“Splendido vino,
meraviglioso nome, Tocai,
frutto delle fatiche del sudore e dell’amore
delle genti friulane. Tocai, un nome pronunciato con
orgoglio dai nostri “vecchi”, un nome che ha suscitato numerose
lodi, un nome di cui rimane ormai solo un ricordo. Ricordando con
orgoglio le nostre tradizioni e rivolgendo un pensiero affettuoso a
tutte le persone che hanno contribuito con passione e dedizione alla
sua grandezza, qualsiasi sia il nome odierno, ci sentiamo in dovere
di fare tutto il nostro meglio in omaggio a questo vino, al nostro
Tocai”.
È un vero e
proprio epitaffio d’addio quello che l’Azienda
Cantarutti ha voluto dedicare alla memoria
del Tocai Friulano che l’azienda ha annoverato fin dagli
esordi tra i suoi prodotti di punta. |
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Attualmente
la produzione di Tocai si attesta sulle
30.000 bottiglie all’anno,
ottenute da vitigni di proprietà situati nelle
zone DOC Colli Orientali del Friuli
(5 ettari) e Friuli
Grave (2 ettari). |
La lunga e
tormentata querelle sull’uso del nome Tocai che contrappone da anni
l’Italia all’Ungheria e che, dopo la sentenza della
Corte di giustizia Europea, è
destinata a concludersi il 31 marzo 2007
(data dalla quale - com’è noto - non potrà più essere utilizzato il
nome Tocai per l’autoctono friulano) è stata seguita fin dall’inizio
dalla famiglia Cantarutti.
Come molti altri produttori friulani, Antonella e Fabrizio si sono
chiesti cos’era possibile fare per mantenere viva l’attenzione su un
vino che per loro ha rivestito, e tuttora riveste, una grande
importanza. Da qui è nata l’idea di proporre un vino che - se non
potrà chiamarsi più Tocai Friulano - almeno ne potrà evocare con
forza lo spirito.
A un anno, una settimana e un giorno dalla fatidica data dell’addio,
è stato presentato, quindi, “The Spirit of
Ghost” ottenuto dal nettare delle
uve di un antico Ronco di Tocai
situato nel cuore delle colline di Rosazzo. “The Spirit of Ghost”,
la cui veste grafica è stata realizzata in collaborazione con lo
Studio Grafico Francescon & Collodi
di Conegliano, verrà distribuito esclusivamente in magnum da un
litro e mezzo, confezionate in casse di legno ed avvolte da una
vaporosa “veste” di tulle bianco; sulla bottiglia comparirà
naturalmente l’epitaffio d’addio al “vecchio Tocai”, a ricordare il
legame forte con un prodotto il cui nome ha rappresentato molto per
l’Azienda Cantarutti e che ora sarà custodito con affetto nella
memoria.
“Riflettendo sugli eventi che hanno riguardato in questi anni il
Tocai - spiega Antonella Cantarutti - abbiamo voluto creare un vino
particolare che riunisse in un unico nome quelle che per noi sono le
sue due anime: da un lato, lo spirito di sacrificio e la volontà che
ha animato, e anima tuttora, noi produttori friulani nella nostra
attività quotidiana e, dall’altro, il fantasma di un prodotto che
stiamo per perdere e del quale forse molti presto avranno solo un
ricordo.
Produrre vino è per noi arte e poesia - aggiunge Antonella -: la
nostra passione si è fusa alla spremitura delle uve divenendo, anno
dopo anno, parte integrante dei nostri vini, ottenuti grazie alla
dedizione ed alla tenacia che quotidianamente esprimiamo”. “The
Spirit of Ghost” è stato il protagonista di una serata emozionante
allestita nell’affascinante cornice sotterranea della
barricaia. Un’atmosfera soffusa,
musiche di sottofondo e due sinuose figure danzanti femminili, hanno
accompagnato gli ospiti lungo il percorso di cinque immagini
realizzate del fotografo veneto Andrea
Pancino.
L'incontro si è concluso con la presentazione della splendida
bordolese francese da 18 litri di “The Spirit of Ghost” che
successivamente è stato servito, assieme ad altri due Tocai Colli
Orientali rispettivamente raccolti nel 2002 e nel 2004, in
abbinamento ai piatti del menu curati dallo chef
Vinicio Dovier. Dopo questa
presentazione in azienda, il nuovo vino avrà il suo debutto
ufficiale a livello internazionale nella prestigiosa kermesse del
Vinitaly che si terrà a Verona dal
6 al 10 aprile prossimi dove, nello stand dell’azienda Cantarutti -
padiglione 6, stand C6, - “The Spirit of Ghost” sarà protagonista.
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