23.11.2005 | Normative

Il succo di mela del Friuli Venezia Giulia verso la DOP

Colore giallo-dorato brillante, gusto equilibrato e dolce, profumo intenso che ricorda in maniera nitida la mela matura. È questa la carta d’identità del succo di mela limpido del Friuli che – considerando i tempi tecnici – nell’arco di 12-15 mesi potrà fregiarsi del marchio comunitario DOP (Denominazione di Origine Protetta).

Il fascicolo contenente la richiesta di registrazione, la documentazione storica e tecnica ed il relativo disciplinare di produzione, infatti, è stato già consegnato al Servizio produzioni agricole della Direzione centrale delle risorse agricole, naturali, forestali e montagna della Regione Fvg. A fine ottobre il dossier è stato inviato al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (Mipaf).

Si è conclusa così una tappa fondamentale del progetto avviato due anni fa dall’Associazione Temporanea di Imprese “Succo di Mela del Friuli Venezia Giulia” che riunisce quattro aziende agricole della provincia di Udine e Pordenone specializzate nella produzione melicola secondo metodi di agricoltura a basso impatto ambientale: le aziende “Ecomela La Carnica” di Verzegnis, “Bernardis Giovanna” di Mortegliano, “Fattoria Gelindo dei Magredi” di Vivaro, “Giacomelli Carlo” di Pradamano. Attualmente altri 25 melicoltori della regione hanno formalizzato il proprio appoggio all’iniziativa.

Ottenuto esclusivamente dalla spremitura di mele fresche di provenienza regionale, con polpa in condizioni perfette, completamente privo di conservanti e antiossidanti, il succo di mela limpido conta una produzione annua, a livello regionale, di circa 600 mila bottiglie da 0,75 litri. Oltre l’80% di questo volume passa attraverso gli impianti di trasformazione dell’azienda “Ecomela La Carnica”, capofila del gruppo, che vanta nell’ambito dell’attività di trasformazione della mela una lunga esperienza, costruita grazie alla costante innovazione tecnologica, in collaborazione con la Sezione di Industrie Agrarie dell’Università di Udine, sviluppata comunque nel rispetto della tradizione.

“Il progetto per la valorizzazione del Succo di Mela del Friuli, rientrante nel programma comunitario della Misura m del Piano di Sviluppo rurale della Regione Fvg – spiegano l’agronomo Filippo Sbuelz e il dott. Stefano Micolini, che hanno seguito le fasi dell’iter tecnico e burocratico -, è nato a favore di un prodotto le cui qualità organolettiche e la cui storia sono fortemente legati al territorio regionale. Il Succo di mela del Friuli è già inserito nell’elenco nazionale dei prodotti agro-alimentari tradizionali; con il prossimo riconoscimento della DOP si vuole sottolineare in modo ancora più evidente, al consumatore, il forte legame esistente con la tradizione, la cultura, l’ambiente e le tecniche di trasformazione artigianali caratteristiche del Friuli”.

L’iter per la registrazione della DOP prevede, da parte del Mipaf, una prima verifica relativa all’ammissibilità del soggetto proponente; verrà successivamente esaminata la documentazione storica e tecnica presentata. Quindi, sentito il parere della Regione e verificate eventuali opposizioni attraverso una riunione di pubblico accertamento, seguirà la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale ed il successivo invio della richiesta ai competenti uffici della Commissione Europea. In questa fase il gruppo proponente si è avvalso dell’assistenza dell’Istituto Nord-Est Qualità di San Daniele, ente notoriamente qualificato nell’ambito della certificazione di importanti produzioni agro-alimentari nazionali.

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