| Si apre a Parma il tavolo dell’agroalimentare. | L'affascinante settore dell'agroalimentare, con la ricchezza del suo patrimonio imprenditoriale, dalla inimitabile specialità tipica fino alle produzioni industriali, offre enormi potenzialità di successo sui mercati esteri. Per sfruttare al meglio queste potenzialità, è necessario uno strumento di confronto unitario fra le categorie produttive e le istituzioni del settore. Ed è proprio questa l'occasione che vedrà il Ministero delle Attività Produttive, il Ministero delle Politiche Agricole e le Regioni partecipare con una visione unitaria alla promozione dei prodotti agroalimentari da inserire nel più ampio concetto di "Life in I Style", marchio già utilizzato per la promozione e la valorizzazione degli altri settori dei beni di consumo. Il tavolo si aprirà al Palazzo Ducale di Parma alla presenza del Ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano, del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Giovanni Alemanno, del Viceministro delle Attività Produttive con delega al Commercio estero, Adolfo Urso, e del Sottosegretario delle Attività Produttive Stefano Stefani. Il comparto agroalimentare italiano è il terzo in termini di fatturato dopo quelli metalmeccanico e tessile-abbigliamento. Secondo gli ultimi dati a disposizione, il valore della produzione ammonta a 73,5 miliardi di Euro, pari a circa il 6% del PIL. Le esportazioni di prodotti alimentari sono rivolte principalmente verso l'unione europea e al Nord America e restano ancora fortemente concentrate al punto che nel 2000 i primi cinque mercati (Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito e Svizzera) hanno assorbito il 60% dell'export di settore. C'è un numero elevato di imprese (oltre 70.000), molto diversificate per dimensioni, distribuzione geografica, strategie commerciali e tipologie di prodotto che si traduce in polverizzazione produttiva e mancato raggiungimento della massa critica. Tuttavia è positiva la percezione dei nostri prodotti a livello internazionale, tanto che in questi ultimi anni l'enogastronomia italiana è divenuta tratto distintivo del gusto, dell'eleganza e dello stile italiani, rappresentando uno dei fattori di successo e di identificazione del Made in Italy. Le potenzialità competitive del settore agroalimentare, infatti, non sono ancora pienamente espresse, con il conseguente rischio di esaurire il ciclo della grande attenzione come avviene per tutte le cose date per fatte sulla carta senza però un confronto approfondito col mondo reale. L'Italia deve diventare più squadra per essere più competitiva sui mercati internazionali in un anno che vedrà sempre maggiori possibilità per la nostra impresa. Nell'ambito del contesto delineato, il tavolo agroalimentare vuole essere uno strumento di confronto costante e concreto fra le categorie produttive, le istituzioni e tutte le parti coinvolte, al fine di poter ricondurre ad una visione nazionale ed unitaria la politica promozionale sui mercati esteri, in un momento in cui sul fronte internazionale le prospettive aperte dalle risoluzioni del vertice WTO di Doha sulla tutela della produzione a denominazione registrata creano le premesse per avviare una seria politica mondiale in contrasto alla contraffazione ed imitazione dei prodotti eno-alimentari". Parma è stata scelta per rilanciare la candidatura della città a sede dell'autorità alimentare europea. Paolo D'Abramo VINit.net |