01.03.2002 | Vino e dintorni

Degustazioni Amira - Vini rossi del Vallese (Svizzera)

L’Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) sezione Paestum, organizza mensilmente delle degustazioni vinicole alla cieca, cioè i degustatori non sono al corrente dei vini che assaggiano...

Per ogni vino degustato, viene valutato l’esame visivo (limpidezza, colore e fluidità), l’esame olfattivo (intensità, persistenza e finezza) e l’esame gustativo (intensità, persistenza, finezza, corpo, stato evolutivo e giudizio finale). La scheda Amira è molto meno tecnica di tutte le schede professionali, ma è immediata ed è facile da compilare da un qualsiasi amatore del buon vino. Infatti i vini sono consumati soprattutto dalla gente comune e non solo dagli addetti ai lavori. Alla fine ogni vino ottiene un giudizio in centesimi. Fino a 19 punti un vino non è giudicabile, da 20 a 39 punti è scadente, da 40 a 59 punti è sufficiente, da 60 a 79 è buono, da 80 a 94 è ottimo e da 95 a 100 punti è eccellente. Il tema dell’ultima degustazione, che si è svolta presso il ristorante Oasi di Paestum, è stato: Vini rossi del Vallese 2000 (Svizzera). Il Vallese, praticamente, è la valle del Rodano. È protetto dalla barriera delle Alpi: al nord dalla Svizzera Romanda e la Svizzera tedesca e al sud dall’ Italia (Valle d’Aosta) e dalla Francia. Con i suoi 5200 ettari di terreno coltivato a vigneto, è il cantone più importante della viticoltura svizzera, che globalmente possiede circa 14.000 ettari di vigneto. Tra bianchi e rossi, nel Vallese sono coltivati oltre 40 vitigni differenti. I vini degustati sono stati acquistati ad inizio febbraio in diversi negozi di Sion, capitale del cantone. 6 i vini che sono passati sotto l’esame attento di 11 soci AMIRA/PAESTUM. (Buonora, Daniele, Napoleone, Cavallaro, Torrusio, Falanga, Calabrese, Molinara, Adduono, Raucci e Onorato). Ecco i risultati della degustazione: 1° vino classificato: Cornalin le Coteaux de Sierre 2000, Valais A.O.C., Nouveau St. Clement C. Lamon e Cie Sa, Flanthey. Vino prodotto dal vitigno Cornalin, originario dalla Valle d’Aosta e presente nel Vallese dal XIII° secolo. È chiamato anche “Rouge du Pays” nel Vallese centrale o “Landroter” nell’Alto Vallese (lingua tedesca). È un vitigno che rende poco, da qui anche il perché del prezzo abbastanza elevato per un vino svizzero. Eccellente/ottimo alla vista. Al naso ha dato un risultato ottimo/buono, dove si intuiva che il vino ha nel tempo degli ampi margini di miglioramento, infatti, anche se prodotto oltre un anno fa dava l’impressione di essere “vinoso”. Il sentore che si evidenziava di più era la violetta. Al gusto e al finale dava un risultato quasi ottimo. Gradazione alcolica 13%. Prezzo indicativo in enoteca € 14,00. Punteggio finale 77/100 buono. 2° vino classificato: Syrah-Cabernet Sauvignon 2000, Valais A.O.C., Provins Valais, Sion. Un vino ottenuto mettendo insieme due noti vitigni francesi: il Syrah proveniente dalle Côtes du Rhône e presente in Vallese dal 1926 e il Cabernet Sauvignon originario dal Bordeaux, che è di fatto il vitigno rosso più coltivato al mondo. Ottimo/eccellente alla vista, dove il colore faceva intuire che avevamo di fronte un vino ben strutturato. Al naso ottimo/buono, si sentiva il caratteristico profumo di peperone verde che generalmente emana il vino prodotto con il Cabernet. Buono al gusto in tutti i parametri. Gradazione alcolica 13%. Prezzo indicativo in enoteca € 10,00. Punteggio finale 68/100 buono. 