11.12.2002 | Cultura e Tradizioni

Le persone dietro ''Il Vino'': Guido Accordini

Recentemente fra i miei percorsi enoturistici, come sempre accompagnato da mia moglie Camilla, mirati in particolar modo a conoscere le persone che stanno dietro ”il vino”, ho potuto visitare, nella terra della Valpolicella, il Sig Accordini Guido, figlio di Accordini Igino, nome di denominazione della sua Azienda agricola Vinicola.

Un piccolo produttore con una origine di viticultori fin dal 1821 e come dice Guido Accordini, ancora contadini.
E’ stato un gran piacere conoscere una realtà come la sua, confermandomi ancora una volta che la tradizione contadina, conoscendo i suoi uomini, può ancora farti assaporare il piacere di ciò che proviene dall’esperienza di questi uomini legati alle tradizioni antiche del loro territorio, forme indelebili nel tempo. Fin quando esisteranno persone come Guido Accordini, fortunatamente ve ne sono ancora molte, tutti noi e in futuro i nostri figli, potranno vivere emozioni ed esperienze anche senza fa parte direttamente al loro mondo.

Il Sig Guido Accordini, con un accoglienza veramente squisita e generosa, aiutato dal suo agente di zona a Bologna, Sig Davide Baietti anch’esso fedele socio Go Wine, mi ha permesso di degustare tutti i suoi vini, solo rossi, come da sempre producono. Tra tutti spicca, secondo il mio modesto e personale giudizio, l’Amarone Le Bessole 1998 e posso affermare, da buon appassionato e attento degustatore, che detto vino è piacevolmente tipico. Da questa nuova esperienza ho tratto le mie personali sensazioni:

Un vino dal colore, fra riflessi granati a quelli di un rubino intenso, si presenta al naso con una vena, piacevole, leggermente speziata, netto profumo di ciliegia matura e fiori secchi, lieve nota di tabacco, il legno al naso, positivamente, non è troppo accentuato.

Il sapore è vellutato, di buona compattezza, i tannini sono morbidi ma ben presenti, il sentore della ciliegia matura si ritrova in bocca, caldo e di buona struttura, pulito e di buona persistenza con una leggerissima e piacevole vena amarognola che si perde in bocca nel finale. Qualche anno in più di invecchiamento, di certo, aumenterebbero la sua armonia. La bottiglia mostra velocemente “il fondo”, unica nota triste ma rallegrante al tempo stesso.

Un grosso saluto a tutti i veri enoturisti

Francesco Carboni
Promotore Go Wine Club Bologna
gowine.bologna@tuttopmi.it

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