Nomi leggendari, che hanno calcato l’emozionante palcoscenico
abbagliati dall’impressionante vista della valle dei templi
illuminata nella notte. Artisti che si sono uniti agli altri grandi
ospiti di Blues & Wine Soul Festival,
performer come Kid Creole & The Coconuts,
Sarah Jane Morris, Sonny Rhodes, Keith B. Brown e Thornetta Davis.
Oltre alle ottime formazioni italiane che hanno animato le serate ad
ingresso libero offerte alla città nelle romantiche location del
centro agrigentino lungo la Via Atenea, con i napoletani Calibro 12,
la Umberto Porcaro Blues Band, Gai Bennici & Blue Rooters, Adel’s
Blues Band, The Moonlighters e la Muppet’s Band: siciliani
purosangue con una sessione fiati corposa e brillante guidata dalla
calda voce “nera” di Tony Marino.
Si chiude così una settimana di eventi che alla migliore musica
blues hanno abbinato i sapori ed i profumi del territorio grazie
alle migliori aziende vitivinicole siciliane che hanno accompagnato
i concerti con la mescita no-stop dei loro vini, workshop
enogastronomici, degustazioni guidate ed educational presso le
cantine. Feudo Arancio, Bagliesi, Planeta,
Mandrarossa, Hauner, Milazzo, Pollara, Covital, Aquilae, Calatrasi,
Morgante e Marcanza sono state le ottime aziende che
hanno accompagnato le notti del blues, tra vini ormai famosi in
tutto il mondo e vere novità sul mercato che promettono un sicuro
successo.
Quest’anno inoltre, Blues & Wine Soul Festival 2005 è stato il
teatro di un importante ciclo di conferenze a tema “Ambiente
– Vino – Territorio”, due giornate di incontri realizzate
in collaborazione con l’Enologo Gianni
Giardina, delegato regionale per la Sicilia dell’ONAV
(Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino).
Increduli, gli intervenuti hanno potuto assistere alle relazioni ed
al dibattito tra importantissimi esponenti del mondo scientifico e
giornalistico inerente al comparto agronomico, vitivinicolo e
commerciale. Relatori italiani ed internazionali che hanno
approfondito le fondamentali tematiche relative all’impatto dei
cambiamenti climatici sulla qualità del nostro vino ed in relazione
al potenziale qualitativo e commerciale che i riscoperti vitigni
autoctoni possono costituire per il futuro del comparto enologico
italiano.
Nino Reginella
caboverde@freemail.it |