CONEGLIANO. Un bicchiere di vino rosso e uno di vino bianco. Queste sono le pedine che i giocatori dovranno muovere nelle damiere nel corso dei tornei dell'«Enodama».
La manifestazione, che inizierà domani sera per concludersi il 22 settembre in concomitanza con l'annuale festa dell'uva, è ospitata nelle osterie più caratteristiche di Conegliano. Otto i locali interessati: dal bar Padova, al ristorante al Castello, dal Caffè teatro all'osteria Corona e all'Antica guizza, dal bar Al ponte e Al contadino. Fino al bar Centrale di Scomigo, vincitore della passata edizione. E sono ormai otto anni che la Dama castellana organizza questo torneo che, nell'attuale edizione, vede la partecipazione di oltre 150 giocatori. La prima fase della gara di dama, che prenderà il via venerdì al bar Padova, proseguirà fino al 20 settembre, quando rimarranno solo 14 giocatori. Nei giorni 21 e 22 settembre si svolgerà la seconda fase, al cui termine sarà eletta l'osteria vincitrice a cui andrà in premio una damiera antica, che resterà conservata nel locale fino alla prossima edizione. Le bevande, vino bianco e rosso, sono fornite interamente dalla scuola enologica di Conegliano. Si prevede che saranno consumate 24 bottiglie per serata, 12 di vino bianco e 12 di quello rosso. «Si tratta di un'iniziativa a scopo aggregativo e ludico - spiega Michele Padoin che, insieme con Riccardo Moro, gestisce la manifestazione in qualità di priori di commissione - dove gli unici bicchieri che sarà concesso ai giocatori bere saranno quello corrispondente alla prima pedina mangiata e alla prima dama. Due bicchieri in tutto, quindi». Tutto, dai bicchieri alle damiere al trasporto del materiale, è a carico della Dama castellana.