Rappresentante del
vescovo era il vicario, che risiedeva nel Palazzo Vescovile dove si
svolgevano anche tutte le udienze civili e penali. E proprio nel cuore del
paese di Monteforte sorge questa celebre dimora, fatta erigere dal
vescovo Ermolao Barbaro tra il 1453 e il 1471, raro esempio di
architettura protorinascimentale nella provincia scaligera.
In ricordo di quel passato, e soprattutto per festeggiare la riapertura al
pubblico dello stesso Palazzo Vescovile, che fino allo scorso
settembre ospitava una Casa di riposo, quest'anno la 34ª Festa del Vino,
meglio nota come Vininchiostro, aprirà proprio con il ritorno di
una originale consuetudine, l'Ordine del Gran Sigillo Vicariale di
Monteforte, istituito anni fa per premiare personalità del mondo della
cultura, dello spettacolo, dell'imprenditoria.
La cerimonia di investitura di due nuovi Vicari con l'attribuzione del
Sigillo si terrà venerdì 23 maggio alle 20 presso il chiostro del
Palazzo, alla presenza di ospiti e autorità. Sarà questo il via ufficiale
alle numerose manifestazioni che anche in questa edizione affollano il
cartellone di Vininchiostro. Protagonista come sempre è il vino Soave,
presente nelle sue diverse tipologie (Classico, Doc, Recioto tranquillo,
spumante...) in degustazioni guidate e libere, ma accanto ad esso non
manca il…companatico, rappresentato da specialità culinarie del posto e da
iniziative d'altro genere.
Come la "Piazza agli artisti", mostra en plein air per le strade e
le piazze del paese di opere di pittori e scultori provenienti da Verona e
zone limitrofe. O, ancora, come la Marcia dei 10 capitelli, un percorso
circolare nel cuore del Soave Classico sulle colline e tra le vigne che
circondano il paese….eccetera. Come sempre, lo sforzo organizzativo è
affidato all'efficiente "macchina" della Pro Loco in collaborazione con
l'Amministrazione Comunale, mentre per le degustazioni la sinergia è con
il Consorzio di Tutela del Soave e la locale Condotta Slow Food.
Altre info su
Montefortedalpone.org |