Il titolo della mostra, “Frutti
divini e frutti del mal orto”, rimanda a un cruento episodio citato da
cronisti del Trecento e riportato anche nella Commedia di Dante. Ma a
parte questo fattaccio, legato alla sezione “Frutti del male”, i
curatori hanno posto l’accento sui significati positivi dei frutti,
sottolineandone i legami con il rinnovamento della vita, la sessualità, la
morale e la religione.
Le tappe del percorso simbolico sono le seguenti:
- Frutti del Paradiso
- Frutti del Male
- Frutti del Lavoro
- Frutti dell’Amore
L’esposizione
consiste in una selezione di splendide opere d’arte religiosa e
laica di epoca medioevale e rinascimentale (dipinti, codici miniati
e xilografie); opere che sono state fedelmente riprodotte con
materiali e tecniche capaci di restituire il fascino dell’originale. |
Il percorso è arricchito
da un apparato scenografico davvero suggestivo, capace di rievocare luoghi
di beatitudine mistica e ideale come il paradiso terrestre, l’hortus
conclusus delle preghiere mariane, i “giardini delle meraviglie”, i “paesi
di cuccagna”.
Il progetto scientifico dell’esposizione e i testi sono di Giordano
Berti, direttore dell’
Istituto Graf. L’allestimento è
curato da Maria Antonietta Stoico. Il sottofondo musicale è il
risultato di un’inedita ricerca condotta da Andrea Vitali, regista
delle Feste Medioevali di Brisighella, che ha selezionato brani di
epoca rinascimentale e barocca correlati al tema dei giardini d’amore.
Informazioni:
Tel. 051.562863 ; 349.2602198
E-mail: graf@istitutograf.org
Website:
Istitutograf.org |