Signor Marchetti cosa rende la pasta di
Gragnano così buona?
Innanzitutto l’esperienza, sono più di cento anni che a Gragnano
produciamo pasta. Nella “Valle dei Mulini” (ora in malora tra la
colpevole indifferenza delle istituzioni, ndr), il Vernotico faceva
girare le pale e si produceva una semola di grande qualità. Il
metodo di produzione della pasta è rimasto lo stesso, caratterizzato
dalla trafilatura al bronzo (che conferisce al prodotto la ruvidità
che fa attaccare al meglio i sughi) e dalla successiva essiccazione
lenta e a basse temperature secondo un diagramma che vuol tenere
conto della naturalità di un processo già utilizzato per secoli in
un contesto ambientale unico per microclima e patrimonio culturale.
In che consiste il progetto “Americani in
Pasta”?
Il progetto, realizzato da API Napoli d’intesa con Confcooperative
Campania e finanziato dalla regione Campania, ha come obiettivo il
consolidamento delle esportazioni nel mercato nord-americano della
pasta di Gragnano. Sono 13 le imprese selezionate per parteciparvi,
che prenderanno parte alla missione negli Stati Uniti. In tale
occasione è prevista la partecipazione a “Fancy Food”, la fiera
internazionale del settore agro-alimentare, e la realizzazione di 4
workshop itineranti nelle principali città USA, tra le quali New
York, Miami, Chicago e San Francisco. E’ previsto anche un concorso
che vedrà in gara i migliori chef americani e che avrà nella pasta
l’assoluta protagonista delle ricette.
Quali le aspettative di vendita nel mercato
americano?
Ci aspettiamo di riscuotere un buon successo. La pasta è già
presente nella cultura gastronomica statunitense grazie agli
emigranti titolari di piccoli e grandi ristoranti in America. Noi
che siamo un pastificio artigianale non punteremo su una
distribuzione di massa (grandi ipermercati), ma su una di qualità
fatta di negozi specializzati e ristoranti di buon livello.
Su quali altri mercati, dopo quello
americano, punterete?
I nuovi mercati sono sicuramente la Cina e l’India dove il riso la
fa da padrone, mentre in Giappone si tratterà di incrementare una
esportazione già in atto, nel Sol Levante infatti la pasta già
riscuote un discreto successo.
Pensate anche lì di allegare dei ricettari
alle confezioni di pasta?
Sicuramente dovremo dare delle indicazioni circa le modalità di
cottura e di condimento di un alimento a loro pressoché sconosciuto.
Internet ci darà sicuramente un grande aiuto nell’informare questi
nuovi consumatori di pasta. Valuteremo poi anche con i distributori
locali nuove iniziative per far conoscere un prodotto, la pasta, che
ben rappresenta Gragnano, e quindi l’Italia, in tutto il mondo.
di Marco Contursi
Fonte:
Campaniasuweb.it |