CASTEGNATO (BS). Torna dall’11 al 15 ottobre la sesta edizione di «Franciacorta in Bianco». Degustazioni e convegni su un’area di 2 mila metriquadrati.
«Franciacorta in bianco» scalda i motori in vista della sesta edizione, in programma dall’11 al 15 ottobre a Castegnato. La rassegna nazionale dei prodotti caseari si è conquistata uno spazio di rilievo in questo settore così importante per l’economia bresciana. Le cinque giornate della manifestazione oltre che mettere in mostra il meglio della produzione casearia offriranno occasioni di dibattito e confronto su temi del settore. «Franciacorta in bianco» disporrà di uno spazio di 2mila metri quadrati nelle vicinanze del palazzo municipale. «Sarà una rassegna/testimonianza spiegano gli organizzatori - molto ricca che spazia dalle più remote comunità delle Alpi fino ai confini estremi della Sicilia e di cui l’assessore alle attività produttive di Castegnato Riccardo Lagorio si è fatto carico per garantire ogni anno ai visitatori della mostra esperienze e sensazioni nuove degne anche dei palati più esigenti e curiosi».
Per visitatori ed esperti un itinerario ricco di riferimenti gastronomici, storici e culturali, come ad esempio, la degustazione della casciotta d’Urbino che la leggenda vuole piacesse così tanto a Michelangelo da indurlo ad acquistare dei terreni in prossimità di Urbino per produrla in proprio. Tra gli altri tagli pregiati il pecorino di Farindola per il quale, caso unico tra i formaggi, si utilizza un caglio estratto dallo stomaco del maiale. Originale il punto di ristoro, un bar molto speciale denominato «milk bar» che offrirà freschi di mungitura latte di pecora, di bufala, di capra e persino di renna.
Tra gli eventi speciali è previsto per il 14 ottobre il 1° concorso internazionale dei formaggi d’alpeggio; il giorno prima invece si svolgerà una folcloristica «polentata» da cristiani, realizzata con un mais nostrano, praticamente introvabile oggi, diverso da quello solitamente in uso anche per il foraggio. E chi volesse fare quattro passi avrà a disposizione un itinerario turistico con visite ad aziende agricole e con degustazione di prodotti; alcuni ristoranti della zona offriranno menù-degustazione a base di vini e formaggi.
Vediamo il programma dei convegni che si aprirà giovedì 11 ottobre, con inizio alle 20,30, sul tema: «La produzione biologica nel comparto lattiero-caseario» con interventi di esperti universitari e della Centrale del latte di Brescia. Il giorno dopo, venerdì 12 ottobre alle ore 19, incontro su «Formaggi fra riscoperte e innovazioni» dedicato alla produzione siciliana. Sabato 13 ottobre alle ore 9,30 un dibattito sulla difesae la valorizzazione delle produzioni tipiche; nell’incontro del pomeriggio, con inizio alle 14.30, riflettori puntati sul pecorino nelle sue diverse produzioni regionali Sardegna, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e i nomi più rinomati, come il pecorino di Farindola, il pecorino di Moliterno, il pecorino del Monte Poro, il pecorino di Filiano e il piacentinu ennese. Una digressione storica è dedicata al grande Michelangelo e il suo rapporto con la casciotta d’Urbino raccontata da Paolo Cesaretti del Consorzio tutela casciotta e, in chiusura, dopo tanto mangiare anche una piccola soddisfazione per il palato, con la degustazione della polentata con granoturco Marano vicentino.
Domenica 14 ottobre alle 10 sul tema «Padani di classe» scenderanno in campo il Quartirolo lombardo, l’Asiago, il Monte Veronese, il Grana padano; alle 10,30 si parlerà della rinascita del granone lodigiano. Di sicuro interesse il viaggio in programma alle 15 attraverso i formaggi di un tempo, Montebore, Robiola di Roccaverano e Castelmagno; alle 16 in scena la Calabria e la sua produzione. Lunedì 15 ottobre alle 12.30 gran chiusura per gli operatori del settore che sono invitati a una degustazione dei gormaggi presenti alla rassegna. L’appuntamento è presso il Centro di formazione professionale di Clusane d’Iseo.