03.12.2002 | Eventi

La Toscana regina del Banco d'Assaggio dei Vini d'Italia

TORGIANO (PG). E' la Toscana la grande vincitrice della XXII edizione del Banco d'Assaggio dei vini d'Italia di Torgiano, conclusasi sabato 30 novembre con la proclamazione dei vincitori, avvenuta durante la serata di gala all'Hotel Tre Vaselle. Rocca delle Macìe, Agricola San Felice e Famiglia Zonin vincono i premi d'Eccellenza.

Ottimi risultati anche per il Veneto, la Sicilia, il Trentino e le Marche. Riscontri positivi giungono dalla Sardegna. 
Il gran trionfo e la novità più gradita è giunta comunque da molti vini di aree ben circoscritte e caratterizzanti della vitivinicoltura italiana. Un successo che ha trovato concordi tutti gli enologi ed i giornalisti italiani e stranieri presenti al Bavi rimasti entusiasti dalla qualità dei prodotti che le aziende italiane sono riuscite a portare in questa edizione. Basti pensare, tra l'altro, che sono state ben 659 le bottiglie presentate in gara nelle tredici categorie previste da 226 aziende in rappresentanza di 18 regioni italiane. Per gli amanti dei numeri, sono state compilate 4613 schede dalle otto commissioni composte da quattro enologi e tre giornalisti fra italiani e stranieri. In totale sono stati espressi 64582 giudizi parziali mentre sono stati utilizzati 5100 bicchieri. Le seconde bottiglie servite hanno raggiunto il numero di 31 pari al 4,7% mentre nel 2001 furono, in percentuale, il 4,9%.

Senza dubbio, questo successo sottolinea come il Bavi venga considerato dai produttori italiani il più attendibile punto di riferimento dei concorsi enologici nazionali, insieme a quello internazionale del Vinitaly. Non a caso, le stesse aziende inviano i propri prodotti soltanto quando certi del valore del loro vino giacché il Banco d'Assaggio non si impegna a consegnare diplomi e riconoscimenti senza peso, bensì cinque premi ex-aequo - per ogni categoria partecipante - scelti fra quelli che hanno ottenuto il miglior punteggio, raggiunto il minimo di 80 centesimi. Il che vuol dire una testimonianza di alto valore del prodotto giudicato ed una identificazione di forte connotazione nell'ambito dei vini nazionali senza alcuna discriminante. 

Toscana e Veneto brindano con i premi d'eccellenza
L'importante conferma alla XXII edizione del Banco d'Assaggio dei vini d'Italia, organizzato dall'Associazione Banco d'Assaggio con la collaborazione dell'Istituto per il commercio estero e l'Associazione Città del Vino è stata la consegna dei premi di Eccellenza con cui l'Associazione Banco d'Assaggio ha inteso destinare un particolare riconoscimento di qualità e apprezzamento a quelle aziende vitivinicole che nei ventuno anni di vita del Banco d'Assaggio dei Vini d'Italia sono risultate le più premiate attraverso i loro prodotti. Un segno di stima importante che ricompensa sia la fedeltà alla manifestazione più rappresentativa della specialità dei prodotti dell'enologia italiana, sia la qualità dei vini con cui le stesse aziende hanno fatto conoscere la loro eccellenza. Queste le case vinicole premiate:

Rocca Delle Macie L'azienda fu fondata dal famoso produttore cinematografico Italo Zingarelli. Sorta nella zona collinare di Castellina, a pochi chilometri dal centro storico chiantigiano, ha terreni in una vasta area del Chianti da cui vengono raccolte le uve che danno vita ad ottimi vini come il Fizzano, il Roccato, il Ser Gioveto. La ricerca e la costante attenzione nel prodotto, fanno di questa azienda uno dei punti di riferimento del Chianti classico anche e soprattutto perchè, Rocca delle Macìe, ormai da diversi anni, sta vivendo una crescita qualitativa continua. La sua partecipazione e i numerosi premi ottenuti al Banco d'assaggio dei vini d'Italia ne sono una testimonianza ed il premio d'Eccellenza che gli viene attribuito conferma il valore e la validità dell'azienda.

Agricola San Felice E' un pezzo inscindibile della storia del Chianti Classico e la sua cronaca è il quadro di una delle zone vitivinicole più importanti del panorama italiano. Una distesa di terreno che abbraccia il versante sud-est del Chianti, San Felice da sempre si caratterizza per i suoi vini di un certo spessore qualitativo. Il Vigorello ed il Poggio Rosso sono il fiore all'occhiello dell'agricola. Proprio a Poggio Rosso, nel 1974 furono messe a dimora barbatelle di Sangiovese proveniente dalla selezione massale fatta a suo tempo da Enzo Morganti, enologo dell'azienda. L'impianto iniziale di circa 3 ettari fu ampliato progressivamente fino a raggiungere nei primi anni '80 la superficie di oltre 8 ettari che è quella attualmente in produzione. La prima vendemmia con etichetta Poggio Rosso risale al 1978 della quale furono prodotte 7.800 bottiglie. Anche l'affinamento ha subito un'evoluzione nel corso degli anni: a partire dalla vendemmia 1988, contrariamente a quanto fatto nelle vendemmie precedenti, tutta la massa affina in barriques di rovere francese da 225 litri nuove per 1/3. Dal 1997 inoltre, una parte della massa svolge in barriques anche la fermentazione malolattica.

