Festeggiati durante le cinque domeniche precedenti il martedì grasso
(quest’anno dal 29 gennaio al 26 febbraio) gli Uffizi si rifanno
all’usanza di raccogliere offerte per i più bisognosi nei saloni
della Basilica di Santa Maria delle Grazie.
Nello stesso luogo, ancora oggi le compagnie di suffragio, guidate
ciascuna da un Camerlengo,
curano a turno la preparazione e la somministrazione di un pranzo a
base di ricette tipicamente locali che diventa occasione di festa e
di incontro.
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Il piatto più conosciuto e
amato della città è lo
Stufato. Portata
di origine povera, la cui ricetta è ancora segretamente
tramandata tra le cuoche sangiovannesi, lo stufato è
realizzato tramite una lunga e accurata cottura del
muscolo di zampa, aromatizzato con spezie preparate
appositamente dai droghieri della città, che lo rendono
una vera prelibatezza per i buongustai, ma anche
l’espressione dell’identità di un popolo. |
Il valore dello stufato è stato consacrato
dalla nascita di un vero e proprio marchio, legalmente depositato,
che tutela l’originalità e la specialità del prodotto. Un
Carnevale ghiotto, quindi, per conoscere San Giovanni Valdarno, il
suo centro, i suoi prodotti, le prelibatezze della sua tradizione,
accompagnate dalla degustazione di vini (quelli dell’aretino) che
fanno della zona uno dei territori emergenti nel panorama
dell’enologia toscana.
LINK:
Comune di San Giovanni Valdarno
Strada del Vino Terre di Arezzo
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Alessandro Maurilli. Giornalista,
toscanaccio purosangue
cresciuto tra i filari del nonno
dove tra una puntura di ape nel periodo della vendemmia
e un acquazzone improvviso a primavera ha scoperto fin
da piccolo la passione per il vino.
Email:
enovago@vinit.net
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