12.07.2002 | Eventi

Degustazioni Amira - Una Falanghina per l'estate

Degustazioni Amira – Una Falanghina per l’estate Prima quella del Taburno di Libero Rillo (Torrecuso, Benevento).

L’Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) sezione Paestum, organizza periodicamente delle degustazioni vinicole alla cieca, cioè i degustatori, non sono al corrente dei vini che assaggiano. 

La Scheda I degustatori devono valutare per ogni vino l’esame visivo (limpidezza, colore e fluidità), l’esame olfattivo (intensità, persistenza e finezza) e l’esame gustativo (intensità, persistenza, finezza, corpo, stato evolutivo e piacevolezza). La scheda dell’Amira-Paestum è molto meno tecnica di tutte le schede professionali, ma è immediata ed è facile da compilare da un qualsiasi amatore del buon vino. Infatti i vini sono consumati soprattutto dalla gente comune e non solo dagli addetti ai lavori. Alla fine ogni vino ottiene un giudizio in centesimi. Fino a 19 punti un vino non è giudicabile, da 20 a 39 punti è scadente, da 40 a 59 punti è sufficiente, da 60 a 79 è buono, da 80 a 94 è ottimo e da 95 a 100 punti è eccellente.

Il Tema La degustazione del 10 luglio 2002 ha avuto come tema “Una Falanghina per l’estate”. La (o il) Falanghina è un vino bianco che, per la sua freschezza e i suoi profumi è sicuramente il più “gettonato” nei mesi estivi. 10 i vini ottenuti con le uve del vitigno falanghina nell’annata 2001, che sono passati sotto l’esame attento di 7 degustatori AMIRA (Buonora, Napoleone, Cavallaro, Torrusio, Falanga, Calabrese e Onorato). La Falanghina, vitigno le cui origini rimangono incerte, attualmente è diffuso prevalentemente in Campania e trova il suo habitat ideale nell’isola di Procida, nella zona dei Campi Flegrei e nel Sannio, dove forse era già coltivato in epoca romana. Nei Campi Flegrei, questo vitigno, veniva allevato con il sistema alla “puteolana”, ancora oggi ampiamente utilizzato nella zona, che prevedeva che le viti fossero sostenute da un palo, detto in latino “falange”, da cui deriverebbe appunto Falanghina.

I campioni degustati nei saloni del Ristorante Il Granaio di Paestum, hanno dato il seguente risultato. Naturalmente, è possibile per numerosi motivi, che un altro campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio diverso. 

1° vino classificato: Falanghina 2001, Taburno Doc, A.A. Fontanavecchia di Libero Rillo, Torrecuso (BN). Una sola parola: solare. Un’azienda che sa cosa vuol dire fare il vino. Prima la cantina era a nome di Orazio Rillo, ora è di Libero Rillo, il figlio. Il nome è cambiato, non il risultato. Ha prevalso sugli altri vini entusiasmando tutti i degustatori. Ottimo/eccellente all’esame visivo e all’olfatto, con sentori netti e piacevoli di pesca bianca. Al gusto: ottimo all’intensità e alla persistenza ed eccellente in finezza. È veramente “Una Falanghina per l’estate”. Prezzo indicativo in enoteca: € 6,40. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 89/100, ottimo.

2° vino classificato ex aequo: Falanghina 2001, Taburno Doc, Cantina del Taburno, Benevento. Ancora un vino di una cantina importante che produce vini di tutto rispetto. Aveva una gradevole e fine morbidezza. Eccellente/ottimo alla vista; Ottimo/buono all’olfatto, con sentori netti di banana matura. Ottimo in tutti i parametri gustativi. Da provare su una grigliata di pesce fresco. Prezzo indicativo in enoteca: € 5,80. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 80/100, ottimo

2° vino classificato ex aequo: Falanghina 2001, Sannio Doc, Fattoria Torre Gaia, Dugenta (BN). Ha avuto in pratica gli identici punteggi del precedente in tutti i valori. Anche qui si percepivano i sentori di banana. Ugualmente piacevole e fine con meno morbidezza. Prezzo indicativo in enoteca: € 7,50. Gradazione alcolica 12%. Punteggio finale 80/100 ottimo.

4° vino classificato: Falanghina 2001, Sannio Doc, A.A. Feudi di San Gregorio, Sorbo Serpico (AV). Fresco e piacevole. Solo un punticino in meno dei precedenti dovuto alla limpidezza che è risultata solo…ottima. Comunque una gradevolissima falanghina. In enoteca circa € 9,00. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 79/100 buono.

5° vino classificato: Falanghina 2001, Campi Flegrei Doc, Cantine Federiciane, Marano (NA). Diverso. Molta acidità, tanto che si sentivano i sentori di agrumi come il pompelmo e il limone. È risultata ottima in tutti valori, solo la persistenza olfattiva e gustativa ha avuto “buono”. Comunque piacevole. Prezzo indicativo in enoteca: € 6,40. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 77/100 buono. 

6° vino classificato: Falanghina 2001, Sant’Agata dei Goti Doc, A.A. Mustilli, Sant’Agata dei Goti (BN). Anche per la cantina più bella della Campania, un buon risultato. L’ingegnere Mustilli, anno dopo anno produce una buona falanghina. Eccellente/ottimo alla limpidezza; Ottimo/buono al naso, dove si percepivano i sentori di vaniglia e mela gialla matura. Ottimo/buono al gusto (buono la finezza). Prezzo indicativo in enoteca: € 9,20. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 76/100 buono.

7° vino classificato ex aequo: Falanghina 2001, Terre del Volturno Igt, Azienda Villa San Michele, Vitulazio (CE). Semplicemente “piatto”, molte sufficienze all’olfatto e al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 4,80. Gradazione alcolica 11,5 %. Punteggio finale 52/100, sufficiente.

7° vino classificato ex aequo: Falanghina Ocone 2001, Taburno Doc, Agricola Del Monte, Ponte (BN). Simile al precedente, senza infamia e senza lode. Ci si aspettava di più da questa azienda. Prezzo indicativo in enoteca: € 5,00. Gradazione alcolica 12 %. Punteggio finale 52/100, sufficiente. 

9° vino classificato: Falanghina 2001, Guardiolo Doc, Coop. Agr. La Guardiense, Guardia Sanframonti (BN). Bella la bottiglia. Il resto: ottimo alla vista. Sufficiente/buono al naso, dove si percepivano i sentori della crosta di pane. Sufficiente al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 3,20. Gradazione alcolica 12 %. Punteggio finale 48/100, sufficiente. 

10° vino classificato: Falanghina 2001, Campi Flegrei Doc, Grotta del Sole, Quarto (NA). La sorpresa negativa della giornata. Una grande azienda che ha dato un vino deludente. Niente da dire al visivo. Buona intensità ma solo sufficiente alla persistenza e alla finezza olfattiva. Al gusto: bruciava in gola a tutti i degustatori. Prezzo indicativo in enoteca: € 7,80. Gradazione alcolica 11,5%. Punteggio finale 40/100, sufficiente . 

Il mondo del vino…..un mondo di sorprese. 

Diodato Buonora, Fiduciario Amira Paestum Responsabile degustazioni Per informazioni: amirapaestum@tiscalinet.it

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