Degustazioni - Amira Aglianico Grand Prix - 3ª manche
Degustazioni ''Amira Aglianico Grand Prix'' 3ª manche – Salerno. Conquistano la finale il Castellaccio Riserva 2000 della Monte Pugliano e il Cilento Aglianico Doc 2000 di Francesco Barone.
Questo è il risultato della 3ª manche dell’ “Amira Aglianico Grand Prix”. Dopo Benevento/Caserta e Avellino, i soci dell’Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) sezione Paestum, hanno degustato alla “cieca” i vini prodotti con le uve aglianico nella provincia di Salerno nell’annata 1999/2000.
La prossima ed ultima manche, invece, metterà a confronto i vini prodotti dallo stesso vitigno nel Vulture (Basilicata). I primi due classificati di ogni giornata saranno confrontati in una finale che designerà “simbolicamente” il vincitore di questo “Amira Aglianico Grand Prix”.
L’aglianico è il più famoso vitigno dell’antichità (Vitis Hellenica), sembra sia stato introdotto in Italia dai Greci, all’epoca della fondazione di Cuma o poco più tardi, mentre la trasformazione del nome Hellenica in Hellanica e quindi in aglianico risale alla fine del XV secolo, al tempo del dominio degli Aragona nel regno di Napoli.
7 vini della provincia di Salerno, quelli più facilmente reperibili sul mercato, sono passati sotto l’esame attento di 9 degustatori AMIRA. (Buonora, Napoleone, Cavallaro, Falanga, Calabrese, Daniele, Grippo, Onorato e Adduono).
I campioni degustati, nei saloni dell’Hotel Le Palme di Paestum, hanno dato il seguente risultato:
1° vino classificato ex aequo: Castellaccio Riserva 2000, Aglianico Colli di Salerno IGT, I.C.P.A. Monte Pugliano di Montecorvino Pugliano (SA). Un vino che nell’insieme si è distinto dagli altri. Piacevole e di grande personalità è poco dire. Gli autori di questo miracolo dell’enologia sono tre giovani: Cesare Cavallo (Direttore Commerciale), Giulio Natella (Direttore Tecnico-Organizzativo) e Fernando Fiore (Direttore Amministrativo). Amanti del vino, hanno ripreso la cantina sociale di S. Vito di Montecorvino Pugliano da anni in stato di abbandono e con grande volontà e caparbietà hanno iniziato a produrre vini di qualità. Questo inedito Castellaccio Riserva è stato valutato ottimo/eccellente all’esame visivo, ottimo/buono all’olfattivo, dove si sentivano i profumi di viola e tabacco, e ottimo/eccellente al gusto. Un vino e un’azienda da tenere sott’occhio. Prezzo indicativo in enoteca: € 15,00. Gradazione alcolica 13 %. Punteggio finale 81/100, ottimo.
1° vino classificato ex aequo: Aglianico 2000, Cilento Doc, Azienda Vitivinicola Francesco Barone, Rutino Cilento (Sa). Una sorpresa. È proprio il caso di dire che Davide ha battuto Golia. Francesco Barone è un giovanissimo viticoltore che con questo aglianico doc si propone ad essere uno dei grandi dell’enologia cilentana. Questo vino, oltre ad essere piaciuto, ha anche il grande vantaggio di costare poco. Ottimo/eccellente al visivo. Ottimo/buono all’olfatto, dove si percepivano dei sentori di frutta rossa appena matura. Al gusto, tutto ottimo con un’eccellente persistenza. Sicuramente sarebbe stato primo in assoluto se si fosse valutato il rapporto qualità prezzo, infatti in enoteca lo troviamo a circa € 6,00. Gradazione alcolica 12,5 %. Punteggio finale 81/100, ottimo
3° vino classificato: Naima 1999, Paestum IGT, Azienda Agricola C.T.F.A. De Conciliis, Prignano Cilento (SA). A sorpresa è stato battuto, anche se si è dimostrato un signor vino. In tutte le valutazioni è risultato “ottimo” meno che alla persistenza olfattiva e all’intensità gustativa che si è rivelato “buono”. Si dice che il 2000, forse non ancora in commercio, sia molto più interessante di questo 1999. Ma questo Grand Prix, prende in esame solo quei vini che si riescono a trovare nelle enoteche o nei ristoranti. Prezzo indicativo in enoteca: € 20,00. Gradazione alcolica 13,5%. Punteggio finale 77/100 buono.
