La
Camera di Commercio di Caserta nel promuovere e sostenere
l'enologia provinciale, presenta la manifestazione
"Il Falerno e il suo Territorio" il prossimo 9,10 e 11 di
ottobre. Giornalisti, operatori della ristorazione e dell'enologia, si
confronteranno per apprezzare e approfondire la storia del Falerno, ma
soprattutto la sua straordinaria qualità e versatilità che verrà
sottolineata e comprovata con una dimostrazione di "haut
cuisine" a opera dello straordinario chef parigino di chiara
fama internazionale Alain Passard,
proprietario del ristorante "L'Arpège".
E' l'alta cucina francese interpretata con il più antico vino italiano.
Il
Falerno è prodotto in cinque comuni
della provincia di Caserta alle pendici del Monte
Massico e nell'area vulcanica di Sessa - Roccamonfica (Mondragone,
Sessa Aurunca, Falciano del Massico, Cellole e Carinola), viene prodotto i
quantità limitata dalle tre fortunate aziende che lo producono, due di
affermata e consolidata tradizione vitivinicola come l'affermata azienda "Moio"
di Michele Moio fu Luigi a Mondragone e "Fattoria
Villa Matilde" di Salvatore Avallone a Cellole, ultima, la neo
nata "Masseria Felicia" di Alessandro
Brini, a Carano di Sessa Aurunca, premiata dal guru dell'enologia mondiale
Robert Parker.
"Abbiamo lanciato l'anno del vino per focalizzare l'attenzione degli
operatori del settore sui grandi passi in avanti fatti dalle aziende della
nostra realtà -sottolinea Gustavo Ascione,
presidente della Camera di Commercio di Caserta-, la crescita delle
aziende del settore vitivinicolo rappresentano un segnale di straordinaria
vitalità del nostro territorio e delle nostre imprese. Per questo
riteniamo necessario sostenere questo settore in grado di attivare sul
territorio dinamiche di sviluppo che coinvolgono la tutela del territorio
e dell'ambiente legando la sua prospettiva alle tradizioni enogatronomiche,
all'arte e alla cultura dei nostri centri".
Il Falerno è la straordinaria sintesi della
storia e cultura enologica di Terra di Lavoro. La stessa
origine del Falerno è accompagnata dalla leggenda, "Bacco, sotto mentite
spoglie,chiese ospitalità al vecchio Falerno; commosso dalla sua
generosità fece nascere sulle pendici del Monte Massico viti
lussureggianti" (Silvio Italico). Mentre Petronio Arbitro racconta che
durante la famosa cena di Trimalcione gli haustores (antichi sommelier),
servirono un Falerno vecchio di 100 anni. Un vino antico conservato con
grande cura già dai romani che lo tenevano nelle anfore chiuse da tappi
muniti di targhette (pittacium) per tutelarne la qualità e ricordare
l'annata. La Doc Falerno è considerata una delle
perle dell'enologia nazionale, dal sapore intenso, rotondo,
elegante, profumato, viene prodotto con le uve Aglianico, Piedirosso e
Primitivo; fresco, gradevole e aromatico il bianco, derivato dalle uve di
Falanghina.
Info. 333.4304063 - 0823.249295
Fax 0823.249296 |