12.07.2003 | Itinerari del Gusto

Vini rossi e pesce: un matrimonio d'amore

Qualche anno fa un amico produttore delle colline Bolognesi di Zola Predosa , venne a farmi visita qui nella mia zona di residenza nel Delta del Po, a pochi passi dalle valli di Comacchio. E’ infatti risaputo che queste valli sono famose per le loro anguille che qui vengono pescate . L’anguilla è stata per le nostre zone un pesce fondamentale, nel senso che negli anni passati, quando la miseria regnava sovrana, era una delle poche fonti di sopravvivenza con cui le famiglie trovavano di che sfamarsi.

E’ risaputo in zona che moltissimi abitanti, erano chiamati “fiocinini“, in quanto di notte erano costretti su piccole imbarcazioni molto strette e lunghe (per non farsi scoprire dai guardiani di valle), a pescare, appunto con la fiocina, di frodo. L’anguilla di Comacchio e di tutto il Delta del Po è sicuramente una delle più deliziose e gustose che si conosca.

Diversi sono i modi di cucinarla ma la maniera classica è chiamata in dialetto locale: "sciapà sula gradela" che tradotto significa: aperta a metà (dalla schiena si badi bene e non dalla pancia) e cotta sulla griglia con braci di legna. Vi consiglio un assaggio in loco presso il ristorante "La Zanzara" del Lido di Volano (Fe) condotto magistralmente dall’amico sommelier ed abile cuoco Elio Bison, che saprà deliziarvi con le diverse varianti, in cui si possono degustare questi pregiati pesci della zona.

Tornando alla visita del nostro amico produttore di vini, siamo andati appunto nel ristorante La Zanzara del Lido di Volano. Abbiamo abbinato a questo piatto, l' anguilla di Comacchio cotta alla brace, un bel cabernet-sauvignon non troppo invecchiato, ed abbiamo constatato che ne è scaturito: UN MATRIMONIO D’AMORE. Il vino non andava affatto a coprire il gusto ed il sapore dell’anguilla, essendo un piatto abbastanza grasso e succulento; e vivecersa: cibo e vino si completavano a vicenda.

Se avessimo abbinato un vino bianco (magari leggero di corpo e frizzante) avremmo fatto sicuramente un grossolano errore, in quanto il cibo ne avrebbe coperto le sensazioni alla degustazione, ed avrebbe prevalso sul vino. E’ una questione di equilibrio e di simbiosi.

Non parliamo poi del brodetto di anguilla (fatto rigorosamente con aguilline piu’ piccole: 3 devono pesare un kilogrammo) che è fenomenale con un vino Fortana, chiamato in zona anche uva d’oro, vitigno a bacca rossa, leggermente frizzante e leggermente tannico.

Quindi cari amici che mi state leggendo, in questa maniera circa 10 anni fa, abbiamo sfatato il detto che con il pesce ci và il vino bianco. Eravamo quattro amici, compreso il ristoratore, e tutti abbiamo condiviso la scelta fatta: anguilla alla brace e vino rosso: UN MATRIMONIO D’AMORE.

Per prenotare un bel pranzo a base di anguilla, in tutte le sue varianti (alla brace, in brodetto ecc.) presso il ristorante “La Zanzara“ potete telefonare al n. 0533-355236 oppure
tel. 0533-712629.

Ciao e alla prossima!

 

Roberto Gatti
sommelier degustatore
Codigoro (Ferrara)
Email: gatti-roberto@libero.it
   
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