Sono 24 i Comuni
che si incontrano lungo un itinerario paesistico che alterna
splendide architetture e risaie e dove il riso fa da padrone
nell’economia locale, nella gastronomia e nelle tradizioni
contadine. La "Strada del Riso Vialone Nano
Veronese IGP" è un'associazione riconosciuta dalla
Regione Veneto, a cui hanno aderito per adesso
21 amministrazioni comunali, nata con l'obiettivo di
valorizzare turisticamente un vasto territorio situato a sud di
Verona.
L’itinerario gastronomico-culturale, che
lega il prodotto "riso" al territorio, punta a
valorizzare le produzioni agricole, le attrattive storico-culturali
e quelle naturalistiche. Bovolone, Buttapietra, Casaleone, Cerea,
Concamarise, Erbè, Gazzo Veronese, Isola della Scala, Isola Rizza,
Mozzecane, Nogara, Nogarole Rocca, Oppeano, Ronco all'Adige,
Roverchiara, Salizzole, San Pietro di Morubio, Sanguinetto, Sorgà,
Trevenzuolo e Vigasio entrano così a far parte di un percorso che
invita a piacevoli passeggiate in campagna per scoprire incantevoli
paesaggi dove si incontrano anche quei pezzi di
"terra coperta d’acqua", le
risaie, in cui cresce rigoglioso il famoso riso veronese.
Forse nessuno immaginava, più di cinque secoli fa, che la
coltivazione del riso avrebbe costituito da lì in poi un elemento
importantissimo nell'economia della Bassa Veronese. Grazie ai
lombardi che insegnarono agli agricoltori locali la coltivazione del
riso, molti terreni prima sterili o coltivati a prato vennero
convertiti in risaie e alla fine del 1600 la risicoltura veronese
raggiunse la sua massima espansione.
Lungo la "Strada" rimangono i resti di circa venti "pile", luoghi in
cui il riso veniva brillato, a testimonianza dell'antico splendore
economico e a Isola della Scala si tiene la
tradizionale "Fiera del riso"
(quest'anno è in programma la 39.a edizione), occasione per
degustare non solo il prodotto tipico, ma anche per scoprire un
territorio ricco di storia, architettura e tradizioni.
Numerose sono le testimonianze del passato rimaste intatte: dalle
necropoli alle ville e corti padronali, ancora oggi abitate o
comunque visitabili, e poi chiese e monumenti sparsi su tutto il
territorio. Per esempio a Bovolone,
che una tradizione orale antica vuole che corrisponda a "terra delle
rane", in località Prato Castello si conserva una vasta necropoli in
cui sono state rinvenute urne, sepolcri, punte di freccia, coltelli
in selce e vasi di corredo.
A Nogara, invece, si possono
ammirare Villa Marogna,
attribuita al Sammicheli,
Palazzo Maggi, architettura
rinascimentale del 1500, la Torre Perlara,
un’architettura tipica del luogo e Villa
Betti, edificio sacro di antichissima origine. Anche
Isola della Scala conserva ville
e chiese di notevole interesse, sia da un punto di vista artistico
che monumentale, e merita sicuramente una visita il
Palazzo dei Conti Pellegrini che
si trova nell'omonima frazione.
Una "Strada", dunque, per contribuire a valorizzare e rilanciare la
gastronomia locale ma anche per recuperare le tradizioni agricole di
un territorio.
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Luisa Quinto
luisa.quinto@regione.veneto.it |