Famiglia Zonin E' ormai leader del settore vitivinicolo italiano. Nata e cresciuta a Gambellara, oggi è composta da undici aziende agricole per oltre 1800 ettari di vigna, nei terroir più vocati d'Italia. Al centro del mondo Zonin resta la terra: quella delle tenute dove nascono alcuni dei più grandi vini italiani - quella appunto di Gambellara - e da dove questa famiglia di piccoli agricoltori ha mosso i primi passi fino ad arrivare con costanza e impegno ai vertici dell'enologia nazionale. Un mondo d'infinite sensazioni, un viaggio nel buono e nel bello con un solo nucleo: la terra da cui deriva la qualità, ad esempio, di prodotti il Recioto di Gambellara podere Il Giangio Aristòs o l'Amarone della Valpolicella Maso Laito.

IL XXII BANCO D'ASSAGGIO - Informazioni 
Il XXI Banco d'Assaggio dei Vini d'Italia, abilitato dal Ministero delle politiche agricole e forestali, per il ventunesimo anno consecutivo, ha visto l'attiva collaborazione della Associazione Enologi Enotecnici Italiani - diretta dal Dottor Giuseppe Martelli, presidente delle commissioni di valutazione - che si è assunta la responsabilità dell'esecuzione tecnica ed operativa delle selezioni mentre l'Istituto per il Commercio Estero e l'Associazione nazionale Città del Vino hanno coadiuvato i lavori dell'Associazione Banco d'Assaggio nell'organizzazione e nella comunicazione. I campioni pervenuti - prelevati direttamente nelle aziende da addetti del Banco - sono stati catalogati da parte del segretario generale dell'Associazione Banco d'Assaggio, Paolo Pettinari, che ha assegnato ad ognuno una prima numerazione progressiva. 

Successivamente sono stati resi anonimi dal notaio perugino Filippo Brufani che ha assegnato una seconda numerazione ad ogni campione, in pratica quella che ogni commissario ha trovato su ogni vino in esame. Tutto questo per fare in modo che solo il notaio Brufani conoscesse la corrispondenza del numero del campione al tipo di vino e all'azienda che l'ha prodotto, assicurando così la massima serietà. Brufani ha sovrinteso anche alla messa a temperatura dei vini, alla stappatura delle diverse bottiglie ed alla consegna delle medesime ai sommelier che hanno servito i campioni in esame. Tutti i vini partecipanti al 22° Banco d'Assaggio sono stati valutati da due Commissioni diverse tramite il metodo "Union Internationale des Oenologues". I componenti delle commissioni, terminata ogni seduta, hanno consegnato le schede direttamente al Notaio, Dott. Filippo Brufani, il quale ha provveduto a calcolare il risultato finale di ogni campione attraverso la media aritmetica dei punteggi riferiti allo stesso vino previa eliminazione di quello più alto e di quello più basso.

Giornalisti italiani e stranieri con gli enologi d'Italia
Un nutrito numero di giornalisti stranieri e nazionali hanno affiancato gli enologi italiani nel ruolo di commissari per le cinque sessioni sensoriali. Un impegno importante e delicato che ha permesso di ampliare il gravoso compito all'informazione specializzata. Di seguito i nomi di tutti i giornalisti commissari: (tra parentesi i giornali per cui collaborano): Helena Baker (The Preague Tribune - Repubblica Ceca), Attilio Barlassina (Corriere della Sera), Wiktor Bruszewski (Zycie Warszawy - Polonia), Josè Carvalho Dos Santos (Epicur - Portogallo), Pierre Casamayor (Reveu du vin de France - Francia), Roland Gohy (Horeca Magazine - Belgio), Csaba Horvath (Boràszati Fuzetek - Ungheria), Hymli Krige (Wineland - Sud Africa), Isabel Mijares (La Etiqueta - Spagna), Jorgen Moenster Pedersen (Politiken - Danimarca), Emanuele Pellucci (Civiltà del Bere), Walter Peruzzi (Terre del Vino), Roderick Phillips (Ottawa citizen - Canada), Domenico Pinto (La Gazzetta dell'economia), Helene Piot (L'amateur du Bordeaux - Francia), Riitta Pojanluoma (Etiketti - Finlandia), Arne Ronold (Vinforum - Norvegia), Mario Scheuermann (Freelance - Germania), Frank Schoonoven (Ad Fundum - Olanda), Massimo Di Cintio (Agrisole - Il sole 24 ore); Sostene Schena (Il Gazzettino di Venezia - Il Sommelier); Alma Torretta (L'Espresso - Il Giornale di Sicilia); Andrea Bianchi (Corriere di Siena). 

Il libro di Lungarotti
Il rendez-vous della XXII edizione del Banco d'assaggio è stato anche l'occasione per presentare ufficialmente il libro "Giorgio Lungarotti, la nascita dell'enologia umbra e la creazione del Banco di Torgiano" scritto dal giornalista Elio Archimede. Una raccolta di testimonianze sulla grande figura dell'imprenditore di Torgiano, pioniere dell'enologia umbra, per riflettere sul messaggio di chi riesce a mettere insieme i valori della terra e dell'uomo; i valori dell'uomo protagonista del destino di un territorio e della possibilità di fare della terra stessa non soltanto un elemento di crescita dell'impresa, ma anche un'occasione forte per provare a costruire un progetto culturale.

Valorizzare il Vino italiano
II Banco d'assaggio si propone essenzialmente di valorizzare i migliori vini italiani per favorirne la conoscenza, scegliendo ed indicando vini di elevata qualità che possano al tempo stesso conseguire l'apprezzamento della clientela estera, ma anche di stimolare i viticoltori al miglioramento della qualità del prodotto. 

Informazioni
Tutte le informazioni relative alla XXII edizione del Banco d'Assaggio dei vini d'Italia possono essere richieste direttamente alla segreteria del BAVI tel. 075-988601 
cell. 330-883339, fax 075-982128; 
e-mail a info@bavi.it

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