Degustazioni - Amira Aglianico Grand Prix - 4ª manche
Degustazioni – “Amira Aglianico Grand Prix ”
4ª manche – Il Vulture. Primi ex aequo: Il Repertorio 2000 e l’Aglianico del Vulture 1999 Doc del Consorzio Viticoltori Associati del Vulture.
Ultima manche dell’ “Amira Aglianico Grand Prix”, conquistano la finale: “Il Repertorio 2000” delle Cantine del Notaio di Rionero in Vulture e l’Aglianico del Vulture 1999 Doc del Consorzio Viticoltori Associati del Vulture di Barile. Dopo Benevento/Caserta, Avellino e Salerno, i soci dell’Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) sezione Paestum, hanno degustato alla “cieca” i vini prodotti con le uve aglianico nel Vulture nell’annata 1999/2000.
I vini che hanno superato questa manche saranno in buona compagnia nella finale di fine maggio, che li vedrà a confronto con gli altri sei finalisti, primi e secondi delle precedenti manche, e cioè: il Bue Apis 1999 e il Delius 1999 delle Cantine del Taburno, il Principio 1999 di Terredora e il Raiano 2000 di Villa Raiano oltre a il Castellaccio 2000 di Monte Pugliano e il Cilento Aglianico 2000 Doc di Francesco Barone.
Il vino primo classificato al prossimo confronto designerà “simbolicamente” il vincitore di questa edizione dell’ “Amira Aglianico Grand Prix”.
14 vini della Basilicata, tutti prodotti da uve aglianico, sono passati sotto l’esame attento di 9 degustatori AMIRA. (Buonora, Napoleone, Cavallaro, Falanga, Calabrese, Daniele, Grippo, Onorato e Adduono).
I campioni degustati in due sessioni, nei saloni dell’Hotel Cerere e dell’Hotel Clorinda a Paestum, hanno dato il seguente risultato:
1° vino classificato ex aequo: Il Repertorio 2000, Aglianico del Vulture DOC, Cantine del Notaio di Rionero in Vulture (PZ). Un vino molto piacevole. Fra tutti quelli degustati in queste due sessioni ha veramente impressionato favorevolmente per la sua armonia. Equilibrato e piacevole in tutto. Questa cantina è condotta da Gerardo Giuratrabocchetti, che ha ereditato le vigne dal padre che di professione faceva il notaio. Da qui il nome della cantina. Ecco i parametri assegnati dai degustatori: eccellente/ottimo all’esame visivo; Ottimo al naso con solo …una buona persistenza; Sentori percepiti: caffè tostato e liquirizia. Al gusto ottimo con un’eccellente persistenza. Prezzo indicativo in enoteca: € 15,00. Gradazione alcolica 13,5 %. Punteggio finale 82/100, ottimo.
1° vino classificato ex aequo: Aglianico del Vulture 1999 DOC, Consorzio Viticoltori Associati del Vulture, Barile (PZ). Questo vino è stato trovato per caso in un’enoteca della provincia di Salerno. Nessuno si aspettava questo risultato positivo. Il “consorzio” è nato nel 1977, e raccoglie la produzione di sei cooperative della zona. Il loro fiore all’occhiello è il “Carpe Diem”, Aglianico del Vulture Doc. La più accreditata guida enologica italiana gli ha assegnato 2 bicchieri rossi per la vendemmia 1999. Ebbene, questo prodotto è stato cercato nelle più note enoteche campane e lucane, ma in commercio si trova unicamente l’annata ’97. Peccato.
Il vino degustato è simile al precedente in tutti i valori. I sentori percepiti erano quelli netti della fragola matura. Vale ampiamente il prezzo: € 5,50. Gradazione alcolica 12,5 %. Punteggio finale 82/100, ottimo
3° vino classificato: Terre di Orazio 1999, Aglianico del Vulture DOC, Cant. Riforma Fondiaria di Venosa (PZ). Altra sorpresa positiva. È la prova che per bere bene si può anche spendere poco. Eccellente/ottimo alla vista. Buono/ottimo all’olfatto (sentori frutta rossa matura). Al gusto tutto ottimo con un’eccellente finezza. Prezzo indicativo in enoteca: € 6,00. Gradazione alcolica 13 %. Punteggio finale 80/100 ottimo.
4° vino classificato ex aequo: Aglianico del Vulture 1999 DOC, Casa Vinicola D’Angelo, Rionero in Vulture (PZ). Tutto sommato anche questo vino si è difeso bene. L’azienda è una delle più importanti della regione. La valutazione è differente dal precedente vino solo per la finezza, che è ottima. Prezzo indicativo in enoteca: € 12,00. Gradazione alcolica 13,5%. Punteggio finale 78/100 buono.
4° vino classificato ex aequo: Feudo Monaci 1999, Aglianico del Vulture DOC, Gruppo Italiano Vini, Ponte Giulio (TR). Altro vino interessante per la sua complessiva piacevolezza. Eccellente/ottimo alla vista. Buono/ottimo al naso. Ottimo al gusto. In enoteca € 6,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 78/100 buono.
