
Il risultato è lo stesso: una delizia per il palato!!!