E' particolarmente
indicata per i vitigni aromatici quali : Sauvignon, Colombart; Petit
Manseng, Chenin, Gewurztraminer, Grenace, Cabernet Franc e Merlot
per le vinificazioni in rosato.
Fino ad oggi si è ricorso ed ancora si ricorre all'uso, troppe volte
esagerato, di SO2 Anidride Solforosa, con o senza l'aggiunta di
acido-ascorbico, ma il problema dell'ossidazione dei mosti era
parzialmente risolto.
Il problema principale è la protezione del mosto di uva durante e
subito dopo la pigiatura, nella fase dello sgrondo, ed è qui che
sorgono i primi ed irreversibili processi di ossidazione, ottenendo
mosti bruni e scuri. La vinificazione in iperiduzione comporta
invece l'adozione di nuove metodologie che assicurano una piu'
efficace protezione contro l'ossidazione, soprattutto durante le
fasi di estrazione del mosto, con un uso appropriato di gas inerti
quali CO2 ed N2.
Ora in questa sede non mi addentrerò ulteriormente nei processi
chimici che portano all'ossidazione del mosto, ma se mettiamo a
confronto due mosti provenienti dalle stesse uve prodotti con i due
sistemi, il primo classico ed il secondo in riduzione, possiamo
osservare che nel primo caso il mosto è piu' scuro, mentre nel
secondo è di un verde chiaro, il che significa che quel mosto avrà
preservato tutte le peculiarità aromatiche dell'uva di partenza, per
arrivare ad un vino sicuramente migliore dal punto di vista
organolettico.
Quindi mentre nella tradizione normale è richiesto un uso
consistente di SO2 per prevenire i fenomeni dell'ossidazione dei
mosti, con conseguente danno alla salute, nel secondo si riduce
drasticamente l'uso di questo antisettico, conoscendo perfettamente
i danni che questa sostanza provoca nel nostro organismo: classico
cerchio alla testa, bruciore di stomaco ecc.
Durante la vendemmia ed il trasporto delle uve in cantina viene
usato, da alcuni anni il ghiaccio secco, che permette di mantenere
le uve ben fresche ed evitare cosi' pericolosi inizi di
fermentazioni non desiderate e pericolose, durante l'arrivo in
cantina.
Questo effetto del ghiaccio secco perdura però, solamente fino alla
pigiadiraspatura ed il problema si ripresenta non appena si inizia a
spremere le uve, a contatto con l'ossigeno.
Una Società francese ha brevettato e sviluppato un modello di pressa
pneumatica, chiamato INERTYS, ed ad oggi è il solo che permette i
trasferimenti di gas inerti in entrata ed in uscita dalla pressa,
senza rallentare le operazioni di pressatura. Il gas è contenuto in
un polmone a membrana e viene inviato alla pressa nelle quantità
occorrenti, e poi viene riciclato permettendo con un costo irrisorio
di appena 5 euro di gas, di portare a termine tutta una vendemmia.
La fase determinante dell'operazione di pressatura è l'eliminazione
di tutto l'ossigeno contenuto nella pressa ed in tutte le tubazioni,
consentendoci di inertitizzare tutto il processo.
Una vera rivoluzione nel campo enologico con risultati sorprendenti
per i prossimi anni, dove otterremo dei vini molto piu' aromatici,
integri e deliziosi da degustare.
Si consideri che nei mosti ottenuti tradizionalmente abbiamo un
residuo di ossigeno pari a 5 gr/hl,mentre in quelli ottenuti con
questa straordinaria tecnica innovativa appena di 1 gr/hl.
Dalle prove di laboratorio condotte da ricercatori francesi, è
emerso che non solo la pressatura sotto gas inerte permette di
proteggere i composti ossidabili del mosto, ma anche di aumentare la
pressione di pressatura ottenendo vini piu' aromatici, complessi e
gradevoli.
Devo comunicarvi inoltre, cari amici lettori, per completezza di
informazione che grazie al lettore Sig. Angelo Rossi della Provincia
di Trento, sono venuto a conoscenza che già dal 2002 una azienda di
Faedo, patria del Muller Thurgau, ed a tal proposito il mio pensiero
e ricordo va al sig. Calovi Remo, un anziano viticoltore che conobbi
20 anni fa , produttore di un ottimo Muller-Thurgau con il suo
vigneto "Palai dei Siori ", ora acquisito da questa azienda la Pojer&Sandri
per l'appunto, che ha adottato per prima in Italia , questo sistema
di pressatura senza presenza e contatto con l'ossigeno.
Sulla rivista "Il Mio Vino" numero di Dicembre 2005 potrete trovare
un istruttivo ed esauriente articolo in tal senso, che ora vi
riassumerò nelle parti salienti. Negli anni '80 i due giovani
produttori Pojer e Sandri conobbero Brian Croser in Australia,
laureato in enologia, che poi creò la Petaluma, gruppo vinicolo del
Sud Australia. Imparando molto da lui, circa la sua ossessione vera
e propria per eliminazione dell'ossigeno a contatto con il mosto,
hanno perfezionato a far tempo dalla vendemmia 2002 una "
mongolfiera " che in fase di depressione della pressa pneumatica,
durante la pigiatura, va a saturare le tubature e la pressa stessa
con azoto, in modo da eliminare completamente il contatto con
l'ossigeno.
Quindi come dicevo innanzi, il primo e grande beneficio per la
salute dell'uomo è la riduzione quasi totale dell' S02 ( anidride
solforosa ), che in dosi elevate è dannosa per l'organismo umano.
Secondo aspetto non trascurabile è che i vini che ne deriveranno
saranno senza dubbio straordinari,in quanto il mosto che ne uscirà
rimane giallo-verde, come una spremuta di Kiwi, con profumi di
frutta tropicale. Inoltre con questo sistema si riesce a spremere le
bucce fino in fondo, senza andare troppo " sul soffice ", perché
solo cosi' si possono tirar fuori dalle stesse, tutti quegli
elementi e quelle doti che danno davvero carattere varietale al vino
ed una maggiore bontà all'esame gustativo.
Quindi ossidazione ELIMINATA E NON SOLO RIDOTTA.
Complimenti a questa azienda di Faedo che, ad oggi, è tra le prime
(e forse l'unica?) ed all'avanguardia nell'adottare questo sistema
di pigiadiraspatura, VERA RIVOLUZIONE NEL CAMPO ENOLOGICO: I MIEI
COMPLIMENTI SINCERI !
Grazie cari amici lettori della vostra attenzione, ed ora sono
davvero incuriosito ed invogliato a degustare questi prodotti ed a
ricercare altre eventuali aziende che già avessero adottato questo
innovativo sistema, chiedendovi se qualcuno ne fosse a conoscenza,
di darmene cortesemente notizia.
Roberto Gatti
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vedasi anche note di degustazioni sul sito:
Saggibevitori.it
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