10.10.2002 | Vino e dintorni

Degustazioni Amira - Bianchi salernitani 2001 a confronto

Degustazioni Amira – Bianchi salernitani 2001 a confronto. Primo il Furore bianco Costa d’Amalfi Doc di Marisa Cuomo.

L’Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) sezione Paestum, organizza periodicamente delle degustazioni vinicole alla cieca, cioè, i degustatori non sono al corrente dei vini che assaggiano. 

La Scheda 
I degustatori devono valutare per ogni vino l’esame visivo (limpidezza, colore e fluidità), l’esame olfattivo (intensità, persistenza e finezza) e l’esame gustativo (intensità, persistenza, finezza, corpo, stato evolutivo e piacevolezza). La scheda dell’Amira-Paestum è molto meno tecnica di tutte le schede professionali, ma è immediata ed è facile da compilare da un qualsiasi amatore del buon vino. Infatti i vini sono consumati soprattutto dalla gente comune e non solo dagli addetti ai lavori. Alla fine ogni vino ottiene un giudizio in centesimi. Fino a 19 punti un vino non è giudicabile, da 20 a 39 punti è scadente, da 40 a 59 punti è sufficiente, da 60 a 79 è buono, da 80 a 94 è ottimo e da 95 a 100 punti è eccellente.

Il Tema 
La degustazione del 9 ottobre 2002 ha avuto come tema “Bianchi Salernitani 2001 a confronto”. La provincia di Salerno comprende 3 DOC (Cilento, Castel San Lorenzo e Costa d’Amalfi) e 2 IGT (Paestum e Colli di Salerno). In questo periodo dell’anno i vini bianchi in genere hanno perso molto delle loro caratteristiche, pertanto, il tema di questa degustazione è stato scelto per verificare lo stato “di salute” dei vini bianchi salernitani a circa un anno dalla vendemmia. 8 i degustatori Amira che hanno preso parte alla degustazione: (Buonora, Napoleone, Falanga, Calabrese, Onorato, Daniele, Mondelli e Molinara). 

I campioni degustati nei saloni dell’Hotel Esplanade di Paestum, hanno dato il seguente risultato. Naturalmente, è possibile per numerosi motivi, che un altro campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio diverso. 

1° vino classificato: Furore Costa d’Amalfi 2001 Doc, Marisa Cuomo, Furore (SA). Tra i vini degustati era quello che costava di più e non ha avuto problemi a prevalere sugli altri. Prodotto dalle uve Biancolella e Falanghina, provenienti dalla costiera più bella del mondo, da un azienda che è una delle più autorevoli della Campania. Eccellente all’esame visivo. All’olfatto: ottimo/buono, con sentori che ricordavano la mela renetta e la banana. Al gusto: ottimo all’intensità e alla finezza e buono alla persistenza. Prezzo indicativo in enoteca: € 9,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 75/100, buono.

2° vino classificato: Selva delle Monache 2001, Ravello Costa d’Amalfi Doc, Ettore Sammarco Ravello (SA). Ancora un vino della “Divina Costiera”, dove oltre alle bellezze naturali ed ai limoni, anche il vino si fa apprezzare per le sue qualità. Eccellente alla vista; Ottimo/buono all’olfatto, con leggeri sentori di miele. Ottimo/buono nei parametri gustativi. Prezzo indicativo in enoteca: € 6,50. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 74/100, buono.

3° vino classificato: Cilento bianco 2001 Doc, Rotolo, Rutino Cilento (SA). Tra i vini degustati è risultato il migliore del Cilento, culla della famosa dieta mediterranea. Secondo l’etichetta è prodotto con le uve del vitigno Fiano, mentre il disciplinare parla di un uvaggio composto da Fiano (60/65%), Trebbiano (20/30%), Greco e/o Malvasia (10/15%), altri (max.10%). L’azienda Rotolo si distingue per produrre il Valentina (Fiano in purezza barricato) ed il Respiro (Aglianico Doc). Questo vino è risultato: Eccellente/ottimo alla vista. Buono/ottimo all’olfatto con sentori che ricordano la mandorla. Buono al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 6,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 67/100 buono.

