18.08.2001 | Vino e dintorni

Dopo i recenti successi a Roma di Jermann e di Venica

Vini bianchi da primato

Con la concorrenza spietata che c’è in materia di buon vino, già essere citati in qualche guida rappresenta un successo. Tuttavia, quando i degustatori sono all’altezza e il rigido anonimato garantisce l’imparzialità di giudizio, ecco allora che la qualità assoluta viene premiata, anche se i campioni in gara sono decine. Così è stato recentemente, come a suo tempo avevamo anche riferito, all’hotel Hilton di Roma, dove il meglio della viniviticoltura italiana si è dato appuntamento per conoscere i risultati (peraltro già anticipati nella preventiva nomination di rito) delle valutazioni dei sommeliers, finalizzate alla guida dei Mille vini 2001. Confermando quanto di buono si dice in giro in materia di vini bianchi friulani ben due vini di casa nostra si sono piazzati, rispettivamente, al primo e secondo posto nella categoria “Bianchi secchi”. Si tratta del vintage Tunina, uvaggio 1998 dei Vinnaioli Jermann di Farra e, a seguire, il Collio Sauvignon crù Ronco delle mele 1999 dell’Azienda Venica & Venica di Dolegna del Collio (qui accanto, nelle foto, dall’alto, le famiglie Jermann e Venica). Al terzo posto la blasonata tenuta siciliana dei Baroni Planeta, con uno Chardonnay cui gli assaggiatori hanno riconosciuto un valore altissimo quale compendio di un microclima invidiabile, qual è quello insulare, e una tecnologia “continentale” d’avanguardia. Considerazioni, queste, che fanno riflettere sulle nuove realtà con cui anche i bianchi del Friuli-Venezia Giulia si dovranno cimentare con sempre maggior frequenza nell’alta ristorazione.

(FONTE:MESSAGGEROVENETO)

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