25.04.2003 | Vino e dintorni

Degustazioni Amira - Fiano di Avellino 2002

Primo il "Roseto" di Struzziero. L’Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) sezione Paestum, organizza periodicamente delle degustazioni vinicole alla cieca, vale a dire i degustatori non sono informati dei vini che assaggiano. Il tema dell’ultima degustazione è stato: Fiano di Avellino 2002.

Il Fiano di Avellino è un prodotto di punta dell’enologia italiana. Si ottiene dal vitigno omonimo, conosciuto presso i latini con il nome di Vitis Apiana, che deriva da ape, in quanto le api sono particolarmente attratte dalla soave dolcezza di quest’uva. È uno dei pochi vini bianchi meritevoli di invecchiamento. La zona di produzione comprende 26 comuni, localizzati nel cuore della provincia di Avellino. Oltre al fiano (min.85%) sono ammesse altre uve (greco e/o coda di volpe e/o trebbiano toscano) fino a un massimo del 15%. È un vino D.O.C. dal 1978 ed è in corso il riconoscimento della D.O.C.G.

9 i vini che sono passati sotto l’esame attento di 9 degustatori AMIRA. (Buonora, Daniele, Napoleone, Cavallaro, Calabrese, Citro, Onorato, Raucci e Taurone).

I campioni degustati il 23 aprile, nella sala degustazioni dell’Enoteca Il Calice di Paestum, hanno dato il seguente risultato. Naturalmente, è possibile che un altro campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio diverso.

1° vino classificato: Roseto 2002, Fiano di Avellino Doc, Azienda Vinicola Struzziero, Venticano (AV). Sicuramente il più elegante ed equilibrato dei fiano assaggiati. L’azienda è di proprietà di Giovanni Struzziero e l’enologo è Mario Struzziero, figlio di Giovanni. Quest’ultimo, con il suo grande impegno, è sicuramente l’artefice che sta permettendo all’azienda un ulteriore salto di qualità. La degustazione effettuata ha dato il seguente responso: eccellente/ottimo alla vista. Ottimo/buono al naso, dove l’intensità si evidenziava più della persistenza mentre i sentori percepiti ricordavano la frutta esotica, la mela e l’albicocca. Ottimo al gusto con un’eccellente persistenza. Prezzo indicativo in enoteca: € 9,90. Gradazione alcolica 13,5%. Punteggio finale 82/100, ottimo.

2° vino classificato: Fiano di Avellino 2002 Doc, Feudi di San Gregorio, Sorbo Serpico (AV). Come di consuetudine, questa rinomata azienda ha prodotto un altro fiano coi fiocchi che si è distinto per una particolarità: al naso ed al gusto si percepiva fortemente, tanto da sembrare un aroma aggiunto, il sentore della banana. Molto simile alla gomma masticante all’aroma di banana. Quindi sicuramente un vino che piacerà molto alle donne. Bellissimo, quindi eccellente all’esame visivo. Ottimo all’olfatto con una persistenza solo buona. Ottimo in tutti i parametri gustativi (intensità, persistenza, finezza, corpo, stato evolutivo e piacevolezza). Prezzo indicativo in enoteca: € 9,00. Gradazione alcolica 13 %. Punteggio finale 81/100, ottimo.

3° vino classificato: Fiano di Avellino 2002 Doc, Azienda Vitivinicola Pietracupa, Montefredane (AV). Anche questo un bel prodotto. La famiglia Loffredo sta lavorando con gran capacità. Eccellente/ottimo alla vista. Ottimo/buono all’olfatto con piacevoli sentori di frutta esotica, ananas e mela. Ottimo/buono al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 9,50. Gradazione alcolica 13 %. Punteggio finale 77/100 buono.

4° vino classificato ex aequo: Terre di Dora 2002, Fiano di Avellino Doc, Terredora di Paolo S.S., Montefusco (AV). Un fiano corretto. Un piccolo difetto lo ha sicuramente penalizzato: bruciava leggermente in gola. Per il resto: ottimo/eccellente al visivo, ottimo/buono all’olfatto e buono/ottimo al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 10,70. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 72/100 buono.

4° vino classificato ex aequo: Fiano di Avellino 2002 Doc, Azienda Vitivinicola “I Favati”, Cestinati (AV). Una nuova azienda, da seguire con attenzione, che ha detto la sua. Eccellente alla vista in tutti i parametri. Buono/ottimo al naso e al gusto. Come tutti i vini degustati, all’olfatto l’intensità prevaleva sulla persistenza, mentre al gusto accadeva il contrario, tutti vini avevano un’ottima persistenza. Prezzo indicativo in enoteca: € 8,70. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 72/100 buono.

6° vino classificato ex aequo:
- Fiano di Avellino 2002 Doc, Di Meo, Salza Irpina (AV).
- Radici 2002, Fiano di Avellino Doc, Mastroberardino, Atripalda (AV).
- Fiano di Avellino 2002 Doc, D’Antiche Terre, Manocalzati (AV).
- Pendino 2002, Irpinia Fiano Igt, Colli di Castelfranci, Castelfranci (AV)
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Punteggio finale 69/100 buono.

Questi quattro vini hanno raggiunto lo stesso punteggio, che, data la severità della scheda Amira, possono considerarsi dei vini onesti. Sicuramente alcuni di loro possono ancora migliorare con l’affinamento in bottiglia. Tutti hanno un prezzo in enoteca che varia dagli 8 ai 10 euro. L’ultimo vino citato, non era un doc ma un Irpinia Igt, sembra che l’azienda che lo ha prodotto sia nuova e la definizione doc, sia solo un fatto burocratico. Dall’anno prossimo dovrebbe, come tutti, essere un Docg. Quindi aspettatevi un aumento di prezzo da parte di tutti i Fiano di Avellino.


Diodato Buonora, Fiduciario Amira Paestum
Responsabile degustazione
Per informazioni: amirapaestum@tiscalinet.it
Amirapaestum.it

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