3° vino classificato: Pinot noir de Salquenen 2000, Valais A.O.C., Johanniferkellerei Kuonen + Grichting, Salgesch. Il pinot nero, introdotto nel Vallese nel 1848, subito dopo la guerra di Sonderbund, è il vitigno rosso più coltivato in Vallese e in Svizzera. Da origine ai grandi vini di Borgogna. Alla vista: eccellente alla limpidezza, mentre il colore sembrava quasi rosato, quindi non faceva presagire grandi cose. Ottimo/buono al naso dove fra tanti, si evidenziavano i sentori fini di ciliegia rossa e rosa. Al gusto buono, unicamente in finezza è risultato solo sufficiente. Gradazione alcolica 12,5%. Prezzo indicativo in enoteca € 7,70. Punteggio finale 63/100 buono. 4° vino classificato: Goron 2000, Vin de pays, Federation des caves de producteurs de vins du Valais, Sion. Il meno importante dei vini degustati che a sorpresa ha conquistato la quarta posizione. L’unico vino che non era A.O.C. (appellation d’origine controlée), ma solo “vin de pays”, il nostro vino da tavola. Il Goron, nel Vallese è il vino dei poveri, quello che costa di meno. I vitigni utilizzati per questo vino sono il Pinot nero e il Gamay, rispettivamente i “re” di Borgogna e del Beaujolais. Con questi vitigni, almeno il 51% di Pinot nero e il 35% di gamay, e una certa gradazione alcolica, nel Vallese si produce la Dôle (vino che segue al 5° posto). Quando questi parametri non sono raggiunti, il vino viene denominato Goron, per alcuni diventa un vino declassato, per altri giustamente, diventa un vino più fresco, più fruttato, più piacevole e più leggero. C’è da aggiungere che, secondo me, i vini svizzeri non sopportano bene le gradazioni alte, che spesso sono anche legalmente alterate, questo ne fa si che il Goron, vino meno alcolico e più naturale, risulti un vino “pulito”. Eccellente/ottimo alla vista. Buono in tutti i parametri olfattivi, dove si percepivano bene i sentori di frutta fresca rossa appena matura e dopo qualche minuto si notava una leggera e piacevole nota di liquirizia. Buono/sufficiente al gusto. Gradazione alcolica 12%. Prezzo indicativo in enoteca € 4,10. Punteggio finale 61/buono. 5° vino classificato: Dôle des Monts 2000, Valais A.O.C., Robert Gilliard Sion. È uno dei vini svizzeri più conosciuti, prodotto da una delle più note aziende vinicole della Svizzera. La Dôle è una definizione riservata unicamente al Vallese, ed è data ai vini prodotti con almeno l’85% da uve Pinot noir e Gamay, dove il Pinot deve essere superiore al 50%. Nella nostra degustazione è risultato una mezza delusione, infatti, questo vino è quello che troviamo praticamente in tutta la Svizzera. Eccellente/ottimo alla vista. Sufficiente al naso, dove si sentiva molto l’alcool e dei leggeri profumi tipici per vini di questa tipologia. Buono in tutti i parametri gustativi. Vino che sicuramente non vale il prezzo. Gradazione alcolica 13%. Prezzo indicativo in enoteca € 10,50. Punteggio finale 58/100 sufficiente. 6° vino classificato: Humagne Rouge 2000, Valais A.O.C., Jacques-Alphonse et Philippe Orsat Frères Caves Taillefer, Charrat/Martigny. Vino tipico vallesano, prodotto con le uve del vitigno Humagne rouge, che è stato introdotto in questo cantone dalla Valle d’Aosta agli inizi del 1820. È considerato un vino particolare, a volte selvaggio, forse queste sue caratteristiche lo hanno penalizzato nella nostra degustazione, dove gli assaggiatori non sono abituati alle tipologie di questi vini. Eccellente/ottimo alla vista. Buono all’olfatto. Sufficiente al gusto. Gradazione alcolica 12,5%. Prezzo indicativo in enoteca € 7,60. Punteggio finale 53/100 sufficiente. Da un’attenta riflessione, anche data dalla lunga permanenza in Svizzera da chi scrive, devo sottolineare che, secondo me, la Svizzera negli ultimi anni ha fatto dei grandi progressi enologici, ma nei suoi vini mancherà sempre il sole, elemento molto importante per ottenere un ottimo prodotto. Diodato Buonora, Fiduciario Amira Paestum Responsabile degustazioni Per informazioni: amirapaestum@tiscalinet.it
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