Una festa le cui origini storiche si perdono nella notte dei tempi legate agli antichi culti mediterranei ed ai riti propiziatori di ringraziamento per il buon raccolto, che continua a rivivere rappresentando non solo la celebrazione di un prodotto della terra tanto importante per l’economia locale, ma anche il recupero della memoria storica di eventi che hanno caratterizzato una comunità. di Lidia Merola «Napoli Milionaria» è il tema della consolidata e particolarissima sfilata dell’8 settembre, momento «clou» della Festa dell’Uva, evento tra i più apprezzati nel Mezzogiorno, con la partecipazione di oltre ottantamila presenze annue. Un omaggio alla città capoluogo di Regione dove è prevista anche una «trasferta» dei carri decorati dai «maestri carraioli» con chicchi d’uva bianca e rossa. «L’intento è quello di ripristinare l’antica strada del vino tra Solopaca, paese produttore, e Napoli, città commerciale», è quanto afferma il sindaco di Solopaca, Pompilio Forgione, alla presentazione del programma della manifestazione, presso la Sala Giunta della Camera di Commercio di Benevento. L’iniziativa rappresenta, secondo quanto dichiarato dal Presidente della Camera di Commercio di Benevento — Roberto Costanzo — l’occasione per sviluppare un progetto che intensifichi i collegamenti con il capoluogo della Regione, iniziando ad elaborare la proposta di creare nella città partenopea un momento dedicato al vino di Solopaca e dintorni». In questa terra generosa che non ha mancato di affascinare per la bellezza del luogo e la genuinità dei suoi prodotti Virgilio ed Orazio, dove leggenda ed attualità rievocano le qualità del suo famoso vino, l’uva è l’elemento naturale che diventa pennello, tavolozza, colore, fonte indispensabile per la realizzazione di vere opere d’arte. La fantasia dei «maestri carraioli» si sbizzarrisce: pazientemente ed abilmente, scegliendo i chicchi ad uno ad uno, tenendo conto della grandezza e delle sfumature di colore, incollandoli regalano paesaggi, personaggi, figure e spaccati di storia. La singolare sfilata dei carri allegorici è arricchita da spettacoli musicali, balletti, visite guidate alle botteghe dei «maestri carraioli», mostre di pittura, l’VIII Rassegna della ceramica artistica e tradizionale Regioni d’Italia «Le Ceramiche del Vino», il Convegno «Vino e Ceramica: prodotti storici della Valle Telesina», artisti di strada, «Tammorre e Taranta» e gli antichi sapori della tradizione il tutto annaffiato dal prezioso protagonista della Festa: il Solopaca Doc. Una rilevante realtà di questo territorio, tra le più antiche in Campania, è La Cantina Sociale di Solopaca. Nel corso degli anni la cooperativa è andata sempre più espandendosi sia sotto il profilo della produzione che sotto il profilo territoriale e dopo aver conquistato i mercati di Giappone, Usa e Canada, punta al Nord Europa, in particolare al mercato tedesco, attraverso la progettazione di una nuova linea di vini. Il 10 Agosto scorso, l’attrice scandinava Brigitte Nielsen, è stata testimonial d’eccezione, presso la sede della cooperativa agricola di Solopaca, di questa nuova linea, denominata «Terre di Surrupaca». *** COME SI ARRIVA Alle falde del Monte Taburno, in provincia di Benevento, tra rigogliosi vigneti ed antichi uliveti, sorge Solopaca a 200 m. d’altitudine. A soli 60 km da Napoli, è facilmente raggiungibile percorrendo l’Autostrada Napoli/Roma, uscita Caserta Sud. Si prosegue lungo la Strada Statale che collega Caserta a Benevento. Allo svincolo per Maddaloni si seguono le indicazioni per Telese. Prima di Telese, bivio Torello di Melizzano, svoltare a destra e proseguire per Solopaca. FONTE: Il denaro |