Quest'anno poi è una
annata di cui non si ricordano precedenti e la raccolta delle uve bianche
è stata anticipata di almeno un paio di settimane, favorita dal caldo
torrido dei mesi di giugno e luglio. Luigi Boni, viticoltore di Pazzano di
Serramazzoni, ha da pochi anni investito a vigneto la propria azienda
'Villa Boni' estesa per oltre 4 ettari ed è convinto delle potenzialità di
alcune aree del Frignano.
«I vigneti sono a una altitudine di 350 - 400 metri — spiega — e
anticamente queste aree erano coltivate a vigneto con successo. Sto
riscoprendo, assieme ad altri, vitigni rossi come l'uva Tosca e il Malbo
Gentile. Con uve come il Pinot e lo Chardonnay altri hanno fatto da
apripista, primo tra tutti l'azienda Bellei che è in località Riccò».
Il viticoltore ha investito su antichi vitigni rossi come il Malbo Gentile
e l'uva Tosca, con la differenza che quest'ultima varietà nel processo di
fermentazione produce un vino chiaro, simile a un rosé. «Ho iniziato a
vinificare con la vendemmia 2001 — afferma Boni — annata buona rispetto
allo scorso anno mentre nel 2003 non ci sarà un raccolto abbondante ma
sarà una annata di qualità.
Qui produciamo mediamente 60 quintali ad ettaro e l'altitudine non
consente una piena maturazione di uve tardive come certi lambruschi, più
adatti in pianura». Si tratta di una produzione di nicchia nel Modenese e
la potenzialità dell'azienda è di 5mila bottiglie di 'champenoise'
all'anno. «Potremo stappare le prime bottiglie dal marzo 2005», conclude
Boni.
c. f.
Fonte:
Il Resto del Carlino |