09.11.2002 | Vino e dintorni

La riscossa del vino novello

A Ostiglia, nel Mantovano, le cantine di tutta Italia metteranno in mostra i loro prodotti: protagonisti i Colli morenici e l’Oltrepò. Fino a lunedì la fiera dedicata al rosso giovane: in programma degustazioni e convegni.

Il pensiero comune lo considera poco prezioso, da non paragonare ai più «invecchiati» cugini. In realtà il vino novello è una piacevole scoperta e il fatto di poterlo gustare solo pochi mesi all’anno aumenta il suo fascino e lo rende più interessante. In Francia, terra d’origine di questa modalità di produzione che sfrutta la macerazione carbonica, il Beaujolais Nouveau è, dalla sua nascita nel ’34, un vero punto di riferimento presto uscito dal territorio nazionale ed esportato con ottimo successo in tutto il mondo. La produzione in Lombardia è imponente, e le zone vocate sono in prevalenza i colli morenici mantovani, l’Oltrepò e il Bresciano. Ma è ad Ostiglia, accogliente cittadina della pianura mantovana, che il vino novello lombardo viene celebrato con tutti gli onori, in una quattro-giorni dedicata interamente al rosso fresco amato dai giovani. Secondo uno studio della Coldiretti, infatti, le bottiglie sono scelte soprattutto dal pubblico giovane, per la bassa gradazione alcolica (circa 11 gradi), per il bouquet aromatico e per l’estrema versatilità: il novello, infatti, è un vino da pasto, e ben si adatta a ogni tipo di preparazione. Per queste sue doti si potrebbero allora aprire nuove opportunità di mercato, ma occorre sfatare qualche pregiudizio che nasce dalla scarsa conoscenza del prodotto: in questo senso, la Francia può insegnare qualcosa, visto che il Beaujolais Nouveau, ideato da un’équipe di ricercatori, viene difeso e venduto come una vera e propria istituzione nazionale. Con l’esposizione di Ostiglia si cercherà allora di dare spazio al prodotto italiano, e con le degustazioni guidate delle molte cantine presenti alla fiera si cercherà di far conoscere ed apprezzare a un pubblico sempre più vasto le sue caratteristiche organolettiche e il suo gradevolissimo bouquet fruttato. All’Expo saranno presenti cantine di tutto il nord Italia, ma soprattutto produttori lombardi: i colli morenici mantovani saranno i protagonisti, affiancati dall’Oltrepò Pavese e dalla Provincia di Cremona. Gli espositori garantiranno assaggi e degustazioni, e ci sarà spazio anche per un convegno tenuto dall’enologo Paolo Grigolli, che spiegherà a tutti gli interessati le caratteristiche del novello e la particolare produzione che lo rende unico e diverso da tutti gli altri vini. La produzione si discosta molto dalla normale vinificazione che non permetterebbe di berlo in un tempo così breve dalla raccolta dell’uva. E per chi volesse abbinare al vino una visita culturale, ad Ostiglia è da non perdere la collezione Greggianti, presso la Biblioteca musicale: la collezione raccoglie oltre 10.000 volumi di musica del 1700 e del 1800. La raccolta fu lasciata al Comune da don Giuseppe Greggianti, appassionato musicista del 1700 e collezionista di opere musicali, e comprende circa 5.000 manoscritti di importanti compositori (Rossini, Haydn, Beethoven, per citarne alcuni) di cui diversi autografi. Anna Prandoni

FONTE: CORRIERE DELLA SERA

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