4° vino classificato: Aglianico 1999, Cilento DOC, Azienda Agricola Carmine Botti, Agropoli (SA). L’azienda Botti produce due tipi di aglianico. È stato valutato quello che viene immesso sul mercato con un piccolo tralcetto di vite, legato al collo della bottiglia. Eccellente/ottimo alla vista. Sufficiente/buono all’olfatto, non ha entusiasmato in persistenza e in finezza. Ottimo/buono al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 12,00. Gradazione alcolica 13,5%. Punteggio finale 67/100 buono.
5° vino classificato: Aglianico 1999, Paestum IGT, Azienda Agricola Marino, Agropoli (SA). Un vino piacevole prodotto nella più bella cantina del Cilento e forse della provincia di Salerno. Ottimo/eccellente alla vista. Sufficiente/buono al naso e buono al gusto in tutte le valutazioni. In enoteca € 6,00. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 60/100 buono.
6° vino classificato: Respiro 1999, Cilento Aglianico Doc, Azienda Agricola Rotolo, Rutino Cilento (SA). Ancora una sorpresa, ecco, il bello di degustare alla cieca. L’azienda Rotolo è conosciuta per produrre dei grandi Aglianico. Questo è stato, stranamente, molto deludente. Sicuramente, un incidente di percorso. Ottimo al visivo, buono/sufficiente all’olfatto e al gusto. Salato il prezzo….. in enoteca: € 25,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 55/100 sufficiente.
7° vino classificato: Aglianico 2000, Cilento Doc, La.ma. Casal Velino (SA). Inferiore agli altri. Eccellente/buono solo all’esame visivo. Sufficiente/scadente per il resto. Al naso si sentiva un poco piacevole sentore che ricordava le fave fresche. Prezzo indicativo in enoteca: € 4,00. Gradazione alcolica 12 %. Punteggio finale 46/100, sufficiente.
Fuori Concorso: Joaquin Extreme 2001, Aglianico Paestum IGT, Andrea Pagano, San Marzano sul Sarno (SA). Su richiesta, è stato inserito questo vino nella degustazione. È fuori concorso, in quanto, la gara prevede unicamente i vini prodotti nel 1999 e 2000. Ebbene, la bottiglia degustata, aveva dei difetti: alla vista si evidenziava della presenza di CO2. Al naso si sentiva nettamente il sentore di zolfo e il vinoso. Lasciamolo stare ancora, magari col tempo migliorerà. Comunque è risultato un vino sufficiente. Prezzo indicativo in enoteca € 7,00 Punteggio finale 44/100, sufficiente.
Naturalmente è possibile, per numerosi motivi, che un altro campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio diverso.
Il Castellaccio riserva 2000 (81/100) e il Cilento Aglianico Doc Barone (81/100) raggiungono in finale di questo “Amira-Aglianico Grand Prix”, il Raiano 2000 di Villa Raiano (81/100) e il Principio 1999 di Terredora (Avellino) (81/100) oltre a il Delius 1999 (87/100) e il Bue Apis 1999 (85/100), entrambi della Cantina del Taburno (Benevento).
L’appuntamento è fra circa 10 giorni per l’ultima manche con i vini prodotti da uve aglianico nella Basilicata per designare i due ultimi vini che si affronteranno in una finale che si preannuncia entusiasmante.
Diodato Buonora, Fiduciario Amira Paestum
Responsabile degustazioni
Per informazioni: amirapaestum@tiscalinet.it