Il fascicolo
contenente la richiesta di registrazione, la documentazione storica
e tecnica ed il relativo disciplinare di produzione, infatti, è
stato già consegnato al Servizio produzioni
agricole della Direzione centrale delle risorse agricole, naturali,
forestali e montagna della Regione Fvg. A fine ottobre il
dossier è stato inviato al Ministero delle Politiche Agricole e
Forestali (Mipaf).
Si è conclusa così una tappa fondamentale del progetto avviato due
anni fa dall’Associazione Temporanea di
Imprese “Succo di Mela del Friuli Venezia Giulia” che
riunisce quattro aziende agricole della provincia di Udine e
Pordenone specializzate nella produzione melicola secondo metodi di
agricoltura a basso impatto ambientale: le aziende “Ecomela
La Carnica” di Verzegnis, “Bernardis Giovanna” di Mortegliano,
“Fattoria Gelindo dei Magredi” di Vivaro, “Giacomelli Carlo” di
Pradamano. Attualmente altri 25 melicoltori della regione
hanno formalizzato il proprio appoggio all’iniziativa.
Ottenuto esclusivamente dalla spremitura di mele fresche di
provenienza regionale, con polpa in condizioni perfette,
completamente privo di conservanti e antiossidanti, il succo di mela
limpido conta una produzione annua, a livello regionale, di circa
600 mila bottiglie da 0,75 litri. Oltre l’80% di questo volume passa
attraverso gli impianti di trasformazione dell’azienda “Ecomela La
Carnica”, capofila del gruppo, che vanta nell’ambito dell’attività
di trasformazione della mela una lunga esperienza, costruita grazie
alla costante innovazione tecnologica, in collaborazione con la
Sezione di Industrie Agrarie dell’Università di Udine, sviluppata
comunque nel rispetto della tradizione.
“Il progetto per la valorizzazione del Succo di Mela del Friuli,
rientrante nel programma comunitario della Misura m del Piano di
Sviluppo rurale della Regione Fvg – spiegano l’agronomo
Filippo Sbuelz e il dott. Stefano Micolini,
che hanno seguito le fasi dell’iter tecnico e burocratico -, è nato
a favore di un prodotto le cui qualità organolettiche e la cui
storia sono fortemente legati al territorio regionale. Il Succo di
mela del Friuli è già inserito nell’elenco nazionale dei prodotti
agro-alimentari tradizionali; con il prossimo riconoscimento della
DOP si vuole sottolineare in modo ancora più evidente, al
consumatore, il forte legame esistente con la tradizione, la
cultura, l’ambiente e le tecniche di trasformazione artigianali
caratteristiche del Friuli”.
L’iter per la registrazione della DOP prevede, da parte del Mipaf,
una prima verifica relativa all’ammissibilità del soggetto
proponente; verrà successivamente esaminata la documentazione
storica e tecnica presentata. Quindi, sentito il parere della
Regione e verificate eventuali opposizioni attraverso una riunione
di pubblico accertamento, seguirà la pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale ed il successivo invio della richiesta ai competenti
uffici della Commissione Europea. In questa fase il gruppo
proponente si è avvalso dell’assistenza dell’Istituto Nord-Est
Qualità di San Daniele, ente notoriamente qualificato nell’ambito
della certificazione di importanti produzioni agro-alimentari
nazionali. |