4° vino classificato: Cilento bianco 2001 Doc, A.A. Carmine Botti, Agropoli (SA). Proveniente dalla ridente cittadina saracena che è la porta naturale del Cilento. Bello a vedere, buono/ottimo all’olfatto con sentori che ricordano la mela, l’ananas e la banana. Buono/sufficiente al gusto. In enoteca circa € 5,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 65/100 buono.

5° vino classificato: Joaquin 2001, Fiano Paestum Igt, Cantine Andrea Pagano, San Marzano s/Sarno (SA). Un’azienda famosa per la quantità di vino che commercializza. Da poco sta cercando anche la qualità con la “linea Joaquin” e i primi risultati cominciano a vedersi: aziende più blasonate che vendono più cari i propri vini sono stati classificati successivamente. Eccellente alla vista. Buono al naso con una sufficiente persistenza. Buono in tutti i valori gustativi. Un ottimo rapporto qualità-prezzo. Prezzo indicativo in enoteca: € 4,40. Gradazione alcolica 12%. Punteggio finale 64/100 buono. 

6° vino classificato: Cilento bianco 2001 Doc, Viticoltori De Conciliis, Frignano Cilento (SA). È il vino più piccolo della De Conciliis che sfiora regolarmente i tre bicchieri con altri vini più famosi come il Naima e lo Zero. Le migliori uve bianche prodotte da questa azienda, vengono utilizzate per ottenere i vini più conosciuti come il Donnaluna Fiano ed il Perella, pertanto è parzialmente giustificato il risultato di questa degustazione: eccellente alla vista, buono all’olfatto (sentori che ricordano vagamente le foglie di eucaliptus, il miele e la cannella). Poco più che sufficiente al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 6,00. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 59/100 sufficiente.

7° vino classificato: Bianco 2001, Castel San Lorenzo Doc, Val Calore, Castel San Lorenzo (SA). Il meno caro. Prodotto dalla Val Calore, azienda cooperativa che raggruppa circa 1300 soci. Un piccolo vino con un piccolo prezzo, ottenuto da uve Trebbiano (50/60%), Malvasia (30/40%), altri (max 20%). Eccellente/ottimo alla vista. Buono/sufficiente al naso (sentori di mela renetta) e al palato. Prezzo indicativo in enoteca: € 2,60. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 58/100, sufficiente.

8° vino classificato: Bios 2001, Castel San Lorenzo Doc, Scorziello Ianniello, Roccadaspide (SA). Vino prodotto con uve ottenute a coltivazione biologica. Come tutti eccellente alla vista. Sufficiente al gusto e al naso dove si percepiva uno strano sentore che ricordava la carta bruciata. Prezzo indicativo in enoteca: € 5,00. Gradazione alcolica 13 %. Punteggio finale 50/100, sufficiente. 

9° vino classificato: Cilento bianco 2001 Doc, A.A. Marino, Agropoli (SA). Una delusione da questa azienda che è stata la prima a produrre dei vini doc nel Cilento. Eccellente alla vista, buono/sufficiente all’olfatto, sufficiente/scadente al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 5,00. Gradazione alcolica 12 %. Punteggio finale 46/100, sufficiente. 

Non classificato: Nebula 2001, Colli di Salerno Igt, Monte Pugliano, Montecorvino Pugliano (SA). Si sentiva il tappo. Non è stato possibile sostituire la bottiglia, in quanto la persona addetta al servizio (estraneo alla degustazione) riceve una sola bottiglia per tipo, le numera e porta in sala unicamente i bicchieri già riempiti. Non porta le bottiglie rivestite con la carta stagnola o qualche cosa di simile, altrimenti i degustatori potrebbero riconoscere il vino dalla forma della bottiglia. Prezzo indicativo in enoteca: € 6,00. Gradazione alcolica 12%. 


Diodato Buonora, Fiduciario Amira Paestum Responsabile degustazioni Per informazioni: amirapaestum@tiscalinet.it

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