Ricordiamo che nel
salernitano troviamo tre DOC (Cilento, Castel San
Lorenzo e Costa d’Amalfi) e 2 IGT (Paestum
e Colli di Salerno). I vitigni rossi più utilizzati sono l’aglianico,
il sangiovese, il barbera e il piedirosso. 9 i vini che sono
passati sotto l’esame attento di 10 degustatori AMIRA. (Aiello, Buonora,
Calabrese, Cavallaro, Lembo B., Napoleone, Rotondi, Saturno D.,Taurone e
Vicinanza).
I campioni degustati il 18 marzo nei saloni dell’
Hotel Esplanade di Paestum, hanno dato il seguente
risultato. Naturalmente, è possibile per numerosi motivi, che un altro
campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio
diverso.
1° vino classificato:
Donnaluna Aglianico 2002, Paestum Igt, De Conciliis,
Prignano Cilento (SA). Bruno De Conciliis è sicuramente uno dei
più promettenti “Wine maker” cilentani. In pochi anni è arrivato dove gli
altri, da decenni, sognano di arrivare; avere il riconoscimento dei tre
bicchieri dalla guida del Gambero Rosso. Così, il suo “Naima
2001” è diventato ambito dagli amatori del buon vino di tutta
la penisola. Invece, questo Donnaluna Aglianico, “figlio” della terribile
annata 2002 ha dimostrato di avere una “marcetta” in più nei confronti
degli altri vini degustati. All’esame visivo è risultato “ottimo” al
colore e alla limpidezza ed “eccellente” alla fluidità. Per il resto
(olfatto e gusto) è stato giudicato “buono” in tutto, meno che alla
persistenza olfattiva dove gli è stata data solo la sufficienza. Sentori
olfattivi percepiti: susina e frutta rossa matura. Buono da abbinare alla
cucina di terra non troppo pesante. Prezzo indicativo in enoteca: € 10,50.
Gradazione alcolica 13,5%. Punteggio finale 62/100, buono.
2° vino classificato:
Cardamone 2002, Colli di Salerno Igt, Reale,
Tramonti (SA). La Reale è una piccola nuova azienda, solo 7000
bottiglie prodotte tra bianco e rosso per questa prima vendemmia. Sarà una
coincidenza ma anche questo vino, come il precedente, è stato elaborato da
Bruno De Conciliis, enologo che è stato chiamato da Luigi Reale per
valorizzare il frutto dei vigneti di famiglia ubicati in un vallone ben
esposto nei pressi della Costiera Amalfitana. I vitigni utilizzati per il
Cardamone sono l’aglianico tintore ed il piedirosso. Ottimo/eccellente al
“visivo” e buono/sufficiente al naso e al gusto. Come sentore è stato
percepito abbastanza nettamente il peperone che per un momento ha fatto
pensare ai cabernet. Al gusto, unicamente al primo sorso lasciava un
leggero bruciore in gola. Prezzo indicativo in enoteca: € 11,00.
Gradazione alcolica 13,5%. Punteggio finale 59/100, sufficiente.
3° vino classificato:
Cilento Rosso Doc 2002, Marino, Agropoli (SA). Gradevole è il
termine giusto che potremo usare per questo vino prodotto da Raffaele
Marino nella più bella cantina del Cilento. Vitigni utilizzati: aglianico,
barbera e piedirosso. Ottimo alla vista. Buono/sufficiente all’olfattivo e
al gustativo. Al naso si percepiva la marasca. Prezzo indicativo in
enoteca: € 6,50. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 58/100,
sufficiente.
4° vino classificato ex aequo:
Bios 2002, Barbera Castel San Lorenzo Doc,
Scorziello-Ianniello Roccadaspide (SA). L’azienda che
commercializza questo vino dal ’96 è certificata biologica Aiab, da qui il
nome Bios. Dall’inizio, la piccola Scorziello-Ianniello, ha alternato
buone a piccole annate. Si ricordano con piacere la ’96, la ’97 e la 2000;
completamente da dimenticare la ’98 e la ’99, mentre è accettabile questa
2002. Ottimo al colore che era molto chiaro. Al naso buono/sufficiente con
sentori floreali che ricordavano la rosa. Al gusto sufficiente/buono dove
lasciava un leggero bruciore in gola. Prezzo indicativo in enoteca: €
4,50. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 54/100, sufficiente.
4° vino classificato ex aequo:
Cruccio 2002, Colli di Salerno Igt, Monte Pugliano, Montecorvino Pugliano
(SA). Aglianico e montepulciano i vitigni di questo “Cruccio”
che dovrebbe essere “primo” per rapporto qualità-prezzo. Giudizio: ottimo
al visivo, buono/sufficiente all’olfatto ed al gusto. Prezzo indicativo in
enoteca: € 3,70. Gradazione alcolica 12%. Punteggio finale 54/100,
sufficiente.
4° vino classificato ex aequo:
Rosso Castel San Lorenzo Doc, Val Calore, Castel San
Lorenzo (SA). Lo scorso anno nella stessa degustazione
dell’annata 2001, il Barbera di questa azienda, sbalordendo tutti, si
classificò al primo posto lasciando alle spalle vini più blasonati e
costosi. Dell’annata 2002, il barbera non è stato visto, in commercio c’è
ancora il 2001 che ha cambiato nome, ora si chiama “Radicato”. Questo
“Rosso Doc”, barbera e sangiovese, era molto simile ai due precedenti con
lo stesso punteggio. Prezzo indicativo in enoteca: € 4,50. Gradazione
alcolica 13%. Punteggio finale 54/100, sufficiente.
7° vino classificato:
Kleos 2002, Vino da tavola, Maffini, Castellabate Doc, (SA).
Una piccola delusione per questo vino che ci ha abituato ad altri
risultati. Anche per il Kleos la “2002” è da dimenticare. Prezzo
indicativo in enoteca: € 9,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale
53/100, sufficiente.
8° vino classificato:
Metardo 2002, Barbera Castel San Lorenzo Doc,
Mucciolone, Castel San Lorenzo (SA). Prezzo indicativo in
enoteca: € 6,00. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 49/100,
sufficiente.
9° vino classificato:
I Vini del Cavalieri, Cilento Aglianico Doc 2002, Az.Cuomo,
Capaccio-Paestum (SA). Prezzo indicativo in enoteca: € 5,50.
Gradazione alcolica 12%. Punteggio finale 47/100, sufficiente.
Per i rossi salernitani, l’annata 2002 è stata proprio “Horribilis”!
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Diodato Buonora
Fiduciario Amira Paestum
Responsabile degustazione
Per informazioni: amirapaestum@tiscalinet.it
Amirapaestum.it |
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