Convegno sulle Denominazioni Comunali (le
DECO), tanto sospirate da
Veronelli, talk-show al Salotto di Papillon con
Mario Giordano, Giorgio Calabrese, Edoardo
Raspelli, presentazione di una colazione da “mille
e una notte”, mostra-raduno delle bici da gelato che
hanno fatto percorrere qualche anno a ritroso nel tempo, e poi loro,
i veri protagonisti, gli artigiani selezionati dal “Golosario”
di
Massobrio che hanno presentato
prelibatezze di ogni genere, provenienti da ogni parte d’Italia.
Successo di pubblico e discussioni sui temi d’attualità,
dalla presentazione dell’ultimo libro del direttore di
Studio Aperto, Giordano,
“Siamo Fritti”, ai commenti sulla discussione che ha
visto coinvolti, qualche tempo fa,
Carlin Petrini e Giorgio Calabrese sulla
scienza e sui rapporti tra scienza, cultura ed
enogastronomia. |
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“Il cibo è cultura,
l’appiattimento ci toglie la possibilità di riconoscere
chi siamo” ecco la sintesi dell’anfitrion’
ecumenico Massobrio mentre dall’alto e non solo per
metafora, campeggiava la frase di
Don Giussani |
“Dopo la poesia e la musica la
bellezza si esercita sull’uomo attraverso il cibo ed il vino”.
Ed è proprio così, infatti se si deve avere rispetto per tutto il
creato, il ghiottone di fronte a tanto ben di Dio qualche quello che
si è palesato nel week-end novese si pone in atteggiamento quasi
mistico.
Siamo andati per Voi, lettori di Vinit,
qui riportiamo espressioni di soddisfazione con punte d’entusiasmo
e, senza fare eccessive distinzioni o dilungarci in elenchi che
potrete vedere, in modo completo ed esauriente, sul sito del
Club Papillon possiamo
affermare con serenità di esserci calati in realtà poco conosciute
eppure capaci di far crescere la voglia di partire alla scoperta di
piccoli centri, paesi e borghi dove scovare materie prime ed
elaborazioni sopraffine. Perché accade che non sempre la
distribuzione giunga fino alla grande città e non si può pensare di
poter trovare dietro l’angolo, croccante e sapido, il fritto di
strada o reperire nello scaffale le buone erbe dei ghiacciai,
raccolte nei dirupi.
Tanto si parla di cibo, sui media, divulgando anche in modo poco
consono, ed invece l’evento organizzato da Massobrio ha permesso
d’immergersi, con intensità, in un mondo di balocchi tanto buoni da
poter essere mangiati e bevuti con assoluta gioia.
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