Sono tutti rossi i dieci migliori vini di Puglia e Basilicata:
massime espressioni di una produzione enologica di elevata qualità
che, sulla scia di quanto avvenuto con Sicilia e Campania, sta
contribuendo al rilancio economico e turistico delle regioni del sud
Italia. A premiarli è la "Guida ai vini di
Puglia e Basilicata" edizione 2005, un'iniziativa
editoriale di Edisud, realizzata
con la collaborazione dell'Association de
la Sommellerie Internationale (ASI), organismo che
riunisce le principali federazioni e associazioni di sommelier di
tutto il mondo. Racchiuso in 288 pagine a colori, il volume racconta
il mondo di Puglia e Basilicata: i vini, le cantine, i prodotti
tipici, gli abbinamenti cibo-vino ma anche la storia, le tradizioni
e la cultura di due regioni che negli ultimi anni hanno saputo
rinnovare l'immagine dei propri vini, regalando al mercato etichette
altamente competitive. Alla realizzazione sono state invitate tutte
le aziende pugliesi e lucane che producono
Doc o Igt, a cui
gratuitamente è stata offerta la possibilità di sottoporre due loro
vini al vaglio di una commissione di sommeliers professionisti
dell'ASI , presieduta da Giuseppe Vaccarini,
nome di prestigio mondiale.
Le aziende presentate sono 171, suddivise in nove zone vitate (sette
per la Puglia e due per la Basilicata), precedute da un'introduzione
turistica che mette in risaltato le bellezze artistiche e
paesaggistiche di ciascun territorio. A ogni cantina è stata
dedicata una pagina contenente una breve descrizione dell'azienda,
due vini di punta degustati alla "cieca"
dalle commissioni di sommelier degustatori Asi e la segnalazione di
altre etichette prodotte. Il tutto è corredato dai prezzi indicativi
in enoteca. Indicazione particolarmente utile quest'ultima per il
consumatore finale, in considerazione del fatto che, anche le
migliori etichette di Puglia e Basilicata, solo in parte hanno
subito quella forte escalation di prezzo che da qualche anno
attanaglia il mercato del vino in Italia. L'esito della degustazione
è stato espresso attraverso un simbolo, il bicchiere con il
cavatappi, che è anche il logo dell'ASI. In base al punteggio
ottenuto è stato associato a ciascun vino il numero corrispondente
di simboli (giallo per i vini bianchi, rosso per i vini rossi e
rosati), da zero fino a un massimo cinque.
Le eccellenze, ovvero i vini che hanno ottenuto il massimo del
punteggio sono 10, distribuite tra le zone di Basso Salento,
Primitivo di Gioia e di Manduria, Murgia classica, dei trulli e
delle grotte, Castel del Monte e Terre dell'Aglianico. I vini top
sono: Morgano 2000 Rosso Igt Salento
(Cooperativa agricola salentina Tenuta Palese),
Donna Lisa Riserva 2000 Rosso Doc Salice
Salentino (Leone De Castris),
Piromàfo 2000 Rosso Igt Salento (Valle dell'Asso),
Barone Pazzo 2002 Rosso Igt Salento
(Vetrere), Leoni di Fortezza 2001 Rosso
vino da meditazione (Cantine di Pace),
Terranera Riserva 2001 Rosso Doc Castel del Monte (Conte
Onofrio Spagnoletti Zeuli), Basilisco 2001
Rosso Doc Aglianico del Vulture (Basilisco),
La Firma 2002 Rosso Doc Aglianico del
Vulture (Cantine del Notaio),
Rotondo 2001 Rosso Doc Aglianico del Vulture (Paternoster),
Don Anselmo 1999 Rosso Doc Aglianico del
Vulture (Paternoster).
"La Guida ai vini di Puglia e Basilicata - spiega
Bepi Costantino, ideatore e
curatore del volume - vuole essere un omaggio ai vini e alle cantine
di due regioni che, insieme, producono quasi il 15 per cento del
vino italiano, e che solo in epoca recente hanno capito quanto
grande sia il potenziale dei propri territori in cui alcuni vitigni
vengono coltivati da millenni". Dove trovare la Guida. Progettata e
impaginata Prima Immagine di Cesena, agenzia specializzata nella
comunicazione del vino, la Guida sarà in vendita per due mesi in
tutte le edicole di Puglia e Basilicata al costo di
7,90 euro a partire dal
22 novembre. Da tutta Italia è
possibile acquistarla facendone richiesta all'indirizzo mail
guidavini@gazzettamezzogiorno.it al prezzo di 7,90 euro + spese
postali.
L'Association de la Sommellerie Internationale (ASI) nasce nel 1969
a Reims, in Francia, quale strumento di interscambio tecnico e
professionale tra alcune delle principali associazioni nazionali di
sommelier della vecchia Europa. Riconosciuta ufficialmente dal
Ministero degli Interni francese nel 1974, l'associazione ha
allargato i suoi confini oltre oceano, passando dagli iniziali 18
paesi membri agli oltre 60 paesi aderenti, tra i quali figurano
Brasile, Cile, Messico, Giappone e Cina. L'associazione armonizza le
attività delle diverse associazioni nazionali, favorisce la
collaborazione con le scuole alberghiere, promuove la creazione di
nuove associazioni nei paesi in cui non sono ancora presenti,
favorisce la nascita di corsi universitari per diploma di laurea in
sommellerie, oltre ad organizzare il concorso per il titolo di
"Miglior Sommelier del Mondo".
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Ufficio stampa Filippo Fabbri
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