6° vino classificato: Vignali 2000, Aglianico del Vulture DOC, Cant. Riforma Fondiaria di Venosa (PZ). Un vino interessante che ha una fresca e piacevole bevibilità. Della stessa cantina del “Terre di Orazio”, che conta circa 480 soci e controlla oltre 700 ettari di vigna nel comprensorio dell’Aglianico del Vulture. Eccellente alla vista. Buono/ottimo al naso e al gusto. Sentori: fragola, lamponi e ribes rossi. Il prezzo in enoteca è interessante: € 5,00. Gradazione alcolica 12%. Punteggio finale 74/100 buono.
7° vino classificato: Carolin 2000, Basilicata IGT, Casa Vinicola Armando Martino, Rionero in Vulture (PZ). Unico vino degustato che non era doc. Una grande morbidezza gustativa e un piacevole sentore simile a un profumato bouquet floreale dove prevalevano le viole, gli ha fatto ottenere un risultato che visto la gradazione alcolica non ci si aspettava. Prezzo indicativo in enoteca: € 6,20. Gradazione alcolica 11,5 %. Punteggio finale 72/100, buono.
8° vino classificato: La Firma 1999, Aglianico del Vulture DOC, Cantine del Notaio, Rionero in Vulture (PZ). Questo vino di Gerardo Giuratrabocchetti è sicuramente la grande delusione di questa degustazione, è il “fratello maggiore” di uno dei vini classificati al primo posto. Il campione degustato aveva probabilmente dei problemi, solo buono/ottimo all’olfatto e al gustativo, dove si evidenziava una leggera sensazione “pungente” sulla lingua. Sentori percepiti: more, amarene e ciliegie. Non si sentiva assolutamente la liquirizia menzionata in etichetta. Sicuramente “La Firma” decantata da “Il Gambero Rosso” che le ha assegnato 2 bicchieri rossi, praticamente quasi tre bicchieri, non era come questa! Prezzo indicativo in enoteca € 28,00. Gradazione alcolica 13,5%. Punteggio finale 71/100, buono.
9° vino classificato ex aequo: Il Viola 1999, Aglianico del Vulture DOC, Tenuta le Querce, Barile (PZ). Inferiore ai precedenti. Appena buono in tutto. Al naso era piuttosto etereo, cioè si sentiva solo l’alcool. Prezzo indicativo in enoteca € 8,00. Gradazione alcolica: 12,5%. Punteggio finale 60/100, buono.
9° vino classificato ex aequo: Sinthesi 1999, Aglianico del Vulture DOC, Paternoster, Barile (PZ). Questa azienda produce dei grandi vini come il “Rotondo” e il “Don Anselmo”, così di questo aglianico base ci si aspettava di più. Giudizio globale in tutti i parametri: “buono”. Prezzo indicativo in enoteca € 11,00. Gradazione alcolica: 13% Punteggio finale 60/100, buono.
11° vino classificato: Basilisco 1999, Aglianico del Vulture DOC, A.A. Basilisco, Barile (PZ). Eccellente all’esame visivo. All’olfatto era soprattutto etereo, mentre al gusto dava un fastidioso bruciore in gola, evidenziato da tutti i degustatori. Altra delusione, infatti questo vino ha avuto i due bicchieri rossi dal “gambero”. Prezzo indicativo in enoteca: € 13,00. Gradazione alcolica 14,5 %. Punteggio finale 59/100, sufficiente.
12° vino classificato: Aglianico del Vulture 1999 DOC, imbottigliato per Di Carlo (Vietri di Potenza) da Basilium, Acerenza (PZ). Un modesto aglianico. Prezzo indicativo in enoteca: € 4,00. Gradazione alcolica 12,5 %. Punteggio finale 56/100, sufficiente.
13° vino classificato: Pipoli 1999, Aglianico del Vulture DOC, Basilium, Acerenza (PZ). Come il precedente, prodotto dalla stessa azienda. Prezzo indicativo in enoteca: € 4,00. Gradazione alcolica 12,5 %. Punteggio finale 52/100, sufficiente.
14° vino classificato: Tenuta Le Querce 1999, Aglianico del Vulture DOC, Cantine Sasso, Barile (PZ). Oltre a un ottima limpidezza, sufficiente in tutto. Prezzo indicativo in enoteca: € 4,00. Gradazione alcolica 13 %. Punteggio finale 49/100, sufficiente.
Naturalmente è possibile, per numerosi motivi, che un altro campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio diverso.
Questa degustazione evidenzia ancora una volta, che per bere un buon vino, a volte, si può spendere anche poco. Ci saranno ancora sorprese nella finale? Vedremo a fine maggio…..
Diodato Buonora, Fiduciario Amira Paestum
Responsabile degustazioni
Per informazioni: amirapaestum@tiscalinet.it