Ma cos'è il tartufo? I tartufi sono funghi ipogei, ovvero che nascono crescono e muoiono sotto terra fino ad oltre 50 cm. di profondità. L'Alta Valle del Tevere (PG) produce una gran quantità di Tuber Magnatum Pico, conosciuto anche come trifola o Tartufo bianco del Piemonte. La raccolta avviene in gran parte del territorio montano della zona, il clima favorevole è quello della vite, vive spontaneo e matura da Ottobre a fine Dicembre in terreni calcarei argillosi, calcareo marnosi. la trifola vegeta in simbiosi con alcune piante come la quercia, il pioppo ed il nocciolo. L'intensità del profumo e del sapore variano a seconda dell'albero con cui è in simbiosi, il più ricercato è il tartufo di quercia. I tartufi bianchi si ricercano con la collaborazione dell'olfatto dei cani appositamente addestrati che riescono a sentire l'odore del tartufo sotto terra e a distanza di 10-15 metri. Quando il cane ha sentito la presenza del tartufo comincia a raspare il terreno, il tartufaio allontana l'animale e con la massima attenzione, servendosi di un apposito vanghino, scava fino a tirare fuori la saporita e odorosa trifola. La grossezza normale di un tartufo bianco va da cm.2 a 15 di diametro ma si possono trovare esemplari anche più grossi, sono rari i casi in cui il peso raggiunge i 500 grammi e sono una eccezione quelli di peso superiore. E il vino? La trifola ha un profumo molto forte, gradevole, aromatico e viene consumata generalmente cruda affettata finemente sulle vivande che non devono mai essere piatti troppo elaborati, ricchi di condimenti e salse varie. Il vino ideale può essere bianco o rosso, ma deve essere un vino che riconosca la massima virtù del tartufo, cioè il profumo! Il principio è quello di scegliere vini morbidi e profumati, che facciano da contrappunto al tartufo senza soffocarlo: la caccia è aperta ovunque, e anche a Città di Castello con l'aiuto di questa mostra, via tutti alla ricerca del "vino da tartufo"! |