03.10.2003 | Cultura e Tradizioni

Il Falerno e il suo Territorio

2004: l'anno del vino. L'iniziativa (9,10 e 11 Ottobre) viene da Caserta dove la Camera di Commercio che ha identificato nel vino prodotto nel suo territorio - lo storico "Falerno" - un mezzo di comunicazione, una chiave di sviluppo del territorio tra arte, tradizioni e cultura, uno strumento per creare nuove opportunità, una finestra sulla cultura mediterranea del nostro paese, e un passaporto per il mondo del commercio della migliore produzione italiana.

La Camera di Commercio di Caserta nel promuovere e sostenere l'enologia provinciale, presenta la manifestazione "Il Falerno e il suo Territorio" il prossimo 9,10 e 11 di ottobre. Giornalisti, operatori della ristorazione e dell'enologia, si confronteranno per apprezzare e approfondire la storia del Falerno, ma soprattutto la sua straordinaria qualità e versatilità che verrà sottolineata e comprovata con una dimostrazione di "haut cuisine" a opera dello straordinario chef parigino di chiara fama internazionale Alain Passard, proprietario del ristorante "L'Arpège". E' l'alta cucina francese interpretata con il più antico vino italiano.

Il Falerno è prodotto in cinque comuni della provincia di Caserta alle pendici del Monte Massico e nell'area vulcanica di Sessa - Roccamonfica (Mondragone, Sessa Aurunca, Falciano del Massico, Cellole e Carinola), viene prodotto i quantità limitata dalle tre fortunate aziende che lo producono, due di affermata e consolidata tradizione vitivinicola come l'affermata azienda "Moio" di Michele Moio fu Luigi a Mondragone e "Fattoria Villa Matilde" di Salvatore Avallone a Cellole, ultima, la neo nata "Masseria Felicia" di Alessandro Brini, a Carano di Sessa Aurunca, premiata dal guru dell'enologia mondiale Robert Parker.

"Abbiamo lanciato l'anno del vino per focalizzare l'attenzione degli operatori del settore sui grandi passi in avanti fatti dalle aziende della nostra realtà -sottolinea Gustavo Ascione, presidente della Camera di Commercio di Caserta-, la crescita delle aziende del settore vitivinicolo rappresentano un segnale di straordinaria vitalità del nostro territorio e delle nostre imprese. Per questo riteniamo necessario sostenere questo settore in grado di attivare sul territorio dinamiche di sviluppo che coinvolgono la tutela del territorio e dell'ambiente legando la sua prospettiva alle tradizioni enogatronomiche, all'arte e alla cultura dei nostri centri".

Il Falerno è la straordinaria sintesi della storia e cultura enologica di Terra di Lavoro. La stessa origine del Falerno è accompagnata dalla leggenda, "Bacco, sotto mentite spoglie,chiese ospitalità al vecchio Falerno; commosso dalla sua generosità fece nascere sulle pendici del Monte Massico viti lussureggianti" (Silvio Italico). Mentre Petronio Arbitro racconta che durante la famosa cena di Trimalcione gli haustores (antichi sommelier), servirono un Falerno vecchio di 100 anni. Un vino antico conservato con grande cura già dai romani che lo tenevano nelle anfore chiuse da tappi muniti di targhette (pittacium) per tutelarne la qualità e ricordare l'annata. La Doc Falerno è considerata una delle perle dell'enologia nazionale, dal sapore intenso, rotondo, elegante, profumato, viene prodotto con le uve Aglianico, Piedirosso e Primitivo; fresco, gradevole e aromatico il bianco, derivato dalle uve di Falanghina.

Info. 333.4304063 - 0823.249295
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