Ricordo ancora,
quando mio nonno raccoglieva le foglie di limoni, impastava la
crusca con acqua tiepida, versava la biada nella mangiatoia e poi
bucce di mele, pane secco, rametti teneri di vite fieno ed altro
ancora. Facendo così, le carni del coniglio assumevano un profumo
particolare. Oggi purtroppo si usano solo mangimi naturali e
controllati, anche perchè essendo un prodotto destinato alla tavola,
và controllato dalla nascita sino alla macellazione. Le norme
sanitarie, sono rigide e tendono a salvaguardare il consumatore
finale.
Veniamo alla ricetta che è molto semplice;
Ingredienti:
Un coniglio di circa kg 1,2;
3 cucchiai di Olio extravergine d'oliva DOP;
2 spicchi d'aglio;
1 testa d'aglio secca intera compresa la buccia
un ciuffo di prezzemolo;
8 pomodorini di pendolo vesuviano;
2 bicchieri di vino bianco possibilmente di uva "uvanta" che si
trova solo a Procida;
1 peperoncino;
sale quanto basta
Preparazione:
Tagliare il coniglio in 8 pezzi, le due cosce posteriori vanno
incise e nella fessura, và inserito un ramoscello di prezzemolo. In
un tegame di coccio, versate i 3 cucchiai di olio, portandoli a
temperatura di frittura; adagite il coniglio tagliato e rosolarlo
ambo i lati facendolo bruciacchiare leggermente. Nel frattempo,
tritate il prezzemolo e l'aglio tuttinsieme e finemente, quando il
coniglio sarà bello rosolato, mettere a pioggia i 3/4 del trito e
lasciarlo rosolare sempre a fiamma viva. Irrorare con il vino bianco
e salare, taglizzare con una forbice il peperoncino piccante facendo
attenzione a non metterne troppo a seconda della pizzicatura. Quando
il vino sarà per 3/4 evaporato, aggiungere i pomodorini di pendolo
tagliati a pezzetti e la testa d'aglio intera. Portare il tegame su
di un fornello più piccolo e coprirlo con un coperchio. Lasciare
cuocere a fiamma lenta per circa 1 ora facendo attenzione a non far
asciugare troppo, in tal caso, aggiungere dell'altro vino bianco o
acqua o brodo.
Con la salsa del coniglio, è possibile condire i bucatini o meglio
ancora i Paccheri di Gragnano.
Servite in tavola ben caldo.
Se provate a fare questa ricetta e vorreste dei consigli,
contattatemi pure via email francescospinelli@supereva.it o info@ristorantesfizico.it
oppure al n. 3387397741. Sono a Vostra disposizione. |