GLI SCENARI POSSIBILI PER L'AGRICOLTURA ITALIANA. IL CNR E L'ACCADEMIA NAZIONALE DI AGRICOLTURA PRESENTANO STUDI INEDITI. |
Sostenere l'impulso della ricerca in materia di biotecnologie;
utilizzare più razionalmente le acque (solo il 2,5% dell'acqua del
pianeta è dolce, e in Italia, di 1000 mm medi annuali di precipitazione,
solo il 4% va ad incrementare le falde); realizzare più accurate "carte
dei suoli" (appena 2.729.000 ha. del territorio nazionale sono
rappresentati in scale inferiori a 1:25.000) contro il dissesto e
l'erosione; attribuire alla ricerca scientifica in agricoltura una
visione più integrata e in sintonia con la sostenibilità e lo sviluppo
rurale, offrendo all'agricoltore indicazioni chiare su cosa coltivare
(nuovi modelli produttivi e ordinamenti colturali) e come coltivarlo
(nuovi itinerari e pacchetti tecnologici)....
Sono fra i tanti input forniti da un equipe di studiosi in
rappresentanza di due voci autorevoli, l'Accademia Nazionale di
Agricoltura e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR): con il
convegno "Problematiche dell'agricoltura italiana. Scenari possibili",
le due istituzioni hanno presentato a Bologna 5 volumi inediti, frutto
di un percorso di studio congiunto per la realizzazione di un "Programma
di studi e ricerche sulle problematiche produttivistiche,
socio-culturali ed ambientali dell'agricoltura italiana". Tanti input,
frutto di approfondite analisi dei temi più attuali, che il prof. Paolo
De Castro, presidente di Nomisma e già Ministro per le Politiche
Agricole, sintetizza molto bene: "Bisogna ritornare a far parlare la
scienza, restituendo spazio alla ricerca". E, scherzando ma non troppo,
propone un'Authority per la comunicazione alimentare... Il boom
mediatico dei temi sulla sicurezza alimentare e le psicosi collettive
fanno infatti passare in secondo piano quello che invece è il vero nodo
della questione, ha sottolineato il prof. Paolo De Castro, e cioé quello
finanziario. Negli altri paesi ci si sta preparando da tempo ai
cambiamenti della riforma della Politica Agricola Comune e all'ingresso
nell'UE di paesi dell'est: basta pensare che se le spese per la PAC sono
oggi di 49 milioni di euro, il solo ingresso della Polonia comporterebbe
un'ulteriore spesa di 10-15 milioni di euro!" Potrebbero esserci davvero
conseguenze devastanti per le casse degli imprenditori agricoli.
Gli studi CNR-Accademia, pur di campi diversi, arrivano a conclusioni
comuni, per esempio nel campo delle esigenze di ricerca e di evoluzione
dell'approccio delle scienze agronomiche alla luce dei mutamenti in
atto. Occorre superare la visione produttivisitica e destinata finora
alla sola razionalizzazione dei processi produttivi, per arrivare a una
visione più integrata, multidisciplinare, con ricerche anche a lungo
termine.
Gli studi presentati al convegno organizzato dall'Accademia Nazionale di
Agricoltura da ciascun coordinatore sono stati i seguenti:
* Il governo dei suoli tra agricoltura di precisione e gestione del
territorio (coordinatore Prof. Angelo Caliandro).
* Una risorsa sempre più preziosa: l'acqua. La razionalizzazione del suo
impiego tra sollecitazioni economico-sociali, problemi ambientali ed usi
concorrenti (coordinatore Prof. Luigi Cavazza).
* Possibilità evolutiva di destinazioni colturali e pacchetti
tecnologici in un'agricoltura sempre più strettamente condizionata dalle
esigenze del mercato e dell'ambiente (coordinatore Prof. Enrico Bonari).
* Il miglioramento genetico in piante ed animali. Le potenzialità delle
tecniche tradizionali, le prospettive dell'ingegneria genetica ed i
problemi emergenti (coordinatore Prof. Gian Tommaso Scarascia Mugnozza).
* Il fabbisogno della ricerca, istruzione ed assistenza tecnica per
un'agricoltura proiettata nel futuro (coordinatore Prof. Luigi Cavazza).
Il lavoro tra Accademia e CNR sta continuando anche nel corso del 2001
con l'obiettivo di approfondire altri due temi:
Esigenze ambientali da considerare nell'esercizio dell'agricoltura e
nell'utilizzazione del territorio (coordinatore Prof. Pier Francesco
Ghetti).
Agricoltura biologica e agricoltura integrata (coordinatore Prof.
Giorgio Amadei).
I volumi verranno presentati entro il 2001 con un altro convegno sempre
a Bologna.
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Bologna, giugno 2001; Ufficio stampa:
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